Cefalea cronica

Salve, sono un giovane praticante avvocato di 29 anni e soffro di “cefalea” da ormai diversi anni.
Premettendo che il dolore si manifesta e si diffonde dalla cervicale, per irradiarsi su tutta la parte posteriore della calotta cranica e culmina con dolore negl’occhi.
Riesco a distinguerlo nettamente dal mal di testa (emicrania), di cui avrò sofferto al massimo una/due volte l’anno, perché oltre ad essere un dolore e fastidio completamente diverso, non è assolutamente collegato a fitte sulle tempie.
Il dolore persiste tutto il giorno, sette giorni su sette, di intensità costante con ripercussioni sul mio tenore di vita e sulla mia tranquillità: l’unico modo per trovare reale sollievo è dormire, ma nonostante tutto, lo stesso torna a manifestarsi con la stessa intensità.
Credevo che il problema potesse essere momentaneo, o magari legato ad un particolare periodo/evento, ma essendo ormai una costante della mia giornata, credo sia arrivato il momento di approfondirne le cause e sperare di riuscire a trovare una soluzione.
Per via del mio lavoro, passo la maggior parte della mia giornata seduto, dinnanzi ad un pc e/o documenti.
Non sono mai riuscito a capire dove il dolore si origini, se nella cervicale di cui ho sempre sofferto (trovo un minimo giovamento nello “sbloccare” e ruotare l’articolazione cervicale con movimenti costanti); specifico che da esame radiografico tanto della colonna vertebrale è emersa una modesta scogliosi, quanto del tratto cervicale, una fisiologica lordosi; oppure se il problema sia ricollegabile ad un difetto visivo, ma con visita oculistica è stata esclusa qualsiasi patologia al riguardo, seppur da segnalare una miopia bilaterale di circa -2,5 gradi, da cui deriva spesso stanchezza e vista offuscata (per trovare momentaneo sollievo sono solito socchiudere gli occhi e effettuare sugli stessi una modesta pressione).
Attualmente assumo degli psicofarmaci di mantenimento (visto un episodio ansioso-depressivo manifestato nel 2007), ma non credo che la problema possa essere ad essi imputabile perché soffrivo di emicrania già molto prima: in ogni caso assumo mezza compresa di Mutabon mite, e una compressa da 500mg di Dapakin Chrono.
Vorrei capire materialmente a chi affidarmi, quanto le presunte patologie descritte in narrativa possano avere incidenza sulla cefalea; e a tal riguardo che esami diagnostici eseguire, e soprattutto se ci sono concrete possibilità di “guarigione” o quantomeno di condurre una vita normale ove il dolore e fastidio non sia cos’ tanto invalidante.
La ringrazio.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Avvocato,

lo specialista di riferimento per le cefalee è il neurologo per cui la visita da effettuare è quella neurologica, meglio se presso un collega esperto in cefalee.
In base all'esito della visita sarà poi il neurologo stesso che potrebbe richiede esami diagnostici mirati.
Può tornare a vivere in modo normale? Ritengo proprio di sì.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la gentile risposta.
Come descritto dispongo di alcune radiografie del tratto cervicale e della colonna vertebrale, ma onde evitare di dover ritornare nuovamente in visita, con ulteriori tempi da attesa, mi era stato suggerito (tac o risonanza magnetica dell'encefalo).
mi può suggerire quale sarebbe più adatta nel mio caso specifico, e l'indicazione esatta da richiedere in prescrizione?
La ringrazio
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
L'esame da preferire è la RM con indicazione di sospetta ernia discale.
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Utente
Utente
dottore la ringrazio per disponibilità e cortesia.
Le faccio sapere gli esiti dell'esame.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Ok, mi faccia sapere.

Buon pomeriggio
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