Responsabilità nervo vago

Salve, sono un ragazzo di 27 anni. Da sempre ho praticato sport,non fumo,bevo alcolici in moderazione e seguo un corretto regime alimentare.
Le scrivo perché da qualche anno presento difficoltà digestive con gonfiore addominale curato con esomeprazolo ed in parte risolto. Certe volte avverto lo stesso chiaramente delle extrasistoli e la cosa, per quanto innocua (così mi hanno detto i medici) mi provoca ansia. Questa difficoltà digestiva è stata correlata ad uno stato ansioso, diagnosi che mi ha lasciato dei dubbi in quanto nei periodi di forte gastrite non sempre sto vivendo un periodo d'ansia, anzi, la mia vita attualmente scorre in maniera soddisfacente. Mi sembra che certe volte i medici troppo facilmente semplificano molti problemi con ansia e/o sindromi depressive quando magari ci sono dei motivi "oggettivi" per una determinata diagnosi.
Da sempre tutti gli anni mi sottopongo ad esami ematici compresi quelli tiroidei (tutti sempre nella norma) , a ecg da sforzo per visita medico sportiva e mai nessun medico mi ha detto che ho dei problemi cardiaci nonostante abbia loro detto che avverto saltuariamente questi battiti anomali.
Analizzando quindi il mio stato di salute ho cercato di capire il perchè di questi disturbi e forse c'è un motivo che lega tutto ciò.
Le spiego : da qualche anno dopo essermi accorto di avere le tonsille criptiche, ho eseguito autonomamente la pulizia di tali fori eliminando quei maleodoranti sassi tonsillari che si trovano all'interno. Eseguo questa manovra circa ogni 3 giorni e mentre la eseguo avverto certe volte un senso di "sbandamento,giramento di testa,pressione che aumenta nell'area della faccia" probabilmente dovuto alla parziale occlusione della carotide. E' possibile che facendo tale manovra possa in qualche modo stimolare il nervo vago il quale sia responsabile della mia iperacidità gastrica?
Scusi il dilungamento ma volevo darle un'idea più chiara della mia situazione.
La ringrazio per il suo tempo e per il supporto che date attraverso questo servizio.
Cordiali saluti
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
E' più probabile la che sua iperacidità gastrica, un eventuale reflusso gastro-esofageo e/o una ernia jatale siano esse a stimolare il nervo vago cui seguono i disturbi correlati all'ipertono vagale.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Volevo sapere però un'altra cosa. Per la posizione anatomica del nervo vago, è possibile che attraverso una stimolazione (nel mio caso dovuta alla spremitura delle tonsille) possa in qualche modo iperattivarsi e far produrre maggiore acidi gastrici?
Grazie