Ictus ischemico lato sinistro
Salve,
giovedì scorso mia nonna, 74 anni, donna in salute con i classici problemi di pressione un pò alta risolti tramite pillola che prende giornalmente, è stata colpita da un ictus ischemico nel lato sinistro rimanendo paralizzata a destra del corpo.
Siamo riusciti subito a portarla in ospedale e hanno effettuato entro le 3 ore il trattamento con trombolisi che a dire del medico non si è rivelato efficace perchè non ha portato immediatamente degli effetti visibili.
Mia nonna dopo una settimana (cioè oggi) riesce a muovere la gamba destra (anche se con difficoltà), la parte sinistra del corpo l'ha mossa sempre, riesce a girarsi la testa a destra e sembra capire correttamente tutto. Ha solo dei piccoli momenti di buio in cui vedo che mentre parlo sembra che non capisca o non mi riconosca ma durano pochissimo (neanche 5 secondi). L'unica problema è quello dell'afasia. Non parla assolutamente, emette rumori. Oggi ho provato un pò a farle fare una prova ed è riuscita a dire CASA anche se con molta difficoltà e ovviamente sempre detto in modo un pò confuso ma quasi comprensibile.
Ha inoltre un problema di aritmia, oggi ho avuto uno spavento pazzesco perchè a un certo punto i battiti sono arrivati a 29 mentre stava dormendo, poi ha tossito e subito a 101. Credo che questo faccia malissimo. Il braccio destro non riesce a muoverlo.
Ovviamente ancora è in ospedale sotto controllo.
Vi scrivo per chiedervi delucidazioni sul fatto dell'aritmia, se è normale che abbia questi sbalzi così preoccupanti e soprattutto sul problema dell'afasia se è una cosa momentanea, di solito quanto tempo ci vuole con la logopedia ma soprattutto come posso aiutarla io oltre agli aiuti che già riceve? Il fatto che capisca tutto e se provo a ripetere una parola lei prova a dirla uguale è segno che non sia un'afasia grave?
So che molte domande sono stupide e che l'ictus è qualcosa che non è uguale per tutti, però sarei lieto di ricevere un aiuto perchè mi sento molto frustrato soprattutto perchè vedo che mia nonna è triste non riuscendo a comunicarci nulla.
giovedì scorso mia nonna, 74 anni, donna in salute con i classici problemi di pressione un pò alta risolti tramite pillola che prende giornalmente, è stata colpita da un ictus ischemico nel lato sinistro rimanendo paralizzata a destra del corpo.
Siamo riusciti subito a portarla in ospedale e hanno effettuato entro le 3 ore il trattamento con trombolisi che a dire del medico non si è rivelato efficace perchè non ha portato immediatamente degli effetti visibili.
Mia nonna dopo una settimana (cioè oggi) riesce a muovere la gamba destra (anche se con difficoltà), la parte sinistra del corpo l'ha mossa sempre, riesce a girarsi la testa a destra e sembra capire correttamente tutto. Ha solo dei piccoli momenti di buio in cui vedo che mentre parlo sembra che non capisca o non mi riconosca ma durano pochissimo (neanche 5 secondi). L'unica problema è quello dell'afasia. Non parla assolutamente, emette rumori. Oggi ho provato un pò a farle fare una prova ed è riuscita a dire CASA anche se con molta difficoltà e ovviamente sempre detto in modo un pò confuso ma quasi comprensibile.
Ha inoltre un problema di aritmia, oggi ho avuto uno spavento pazzesco perchè a un certo punto i battiti sono arrivati a 29 mentre stava dormendo, poi ha tossito e subito a 101. Credo che questo faccia malissimo. Il braccio destro non riesce a muoverlo.
Ovviamente ancora è in ospedale sotto controllo.
Vi scrivo per chiedervi delucidazioni sul fatto dell'aritmia, se è normale che abbia questi sbalzi così preoccupanti e soprattutto sul problema dell'afasia se è una cosa momentanea, di solito quanto tempo ci vuole con la logopedia ma soprattutto come posso aiutarla io oltre agli aiuti che già riceve? Il fatto che capisca tutto e se provo a ripetere una parola lei prova a dirla uguale è segno che non sia un'afasia grave?
So che molte domande sono stupide e che l'ictus è qualcosa che non è uguale per tutti, però sarei lieto di ricevere un aiuto perchè mi sento molto frustrato soprattutto perchè vedo che mia nonna è triste non riuscendo a comunicarci nulla.
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Gentile Utente,
le alterazioni del ritmo cardiaco non sono normali e vanno valutate e seguite dal cardiologo.
La capacità di recupero del linguaggio dipende dall'entità del danno ischemico e dalla capacità di recupero del singolo paziente che è strettamente individuale.
Un trattamento di riabilitazione motoria e logopedica è fondamentale.
Lei privatamente può essere uno stimolo per la Nonna aiutandola nella ripetizione corretta delle parole, evitando però eccessi che possano avvilirla accentuando uno stato psicologico negativo già precario.
Cordiali saluti ed auguri
le alterazioni del ritmo cardiaco non sono normali e vanno valutate e seguite dal cardiologo.
La capacità di recupero del linguaggio dipende dall'entità del danno ischemico e dalla capacità di recupero del singolo paziente che è strettamente individuale.
Un trattamento di riabilitazione motoria e logopedica è fondamentale.
Lei privatamente può essere uno stimolo per la Nonna aiutandola nella ripetizione corretta delle parole, evitando però eccessi che possano avvilirla accentuando uno stato psicologico negativo già precario.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 31/07/2014.
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