Mi rivolgo di nuovo ad un medico
Gentili dottori,vi espongo il mio problema.
Fine 2005 in seguito ad un allenamento in palestra subisco uno strappo muscolare all'altezza del collo.Termino l'esercizio ed accuso una forte sensazione di stordimento e vertigini. Mi reco al vicono ospedale che mi congeda con una terapia a base di antiinfiammatori ed analgesici per 3 giorni.Risultato:nessun miglioramento.Nel corso dei giorni sucvessivi i miei sintomi peggiorano:vertigini,sensazione di sbandamento e di ubriachezza,rigidità al collo,forti cefalee,dolore occipitali e sopraciliari,nausea,stanchezza cronica,sonnolenza,mancanza di concentrazione,debilitazione fisica,ansia.Sono costretto ad interrompere le attività fisiche e ad iniziare numerose visite(neurologo,otorino,ortopedico,osteopata)ed esami per indagare sui disturbi:tra i vari la rmn e rx alla cervicale evidenziano una verticalizzazione della lordosi cervicale.Tac al cervello,visita dall'otorino e dal neurologo escludono problemi di altro genere e quindi l'ortopedico conviene con spondilo-artrosi cercicale.Terapia:vari medicinali(torecan e vertisec per le vertigini)ed infiltrazioni di acido ialuronico per la degenerazione dei dischi vertebrali.Risultato:dopo circa 3 anni e svariate migliaia di euro vedo qualche risultato.Mi rassegno ed abbandono le onerose terapie,mi tranquillizzo psicologicamente alleviando l'ansia che comunque faceva peggiorare il tutto essendo entrato in un circolo vizioso e col tempo imparo a convivere con i fastidi che a volte si attenuavano a volte peggioravano di brutto costringendomi al letto e ad assentarmi dal lavoro.Dal 2005 ad oggi quindi trascorro la mia vita cosi senza poter dire di aver vissuto più un giorno veramente bene ed in forma.La settimana scorsa,dopo qualche annetto di quiete dove ho accusato solo dolori cervicali senza le grosse sintomatologie descritte ed in concomitanza con il brusco calo delle temperature di circa 10 gradi,ecco che si ripresenta violentemente il disturbo con un fortissimo attacco di cefalea che mi costringe ad abbandonare il lavoro e a restare a letto per un paio di giorni assentandomi dal lavoro.Non ci sono vertigini stavolta e poca ansia ma forte rigidità del collo,forte sensazione di sbandamenti,dolore e tensione al collo alla testa e al volto(trigemino?),dolori occipitali e nucali,alle tempie e sensazione di "brividi" alla testa.A luglio scorso inoltre questi "brividi" si sono presentati per la prima volta (come una sensazione di corrente)anche lungo la schiena che non sembra riconducibile al segno di Ihermitte, dura per periodi piu o meno lunghi ed è spesso presente durante la giornata ma sensa movimenti particolari,anche stando semplicemente seduto ed in particolare nella parte sinistra della schiena.Dopo 3 giorni di oki e voltaren gel alla nuca mi sono recato dal fisioterapista che mi ha trattato per 7 giorni con tecarterapia.Riaultato:nessuno;é solo scomparsa quella terribile emicrania che mi ha allettato,gli altri sintomi tutti ancora presenti.Lavoro 9 ore al giorno seduto davanti ad un pc,non faccio sport(solo qualche esercizio a casa).Cosa mi consigliate di fare?Mi rivolgo di nuovo ad un medico(fisiatra,ortopedico,neurologo)?Grazie mille a tutti anticipatamente.
Fine 2005 in seguito ad un allenamento in palestra subisco uno strappo muscolare all'altezza del collo.Termino l'esercizio ed accuso una forte sensazione di stordimento e vertigini. Mi reco al vicono ospedale che mi congeda con una terapia a base di antiinfiammatori ed analgesici per 3 giorni.Risultato:nessun miglioramento.Nel corso dei giorni sucvessivi i miei sintomi peggiorano:vertigini,sensazione di sbandamento e di ubriachezza,rigidità al collo,forti cefalee,dolore occipitali e sopraciliari,nausea,stanchezza cronica,sonnolenza,mancanza di concentrazione,debilitazione fisica,ansia.Sono costretto ad interrompere le attività fisiche e ad iniziare numerose visite(neurologo,otorino,ortopedico,osteopata)ed esami per indagare sui disturbi:tra i vari la rmn e rx alla cervicale evidenziano una verticalizzazione della lordosi cervicale.Tac al cervello,visita dall'otorino e dal neurologo escludono problemi di altro genere e quindi l'ortopedico conviene con spondilo-artrosi cercicale.Terapia:vari medicinali(torecan e vertisec per le vertigini)ed infiltrazioni di acido ialuronico per la degenerazione dei dischi vertebrali.Risultato:dopo circa 3 anni e svariate migliaia di euro vedo qualche risultato.Mi rassegno ed abbandono le onerose terapie,mi tranquillizzo psicologicamente alleviando l'ansia che comunque faceva peggiorare il tutto essendo entrato in un circolo vizioso e col tempo imparo a convivere con i fastidi che a volte si attenuavano a volte peggioravano di brutto costringendomi al letto e ad assentarmi dal lavoro.Dal 2005 ad oggi quindi trascorro la mia vita cosi senza poter dire di aver vissuto più un giorno veramente bene ed in forma.La settimana scorsa,dopo qualche annetto di quiete dove ho accusato solo dolori cervicali senza le grosse sintomatologie descritte ed in concomitanza con il brusco calo delle temperature di circa 10 gradi,ecco che si ripresenta violentemente il disturbo con un fortissimo attacco di cefalea che mi costringe ad abbandonare il lavoro e a restare a letto per un paio di giorni assentandomi dal lavoro.Non ci sono vertigini stavolta e poca ansia ma forte rigidità del collo,forte sensazione di sbandamenti,dolore e tensione al collo alla testa e al volto(trigemino?),dolori occipitali e nucali,alle tempie e sensazione di "brividi" alla testa.A luglio scorso inoltre questi "brividi" si sono presentati per la prima volta (come una sensazione di corrente)anche lungo la schiena che non sembra riconducibile al segno di Ihermitte, dura per periodi piu o meno lunghi ed è spesso presente durante la giornata ma sensa movimenti particolari,anche stando semplicemente seduto ed in particolare nella parte sinistra della schiena.Dopo 3 giorni di oki e voltaren gel alla nuca mi sono recato dal fisioterapista che mi ha trattato per 7 giorni con tecarterapia.Riaultato:nessuno;é solo scomparsa quella terribile emicrania che mi ha allettato,gli altri sintomi tutti ancora presenti.Lavoro 9 ore al giorno seduto davanti ad un pc,non faccio sport(solo qualche esercizio a casa).Cosa mi consigliate di fare?Mi rivolgo di nuovo ad un medico(fisiatra,ortopedico,neurologo)?Grazie mille a tutti anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente,
certamente il Suo lavoro sedentario non aiuta alla soluzione del problema, anzi lo accentua pure se addirittura non è una causa scatenante. Pertanto un'attività fisica mirata e ovviamente compatibile con la Sua condizione mi sembra importante.
Si rivolga ad un fisiatra per una valutazione diretta del caso ed idonea terapia.
Cordiali saluti
certamente il Suo lavoro sedentario non aiuta alla soluzione del problema, anzi lo accentua pure se addirittura non è una causa scatenante. Pertanto un'attività fisica mirata e ovviamente compatibile con la Sua condizione mi sembra importante.
Si rivolga ad un fisiatra per una valutazione diretta del caso ed idonea terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile dott. Ferraloro,la ringrazio per la celere risposta.Lunedi mattina ho prenotato una visita dal Fisiatra, vediamo come mi consiglia di procedere.Ad oggi i dolori sono sempre molto forti da piu di una settimana ormai.Il dolore si concentra maggiormente al collo e alla base della testa con ripercussioni sulla fronte e alle tempie.Ho la sensazione di avere degli aghi nella cervicale.La cosa che mi preoccupa è che dopo 7 sedute di tecarterapia il dolore non e rientrato minimamente, tantomeno con l'uso di oki e voltaren.Devo pensare a qualcosa di preoccupante o se si tratta di ernia, protusioni o qualcosa di simile comuque gli analgesici ed antiinfiammatori che ho preso è normale non abbiano effetti?Il fisioterapista è meravigliato dal fatto che la tecar non abbia sortito un minimo di miglioramento e mi parlava di una eventuale "corticalizzazione del dolore", come se una parte del cervello amplificasse il dolore anche se nella realtà non è presente!!!Mi devo preoccupare?Cordialmente.
[#3]
Gentile Utente,
capita non raramente che una terapia non abbia efficacia, non per questo bisogna scoraggiarsi. Nel Suo caso le alternative esistono, la prima cosa da fare però è avere una diagnosi corretta. In tal senso aspetti l'imminente valutazione fisiatrica e poi si vedrà come procedere
Cordiali saluti
capita non raramente che una terapia non abbia efficacia, non per questo bisogna scoraggiarsi. Nel Suo caso le alternative esistono, la prima cosa da fare però è avere una diagnosi corretta. In tal senso aspetti l'imminente valutazione fisiatrica e poi si vedrà come procedere
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 30/10/2014.
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