Strane sensazioni alla testa e ricordi confusi

Salve, ho ventitre anni. tempo fà mi successe di avvertire come del liquido che colava dalla mia testa partendo da tre punti dove ricordo di aver avuto dei colpi in testa.
Ricordo che l'ultimo episodio è successo due anni fa ma solo ora mi sono reso conto di aver già vissuto quell'esperienza altre volte ma non so quando e ne in che periodo della mia vita.
Ho ricordi più tosto confusi del mio passato, cose che ricordo vagamente e non riesco a ricordare cose che so che sono importanti. I ricordi hanno una certa logica comunque.
So per certo che è cominciato tutto quando ad un tratto mi sono "ammalato" di qualcosa che mi rendeva impossibile controllare i movimenti delle mani, erano come specie di tic, insomma non riuscivo consciamente a controllare le mani e queste andavano da sole.. cosa che forse ha creato violente reazioni a chi mi era vicino in quei o quel periodo e ricordo di aver subito tante violenze, soprattutto botte in testa, per questo. Poi ricordo anche che avevo un linguaggio scurrile,e anche questo non era un comportamento che reputavo conscio. Un linguaggio scurrile in somma le parole mi uscivano di bocca sensa che le pensassi.. come se fosse un altro tic.
Graze.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

una delle ipotesi che si potrebbero avanzare in base alla Sua descrizione è la sindrome di Gilles de La Tourette, un disturbo complesso con sintomatologia simile a quella che Lei ha descritto. Questa condizione insorge durante l'infanzia e ha un decorso con alternanza di periodi di miglioramento e periodi di peggioramento. La maggioranza dei pazienti alla fine della seconda decade di vita mostra un netto miglioramento ma in circa un terzo dei casi i sintomi possono persistere anche in età adulta.
Spesso si associano condizioni psichiatriche quali il disturbo ossessivo-compulsivo, deficit di attenzione e iperattività, attacchi di panico e rabbia, disturbi d'ansia.
Poi il Suo vissuto di violenze pregresse ha ovviamente lasciato il segno.
Si rivolga ad un neurologo o ad uno psichiatra per avere una valutazione diretta ed eventuale terapia se ritenuta necessaria.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro