Apnee centrali

Salve professore.
Sono un ragazzo di 21 anni che non ha mai avuto un buon rapporto con il sonno. Ho sempre il naso chiuso perchè particolarmente suscettibile ad allergie a pollini e polvere. Lo stato della mucosa nasale non mi ha mai permesso di respirare liberamente con il naso. Non sono mai stato "capace di addormentarmi in macchina o altri posti durante il pomeriggio (non che sia stato un problema, ma alcune volte avrei desiderato riuscirci). Nei vari sport mi sono sempre contraddistinto per la capacità degli sforzi in apnea più che per la resistenza. Durante la primavera il naso è completamente chiuso e talvolta ho un po di asma. Ultimamente (da febbraio), in seguito ad una brutta influenza ed a stress particolari, mi sento sempre il respiro corto, molto spesso mi accorgo che non sto respirando regolarmente e utilizzo la respirazione volontaria per avere un ritmo o spesso ricorro a sospiri profondi. La sera l' addormentarmi è spesso traumatico perchè nel momento in cui sto per addormentarmi, mi accorgo di non respirare, e mi sveglio, talvolta con palpitazioni, ma soprattutto con la rabbia per non essermi addormentato. Dopo un po di tentativi riesco finalmente ad addormentarmi, ma la mattina quando mi sveglio (piuttosto presto anche quando potrei dormire liberamente fino a tardi) sento che il sonno non mi è bastato, mi sento la testa calda e talvolta cefalee. il mio rendimento all' università e su tutti i fronti è peggiorato.Ho abbandonato la boxe e mi limito a fare corse rilassanti la sera al parco. Mi mancano le energie che avevo prima (anche se già allora il sonno non era perfetto ma lo sto rimpiangendo...). Aggiungo che ho un sospetto di ernia iatale non confermato ancora. Volevo chiedere il vostro parere a riguardo. Può essere un problema di apnee centrali? Un problema successivo alla violenta influenza? Un problema di ansia? Cosa mi consigliate di fare?


Graze.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 203 45
Sulla base dei dati anamnestici e clinici riferiti ritengo di poter pensare con conizione di causa come lei soffra di "dirturbi respiratori nel sonno" di tipo apnoico a genesi non centrale bensì ostruttiva.
La sintomatologia riferita sia alla notte (con risvegli in corso di attivazione autonomica: palpitazioni, tachicardia, polipnea, ecc) che quella riferita al giorno astenia, deficit mnesico-attentivo e calo delle performances universitarie e cognitive in genere non sembrerebbero lasciare dubbi.

Gli step per venire a capo del problema sono:

-valutazione clinica neurologica presso esperto in "medicina del sonno e disturbi del respiro nel sonno";

-quindi esecuzione di esame "polisonnografico" circa il quale allego un link afferente ad un mio breve articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/1750-medicina-del-sonno-ed-esami-polisonnografici.html

-una volta formulata una diagnosi di certezza, causa e severità del disturbo vi sono le opzioni terapeutiche (le più "effectiveness" la CPAP o una procedura chirurgica ORL in via endoscopica in day surgery.

Il primo passo resta visita ed esame polisonnografico per poi potersi riappropriare della propria esistenza.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
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Grazie mille dottore per la celere e chiara risposta. Buon Lavoro!
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