Ictus transitorio
il giorno 8 agosto 2014 fui ricoverato presso UOC di nurologia Perrino di Brindisi.Accusavo perdita di equilibrio e sdoppiamento delle immagini.Questi sintomi durarono circa 30 minuti. Dopo diversi accertamenti TAC cranio senza MDC , RM encefalo con MDC risultava : presenza di minute aree gliotiche in corrispondenza della sostanza bianca sottocorticale frontale e parietale bilaterale, peritrigonale bilaterale. Non enhancement patologicodopo somministrazione di mdc.ove si eccettui piccolo angioma venoso in sede emisferica cerebellare inferiore a dx.Strutture della mediana in asse. Note di atrofia cortico sottocorticale. Presenza di essudato nel contesto delle cellule mastoidee a sn. Nulla a carico delle strutture orbitrarie intra ed extraconiche.
Nel 2005 sono stato operato di flutter atriale, trattato con ablazione.Attualmente seguo la seguente terapia Rytmonorm 325mg. 2cps. al di e cardirene 300mg. 1 bts
Nel 2005 sono stato operato di flutter atriale, trattato con ablazione.Attualmente seguo la seguente terapia Rytmonorm 325mg. 2cps. al di e cardirene 300mg. 1 bts
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Ex utente
desidererei sapere se in base agli accertamenti effettuati se la terapia datami è sufficientemente adeguata, tenedo conto che prima del manifestarsi l'ictus assumevo la cardioaspirina da 100mg. che è stata sostituita dal cardirene da 300mg. Attualmente si verifacano sporadicamente lievi instabilità quando cammino. Fra giorni dovrò eseguire un elettrocefalogramma di controllo.Desidererei sapere se Lei ritiene opportuno che debba sottopormi ad ulteriori analisi .La ringrazio per la sua disponibilità.
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Gentile Utente,
la terapia è congrua al problema ischemico cerebrale ma mi pare che più che ictus, considerata la breve durata della sintomatologia, sia più probabile un TIA, infatti nemmeno nella RM, che presumo abbia effettuato alcuni giorni dopo l'evento acuto, sono state riscontrate ischemie di recente insorgenza, a meno che l'esame sia stato effettuato dopo poche ore.
Tra circa 6 mesi-1 anno sarebbe utile un controllo RM.
Probabile che le aree gliotiche riscontrate siano esito cicatriziale di piccole vecchie ischemie di origine cardiaca, questo in base alla Sua storia di patologia del ritmo cardiaco.
Cordiali saluti
la terapia è congrua al problema ischemico cerebrale ma mi pare che più che ictus, considerata la breve durata della sintomatologia, sia più probabile un TIA, infatti nemmeno nella RM, che presumo abbia effettuato alcuni giorni dopo l'evento acuto, sono state riscontrate ischemie di recente insorgenza, a meno che l'esame sia stato effettuato dopo poche ore.
Tra circa 6 mesi-1 anno sarebbe utile un controllo RM.
Probabile che le aree gliotiche riscontrate siano esito cicatriziale di piccole vecchie ischemie di origine cardiaca, questo in base alla Sua storia di patologia del ritmo cardiaco.
Cordiali saluti
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Ex utente
dott.Ferraloro la disturbo nuovamente.Pochi ìgiorni fa mi sono recato dal mio cardiloogo per informarlo che nel mese di agosto avevo accusato una TIA. Il cardiolo dopo avermi visitato ha effetuato un ecg dal quale risultava un ritmo sinusale a FVM=60b/min. PR=0,20 s. Ingrandimento atriale sinistro. Asse elettrico orizzontale. Blocco di branca destra completo.Turbe diffuse aspecifiche della ripolarizzazione ventricolare.Assumo il Rytmonor 325 1cpr.x 2 die Soffro anche di prostata e assumo avodart e omnic.
Dalle analisi del sangue effettuate risulta che il colesterolo totale è 171mg/dL quello HDL e 71.Pressione arteriosa 120/70.Il cardiologo mi ha prescritto di assumere oltre il cardirene da 300mg. prescrittomi al momento delle dimissioni dall'ospedale di Brindisi anche Eliquis 5 1 cpr x2/die. Le devo dire che sono molto spaventato dall'aggiunta di di questo nuovo farmaco anticoagulante visto le diverse controindicazioni. A TUTT'OGGI L'ELIQUIS NON LO STO ANCORA ASSUMENDO. Sono disorientato cosa devo fare ? Sono compatibili i farmaci che assumo per la prostata con quelli prescrittomi dal cardiologo. Mi scusi per la lunghezza della mia domanda . In attesa di una Sua gradita risposta la saluto cordialmente. Stefano
Dalle analisi del sangue effettuate risulta che il colesterolo totale è 171mg/dL quello HDL e 71.Pressione arteriosa 120/70.Il cardiologo mi ha prescritto di assumere oltre il cardirene da 300mg. prescrittomi al momento delle dimissioni dall'ospedale di Brindisi anche Eliquis 5 1 cpr x2/die. Le devo dire che sono molto spaventato dall'aggiunta di di questo nuovo farmaco anticoagulante visto le diverse controindicazioni. A TUTT'OGGI L'ELIQUIS NON LO STO ANCORA ASSUMENDO. Sono disorientato cosa devo fare ? Sono compatibili i farmaci che assumo per la prostata con quelli prescrittomi dal cardiologo. Mi scusi per la lunghezza della mia domanda . In attesa di una Sua gradita risposta la saluto cordialmente. Stefano
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Gentile Utente,
è difficile, direi impossibile, on line dare suggerimenti terapeutici di questo tipo.
Non risultano interazioni significative dell'eliquis con i farmaci della prostata che assume. Per il resto capisce bene che a distanza non è deontologicamente corretto dare questo tipo di indicazioni sulla terapia in un paziente che non si conosce. In generale Le dico che la prescrizione dell'anticoagulante è congrua con le indicazioni e le limitazioni riportate in scheda tecnica.
Presumo che queste domande le abbia fatte anche al cardiologo.
Cordialmente
è difficile, direi impossibile, on line dare suggerimenti terapeutici di questo tipo.
Non risultano interazioni significative dell'eliquis con i farmaci della prostata che assume. Per il resto capisce bene che a distanza non è deontologicamente corretto dare questo tipo di indicazioni sulla terapia in un paziente che non si conosce. In generale Le dico che la prescrizione dell'anticoagulante è congrua con le indicazioni e le limitazioni riportate in scheda tecnica.
Presumo che queste domande le abbia fatte anche al cardiologo.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.6k visite dal 05/09/2014.
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