Contrazioni involontarie in più muscoli del corpo.
Buondì, vorrei farvi presente, se possibile, il mio problema.
Mi trovo in una situazione abbastanza singolare, almeno dal mio punto di vista, perché sono soggetto a contrazioni involontarie dei miei muscoli, e ciò mi ha allarmato particolarmente.
La peculiarità delle contrazioni, difatti, non colpisce determinati muscoli, ma si propaga in tutto il corpo, per esempio colpendo il bicipite, i pettorali, la coscia, la zona relativa al ginocchio... e perfino nel piede, di rado. A volte avverto un leggero tremore alle mani, caratterizzato, sopratutto, quando faccio uno sforzo, come reggere qualcosa di pesante (tremore che può persistere anche se non faccio alcuno sforzo). La situazione continua da un bel po' di tempo, ma ho sempre ignorato il problema, imputavo il tutto alla mia eccessiva emotività... caratterizzata, per l'appunto, proprio da stati d'ansia in determinate situazioni come lo svolgimento di esami universitari o ansia da prestazione (in quest'ultima il tremore delle mani raggiungeva livelli esagerati e persistenti anche per diversi giorni dopo).
Ho sempre pensato di non dover ricorrere a un consulto presso un neurologo, temevo che, proprio durante la visita, non sarebbero state riscontrate le contrazioni... essendo altalenanti.
Notando, ultimamente, la persistenza di alcune contrazioni, ho deciso di rivolgermi, in via preventiva, a voi, nella speranza di poter ottenere delucidazioni in merito e suggerimenti per quello che concerne una possibile visita medica.
In attesa della risposta vi auguro un buon proseguimento di giornata e i miei più distinti saluti!
Mi trovo in una situazione abbastanza singolare, almeno dal mio punto di vista, perché sono soggetto a contrazioni involontarie dei miei muscoli, e ciò mi ha allarmato particolarmente.
La peculiarità delle contrazioni, difatti, non colpisce determinati muscoli, ma si propaga in tutto il corpo, per esempio colpendo il bicipite, i pettorali, la coscia, la zona relativa al ginocchio... e perfino nel piede, di rado. A volte avverto un leggero tremore alle mani, caratterizzato, sopratutto, quando faccio uno sforzo, come reggere qualcosa di pesante (tremore che può persistere anche se non faccio alcuno sforzo). La situazione continua da un bel po' di tempo, ma ho sempre ignorato il problema, imputavo il tutto alla mia eccessiva emotività... caratterizzata, per l'appunto, proprio da stati d'ansia in determinate situazioni come lo svolgimento di esami universitari o ansia da prestazione (in quest'ultima il tremore delle mani raggiungeva livelli esagerati e persistenti anche per diversi giorni dopo).
Ho sempre pensato di non dover ricorrere a un consulto presso un neurologo, temevo che, proprio durante la visita, non sarebbero state riscontrate le contrazioni... essendo altalenanti.
Notando, ultimamente, la persistenza di alcune contrazioni, ho deciso di rivolgermi, in via preventiva, a voi, nella speranza di poter ottenere delucidazioni in merito e suggerimenti per quello che concerne una possibile visita medica.
In attesa della risposta vi auguro un buon proseguimento di giornata e i miei più distinti saluti!
[#1]
Gentile Utente,
è possibile che la sintomatologia possa essere di origine ansiosa e le fascicolazioni rientrare nell'oscuro capitolo delle fascicolazioni benigne, oscuro nel senso che spesso non si riesce a trovare una causa plausibile.
Detto questo a livello di pura ipotesi, il caso è certamente meritevole di approfondimento diagnostico mediante visita neurologica. Sarà poi il collega a decidere se e come procedere.
Cordiali saluti
è possibile che la sintomatologia possa essere di origine ansiosa e le fascicolazioni rientrare nell'oscuro capitolo delle fascicolazioni benigne, oscuro nel senso che spesso non si riesce a trovare una causa plausibile.
Detto questo a livello di pura ipotesi, il caso è certamente meritevole di approfondimento diagnostico mediante visita neurologica. Sarà poi il collega a decidere se e come procedere.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Utente
Buonasera, caro dottore, le scrivo per darle, in maniera approssimativa, un aggiornamento.
Il medico curante, dopo una visita, ha cercato di accomunare dei problemi che, effettivamente, erano stati presi in considerazione, senza alcun successo, da un ortopedico.
Quest'ultimi, in particolar modo, riguardavano problemi come l'impingement a entrambe le spalle (premetto che non praticavo movimenti che potevano portare alla formazione dello stesso) diagnosticatomi, e dolori persistenti alle gambe.
Quest'ultimi erano focalizzati in determinati punti, ho effettuato diverse sedute di tecar, con scarsi risultati, e ho perfino provato con infiltrazioni di cortisonico, senza ottenere risultati soddisfacenti.
Alla fine, sempre il mio medico curante, ha voluto ipotizzare una possibile fibromialgia (sopratutto quando ha fatto pressione su determinati punti in cui il dolore aumentava), e ha ammesso di essere poco informato su questa patologia... al punto di non saper dire se rivolgermi a un reumatologo o a un neurologo.
Ha detto che, per quel che sa, è una malattia che, a lungo andare, degenera invalidando gradualmente.
Posso chiederle, di grazia, informazioni sul tipo di visita a cui sottopormi e, sopratutto, a quale specialista rivolgermi?
Premetto che non sono ipocondriaco, ho notato l'agitazione di determinati pazienti che, più o meno, segnalavano una sintomatologia simile, e ho visto che, effettivamente, non trovavano un'effettiva soluzione.
Odio essere tedioso, e mi auguro, sinceramente, che questa mia non la possa privare di tempo prezioso.
Le rinnovo, nuovamente, un buon proseguimento di serata.
Distinti saluti.
Il medico curante, dopo una visita, ha cercato di accomunare dei problemi che, effettivamente, erano stati presi in considerazione, senza alcun successo, da un ortopedico.
Quest'ultimi, in particolar modo, riguardavano problemi come l'impingement a entrambe le spalle (premetto che non praticavo movimenti che potevano portare alla formazione dello stesso) diagnosticatomi, e dolori persistenti alle gambe.
Quest'ultimi erano focalizzati in determinati punti, ho effettuato diverse sedute di tecar, con scarsi risultati, e ho perfino provato con infiltrazioni di cortisonico, senza ottenere risultati soddisfacenti.
Alla fine, sempre il mio medico curante, ha voluto ipotizzare una possibile fibromialgia (sopratutto quando ha fatto pressione su determinati punti in cui il dolore aumentava), e ha ammesso di essere poco informato su questa patologia... al punto di non saper dire se rivolgermi a un reumatologo o a un neurologo.
Ha detto che, per quel che sa, è una malattia che, a lungo andare, degenera invalidando gradualmente.
Posso chiederle, di grazia, informazioni sul tipo di visita a cui sottopormi e, sopratutto, a quale specialista rivolgermi?
Premetto che non sono ipocondriaco, ho notato l'agitazione di determinati pazienti che, più o meno, segnalavano una sintomatologia simile, e ho visto che, effettivamente, non trovavano un'effettiva soluzione.
Odio essere tedioso, e mi auguro, sinceramente, che questa mia non la possa privare di tempo prezioso.
Le rinnovo, nuovamente, un buon proseguimento di serata.
Distinti saluti.
[#5]
Gentile Utente,
in prospettiva di una possibile ipotesi di sindrome fibromialgica la visita maggiormente indicata è quella reumatologica ma ci sono tanti neurologi che conoscono approfonditamente la materia ed hanno una grande esperienza in tal senso.
Consideri pure che i farmaci più utilizzati sono farmaci di largo impiego neurologico.
Cordialmente
in prospettiva di una possibile ipotesi di sindrome fibromialgica la visita maggiormente indicata è quella reumatologica ma ci sono tanti neurologi che conoscono approfonditamente la materia ed hanno una grande esperienza in tal senso.
Consideri pure che i farmaci più utilizzati sono farmaci di largo impiego neurologico.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 27/10/2014.
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