Nausea giornaliera
Salve, da circa tre anni ho nausea ogni giorno. Prima o dopo pranzo o cena alle volte anche di mattina al momento del risveglio. Durante il giorno invece si scatena molti episodi accompagnati da rare scariche di diarrea e forti sensazioni di vomito. Si aggiungono da qualche tempo momenti di grande sconforto e depressione ansiosa accompagnata da attacchi di panico. Sono veramente stanca di tutto ciò a tal punto da invalidare le mie giornate. Gli accertamenti che ho fatto sono le seguenti: EGDS con HP e celiachia (negativa), ecografia addome completo, tac encefalo, ago puntura, esami ematologici, prove allergometriche. Si pensa sono intollerante al lattosio, al lievito, e all'uovo. Quando mangio la pizza mi attacca la nausea dopo poche ore. Cosa posso fare o da dove potrebbe venire questo disturbo? Potrebbe essere un problema neurologico o psicosomatico? Grazie!
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Buongiorno,
Non si può catalogare questo disturbo dalle poche informazioni date, tanto più che è stato studiato con metodiche specialistiche e non si è ancora giunti alla conclusione. Se ci sono cibi chiaramente correlati all'insorgenza dei disturbi è probabile che vi sia qualche tipo di intolleranza o allergia, che va indagata dal gastroenterologo.
La componente ansiosa ovviamente non può che peggiorare tutti i sintomi, confondendo ulteriormente il quadro. Se riconosce che esiste un problema psicologico (che sia precedente o conseguente al disturbo intestinale) sarebbe bene affrontarlo, sia per provare a migliorare i sintomi che per saperli affrontare meglio. Probabilmente per una persona della sua età e con sintomi principalmente reattivi ad una determinata situazione sarebbe opportuno provare prima con una psicoterapia cognitivo-comportamentale: ne parli con il suo medico di base.
Non si può catalogare questo disturbo dalle poche informazioni date, tanto più che è stato studiato con metodiche specialistiche e non si è ancora giunti alla conclusione. Se ci sono cibi chiaramente correlati all'insorgenza dei disturbi è probabile che vi sia qualche tipo di intolleranza o allergia, che va indagata dal gastroenterologo.
La componente ansiosa ovviamente non può che peggiorare tutti i sintomi, confondendo ulteriormente il quadro. Se riconosce che esiste un problema psicologico (che sia precedente o conseguente al disturbo intestinale) sarebbe bene affrontarlo, sia per provare a migliorare i sintomi che per saperli affrontare meglio. Probabilmente per una persona della sua età e con sintomi principalmente reattivi ad una determinata situazione sarebbe opportuno provare prima con una psicoterapia cognitivo-comportamentale: ne parli con il suo medico di base.
Dr. Stefano Vollaro
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Il nervo vago innerva diversi organi, tra cui anche il cuore, e può mediare delle risposte che comprendono cali pressori e/o della frequenza cardiaca. Gli stessi stimoli intestinali (una distensione marcata ad esempio) o urinari (lo svuotamento vescicale) possono mediare risposte simili, attraverso meccanismi che parzialmente interessano il nervo vago, ma più in generale l'equilibrio tra sistema simpatico e parasimpatico. Anche fattori psicologici (forti spaventi o stress) possono evocare delle risposte "vagali".
Se si sospetta un difetto cronico dell'equilibrio tra tono simpatico e parasimpatico, ci sono diversi test che si possono effettuare. Nel suo caso, se l'episodio è stato unico nella sua vita, probabilmente si possono evitare, mentre è comunque bene farsi visitare dal medico di medicina generale.
Se si sospetta un difetto cronico dell'equilibrio tra tono simpatico e parasimpatico, ci sono diversi test che si possono effettuare. Nel suo caso, se l'episodio è stato unico nella sua vita, probabilmente si possono evitare, mentre è comunque bene farsi visitare dal medico di medicina generale.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 11/09/2014.
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