Mioclonie?
Salve, vi spiego tutto dall'inizio: circa verso l'inizio di Luglio , a seguito di una comparsa di formicolii su emilabbro super dx (durati 3-4 gg massimo) , consultai internet (cosa sbagliatissima), e il primo risultato fu Sclerosi Multipla. Da quell'istante (verso le 6 di pomeriggio) fino alla mattina dopo sono andato incontro ad un attacco di panico (tachicardia, irrequietezza, paura di morte imminente, ecc) dovuta proprio a questa "diagnosi". la sera dopo, in guardia medica mi dissero che era solo stress, e di prendere lexotan al bisogno. appena uscito da li mi è comparsa una sensazione di debolezza a mano e piede sinistri. nei giorni successivi sono andato due volte al pronto soccorso: nessuna familiarità per niente, ECG a norma, E.O. N. negativo. le diagnosi sono state: STRESS e CRISI D'ANSIA. cio nonostante, per il fatto che continuassi a sentire sta debolezza, mi sono letteralmente autoprescritto (sono all'ultimo anno di medicina, e forse questo non mi aiuta), un EMG e una RMN encefalo/tronco. svolte entrambe e refertate all'incirca verso metà luglio, entrambe completamente negative.
Da ciò mi ero quasi convinto che tutto ciò fosse ansia. in ogni caso, in questo periodo, a parte la parestesia (sensazione di debolezza) al piede sinistro , l'unica durata circa quasi un mese, sono andato incontro ad una pletora di sintomi differenti (durati tutti qualche giorno):
-dolore all'occhio sinistro
-doloretto lieve in epigastrio/ipocondrio sinistro
-fascicolazioni
-sensazione di debolezza alle spalle
-sensazione di rigidità all' avambraccio destro
e mi sono capitati due episodi di mioclono (o contrazione involontaria) in particolare nella gamba destra (se aiuta mi sono capitate mentre ero disteso a letto). di fascicolazioni ne ho parecchie e si manifestano in vari distretti corporei...
assumo lexotan praticamente giornalieramente, 1-2 volte al giorno, dalle 10 alle 20 gocce...
finora le diagnosi di qualsiasi medico mi si sia parato davanti sono state sempre quelle: STRESS/ANSIA/DISTURBO D'ANSIA... ma tutta sta pletora di sintomi non fa che continuare a preoccuparmi... nonostante due esami obiettivi negativi e due esami strumentali (EMG a arto super ed infer sinistri, e RMN encefalo/tronco) anch'essi negativi...
Non so più cosa pensare...
Da ciò mi ero quasi convinto che tutto ciò fosse ansia. in ogni caso, in questo periodo, a parte la parestesia (sensazione di debolezza) al piede sinistro , l'unica durata circa quasi un mese, sono andato incontro ad una pletora di sintomi differenti (durati tutti qualche giorno):
-dolore all'occhio sinistro
-doloretto lieve in epigastrio/ipocondrio sinistro
-fascicolazioni
-sensazione di debolezza alle spalle
-sensazione di rigidità all' avambraccio destro
e mi sono capitati due episodi di mioclono (o contrazione involontaria) in particolare nella gamba destra (se aiuta mi sono capitate mentre ero disteso a letto). di fascicolazioni ne ho parecchie e si manifestano in vari distretti corporei...
assumo lexotan praticamente giornalieramente, 1-2 volte al giorno, dalle 10 alle 20 gocce...
finora le diagnosi di qualsiasi medico mi si sia parato davanti sono state sempre quelle: STRESS/ANSIA/DISTURBO D'ANSIA... ma tutta sta pletora di sintomi non fa che continuare a preoccuparmi... nonostante due esami obiettivi negativi e due esami strumentali (EMG a arto super ed infer sinistri, e RMN encefalo/tronco) anch'essi negativi...
Non so più cosa pensare...
[#1]
Gentile Collega,
da ciò che scrivi la diagnosi di stato ansioso ci sta tutta ma il lexotan da solo (ricorda che con il tempo diminuisce la sua efficacia) non penso possa risolvere il problema, sarebbe opportuno associare qualche altro farmaco e seguire anche una terapia di tipo psicologico.
Rivolgiti ad un collega psichiatra per una valutazione diretta del caso.
Stai tranquillo.
Cordiali saluti
da ciò che scrivi la diagnosi di stato ansioso ci sta tutta ma il lexotan da solo (ricorda che con il tempo diminuisce la sua efficacia) non penso possa risolvere il problema, sarebbe opportuno associare qualche altro farmaco e seguire anche una terapia di tipo psicologico.
Rivolgiti ad un collega psichiatra per una valutazione diretta del caso.
Stai tranquillo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 06/08/2014.
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