intervento di fess durante coma vegetativo
Buongiorno. Da 2 settimane mio marito ha subito un infarto con arresto, è stato massaggiato da subito ma purtroppo non sono riuscita a dareabbastanza ossigeno al suo cervello. Sono intervenuti sul cuore subito e poi lo hanno ibernato per 24 ore vista la tac negativa. Al ritorno da questa operazione è restato sedato per una settimana e la tac successiva mostrava seri danni cerebrali tanto che mi era stato detto che facilmente sarebbe restato vegetativo. Lui ha riaperto gli occhi subito allentati i sedativi, stringe la mano , mostra la lingua a comando il suo respiro è praticamente autonomo tanto che pensano di stubarlo. Il problema una senusite...ieri mattina hanno fatto un intervento FES e quando sono stata da lui faceva capire in tutti i modiche soffriva ....dopo ore hanno deciso di dargli morfina perchè aveva pressione e battiti alle stelle......mi chiedo..anzi vi chiedo, questa situazione può avere conseguenze sul suo risveglio, visti i progressi sorprendenti( così definiti dai medici) di mio marito nei giorni scorsi? Lui è fisicamente forte ha 48 anni . Attendo fiduciosa una risposta
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Gentile Signora,
Ogni intervento presenta un certo grado di rischio, quello effettuato a Suo marito non dovrebbe causare problemi particolari né interferire più di tanto sul decorso della condizione di base, salvo eventuali complicazioni.
Un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti
Ogni intervento presenta un certo grado di rischio, quello effettuato a Suo marito non dovrebbe causare problemi particolari né interferire più di tanto sul decorso della condizione di base, salvo eventuali complicazioni.
Un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
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Utente
Salve dottore, dopo un po' di giorni e una mia giornata no, provo a spiegarle l accaduto di questi giorni per capire se qualcuno ha una qualsiasi risposta per me....dopo che le ho scritto il giorno dopo è stato stubato e aiutato con mascherina ad ossigeno, mio marito parlava con difficoltà ovvio, ricordava il mio nome faceva pure battute sulla mia insistenza a chiamarlo e coccolarlo....il giorno dopo mercoledì è stato trasferito in medicina...la regressione è stata totale sia fisicamente visto che non essendo contenuto...si è tolto il sondino che lo nutre e la prima "pappa" gli è stata data sabato mattina dopo il rinserimento del sondino....sabato infatti ha riaperto gli occhi a momenti e anche dato cenni di " vita" il Fess è stato un guaio grossissimo perchè visto l infarto e conseguente anticoaugulante ha sanguinato per giorni quindi finendo in gola già ridotta male da 16 giorni di tubo.... la mia domanda..quanto deve passare per capire se la sua difficoltà a deglutire è dovuta all edema del tubo o ad altro? Mio marito ha continue e ripetute apnee respiratorie ma è stato tolta anche la mascherina visto che l ossigento per lui ha la saturazione giusta...questo può portarlo a smettere di respirare o è abbastanza normale in questi casi? grazie se vorrà rispondermi...
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Riguardo la prima domanda, i tempi sono molto variabili da un soggetto all'altro, da alcune settimane a qualche mese.
Anche per le apnee bisogna attendere in quanto sarebbe opportuno effettuare una valutazione clinica dopo la guarigione, al momento è ''normale'' che accadano.
Cordialità
Anche per le apnee bisogna attendere in quanto sarebbe opportuno effettuare una valutazione clinica dopo la guarigione, al momento è ''normale'' che accadano.
Cordialità
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Utente
grazie come sempre dottore. in questi giorni mio marito è attivo, risponde a comandi delle infermiere, vuole assolutamente liberarsi dal contenimento...indispensabile per la sua sicurezza purtroppo. Stamattina ha detto all infermiera che vuole andare a casa... so che l agitazione è un percorso verso il risveglio e per poi appurare i danni che lui avrà.. viviamo giorno per giorno senza troppe aspettative ma positiva :) per ora la sua situazione fisica è buona. La ringrazio sempre per la sua cordialità e puntulalità.
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Utente
Buongiorno dottore. Volevo aggiornarla sulla condizione di mio marito, trasferito 8 giorni fa in un centro di riabilitazione intensiva. Ho avuto ieri il consulto con il primario e un medico che mi hanno fatto presente che mio marito , a parte la cardiopatia ovviamente dovuta all infarto, fisicamente è in una situazione buona. Lui parla continuamente è super agitato quindi deve essere contenuto in vari modi. ma ha ripreso la deglutizione quindi da tre giorni mangia e beve liquidi ed è stato rimosso sia il sondino naso gastrico che il catetere. Ha tutte le possibilità di camminare e muoversi perchè non ha sofferenze in tal senso. hanno già provato in palestra a metterlo in piedi e tutto Il problema principale è mentale in quanto mio marito oltre all agitazione, irritabilità, parolacce ecc vive in un suo mondo che è fatto di lavorare , i nostri cani da portare fuori, la spesa del sabato e altre " allucinazioni" che a quanto pare vive anche fisicamente. Si sforza a sollevare , tirare tubi ( mio marito viveva per il suo lavoro, idraulico) prendere oggetti inesistenti. Ho notato che quando siamo noi 2 soli è molto più rilassato e contattabile e so per certo che è in grado di leggere visto che quando lo porto a fare il giretto pomeridiano ho provato con cartelli grandi appesi a stimolarlo e lui lo sa fare. Poi al momento che arrivano i visitatori diventa ingestibile e a volte davvero cattivo. Ieri ad esempio mia cognata ha voluto portarlo al bar sottostante dell ospedale e lui a un certo punto ha chiuso gli occhi e non dormiva ne sono certa e li ha riaperti solo nella sua camera....ha un rifiuto totale di dove è di perché è lì nonostante io con affetto glielo ripeto continuamente. So che non si può al momento non si possono fare previsioni visto il danno anossico ma mi chiedo ci sono dei tempi , pur variabili, per il superamento di questa fase confusionale ( in caso la superasse ovviamente) e poi mi può dire che farmaci usano per curare questo suo momento e se possono essere causa di queste allucinazioni? Attendo fiduciosa la sua risposta e intanto le porgo i miei cari saluti
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Gentile Signora,
i tempi e le modalità di recupero dipendono da tanti fattori, prima di tutto dalla causa di questo disturbo mentale, cioè se alla base c'è un danno organico da pregressa anossia o solamente un fattore funzionale.
Capisce bene che nel primo caso il recupero è difficoltoso e non sappiamo fino a che punto possa arrivare, nel secondo caso, invece, tramite farmacoterapia e psicoterapia si possono raggiungere risultati accettabili.
Sui farmaci che vengono somministrati a Suo marito, è ovvio che non è possibile sapere.
Cordialmente
i tempi e le modalità di recupero dipendono da tanti fattori, prima di tutto dalla causa di questo disturbo mentale, cioè se alla base c'è un danno organico da pregressa anossia o solamente un fattore funzionale.
Capisce bene che nel primo caso il recupero è difficoltoso e non sappiamo fino a che punto possa arrivare, nel secondo caso, invece, tramite farmacoterapia e psicoterapia si possono raggiungere risultati accettabili.
Sui farmaci che vengono somministrati a Suo marito, è ovvio che non è possibile sapere.
Cordialmente
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Utente
grazie mille come sempre, La mia domanda sui farmaci era solo perché pensavo ci fosse un protocollo definito da seguire ma evidentemente non è così e varierà da caso a caso. Attendiamo sempre fiduciosi lo trascorrere dei giorni, io voglio restare positiva anche se ben lucida sulla situazione ovviamente.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.6k visite dal 19/08/2014.
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