Problemi neurologici e rmn

Buongiorno a tutti.

Ho 50 anni. Asportazione adenoma tiroideo nel 1990 (negativi tutti i controlli successivi). Carattere apprensivo ed ansioso. Soffro da sempre di dolori e rigidità a collo/nuca che mi fanno venir voglia di “scrocchiare” le vertebre, cattiva qualità del sonno (risvegli anticipati). Lavoro sedentario davanti al pc; non fumo e non bevo; pratico leggera attività fisica (30 minuti di corsa 3 volte la settimana).

In sintesi, i miei problemi sono connessi ai seguenti disturbi:
- frequente senso di contrattura/peso/dolore sordo a livello di cervicali/nuca.
- periodi di rigidità alle gambe (come se l’andatura fosse impacciata, mi “sento le gambe”) come se tenessi contratti i glutei, le cosce e i polpacci; sensazione che scompare da seduto o da sdraiato e sento di meno durante l’eventuale attività fisica.
- momenti di instabilità (in piedi da fermo o camminando mi sembra di sbandare) e vertigine (durata pochi secondi durante i quali non vedo le cose girare ma mi sento ondeggiare); in questi momenti sento che le gambe si irrigidiscono ancor di più.
- scotomi scintillanti mediamente 1 volta al mese senza alcuna cefalea (sempre uguali, durata 30 minuti, inizio centrale e seguente riduzione sfumando verso l’esterno del campo visivo).

Tutto inizia nel 1999 quando provo i seguenti disturbi: senso di peso/contrattura/dolore a collo e nuca, testa “leggera” e senso di instabilità, lieve astenia arti inferiori e senso di rigidità soprattutto nella parte posteriore, momenti di disagio ed inquietudine, nausea, aura visiva senza mal di testa, qualche breve formicolio ad una gamba ed al cuoio capelluto.
- Visita neurologica: “nella norma”.
- Eeg: “presenza di sporadiche bouffes diffuse e sincrone di onde theta, significative di anomalie di origine profonda”.
- Rx cervicale: “raddrizzata la fisiologica lordosi del tratto inferiore, in corrispondenza di incipienti manifestazioni spondiloartrosiche C5-C6 con modesta ma percettibile riduzione in ampiezza del corrispondente spazio discale”.
- Rmn cerebrale + angiorm: “in sede occipitale dx tre minime aree iperintense nelle sequenze T2, senza preciso significato patologico; non lesioni focali a carico delle rimanenti strutture sovra e sottotentoriali e del tronco; nelle immagini agiografiche non evidenti alterazioni dei principali vasi intracranici; non visualizzabili le comunicanti posteriori”.
- Rmn cervicale: “minimo bulging mediano del profilo posteriore del disco C5-C6 senza significative impronte sull’adiacente midollo cervicale; nei limiti i rimanenti dischi; modeste alterazioni spondilosiche delle vertebre esplorate; non alterazioni focali di segnale per il tratto di midollo visualizzato”.
- esami ematochimici: “sostanzialmente nella norma” (funzionalità tiroidea, glucosio, creatinina, acido urico, trigliceridi, colesterolo, got, gpt, gamma gt, emocromo (bassi ematocrito (41) emoglobina (13,5) ed eritrociti (4,5)), piastrine (alte: 460), formula, urine completo, omocisteina, ana, ena, anca, anca pr3, anca mpo, anticardiolipina igg e igm, proteina c reattiva, proteina c, proteina s libera (alta: 142), antitrombina, immunofissazione, acth, s cortisolo, proteine sieriche e urinarie, cpk, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, acido lattico, ves, elettroforesi proteica).

Sempre nel 1999, dopo un forte malessere (stessi sintomi suindicati + tachicardia) al Pronto Soccorso mi viene diagnosticato un attacco di panico. Per tale “nevrosi d’ansia generalizzata” inizio una terapia con psicofarmaci (xanax, levopraid) che prosegue per quasi 1 anno con risultati alterni.

Nel 2000, continuando ad avere episodi di rigidita’ al collo+inquietudine+tremori+rigidità/astenia alle gambe, mi rivolgo ad un altro neurologo che mi ordina uno screening emocoagulativo (nella norma) e mi fa rifare una RMN con mezzo di contrasto per sua perplessità riguardo alle “minime aree iperintense” dell’esame precedente (secondo lui potevano essere esiti di screzi ischemici).
- Visita neurologica: “nella norma eccetto aumento dei Rot nei 4 arti e forte ansietà”.
- Rmn cerebrale con mdc: “in sede occipitale dx tre minute formazioni iperintense nelle sequenze a TR lungo, invariate rispetto ad indagine Rm precedente; …..il quadro non si modifica dopo mdc”.
Nonostante le mie paure il neurologo mi lascia prescrivendomi una cura con Sereupin e suggerisce di rimanere a vedere. Tale impostazione è confermata da uno psichiatra che ipotizza una sindrome ansioso/depressiva per una carenza costituzionale di serotonina e mi conferma la terapia con Sereupin. Inizialmente non si vede alcun cambiamento, poi, da metà 2002 comincio a stare un pò meglio. I soliti sintomi si presentano solo saltuariamente e durano qualche giorno.

Fino a tutto il 2004 nel complesso il mio stato di salute è stato mediamente soddisfacente.
In questi anni (dal 1998 al 2004) ho effettuato svariati esami ematochimici (negativi) un check up cardiologico completo (tutto ok) e una visita oculistica (negativa).

Nel 2005 a seguito del ripresentarsi dei sintomi (soprattutto nuca/collo, tremori, gambe rigide) mi reco da un terzo neurologo che mi ordina:
- Rmn cervicale: “a livello C5-C6 presente modica salienza osteodiscale che riduce gli spazi liquorali pre-midollo ed in parte anche i corrispondenti forami di coniugazione; il midollo non presenta alterazioni morfologiche o di segnale; regolari i diametri del canale vertebrale”.
- Eeg: “nella norma”.
- Esami ematochimici: “nella norma”.
Il neurolo mi invia quindi da uno specialista che mi fa intraprendere un percorso psicoterapico per contrastare l’ansia (conclusosi a fine 2006 con risultati dubbi).

A metà 2007, aumentando gli episodi di aura visiva senza emicrania (scotomi luminosi sempre con durata di circa 30 minuti e stesse caratteristiche), vengo sottoposto a:
- Visita neurologica al centro cefalee: “obiettività neurologica negativa”.
- Doppler Tso: “negativo”.
- Rmn cerebrale con mdc + angio Rm del collo: “nella sostanza bianca in sede periventricolare presente qualche minima area iperintensa nelle sequenze T2 dipendenti, senza preciso significato patologico; dopo iniezione di mdc non si riconoscono aree di impregnazione patologica; ……; non riconoscibile il tratto intracranico dell’arteria vertebrale sn; nei limiti i rimanenti principali rami arteriosi intracranici”.
- Screening emocoagulativo: “nella norma”.
Il neurologo del Centro cefalee diagnostica una “aura tipica senza emicrania”, con frequenza troppo bassa per richiedere una cura. Mi consiglia di riprendere Sereupin per controllare le mie paure.

Da inizio 2008, a parte 4 episodi di aura visiva, la mia salute è stata discreta.
Purtroppo, nonostante sia ancora in cura con Sereupin, da circa inizio luglio sono tornati i miei vecchi disturbi, soprattutto con riferimento alla rigidità/astenia alle gambe e al senso di sbandamento ed instabilità quando cammino e a volte quando leggo o sono al pc, associati al solito senso di peso/contrattura alla nuca che si attenua solo da disteso. Talvolta ho degli acufeni di breve durata (1 minuto) non riferiti ad un preciso orecchio.
Aggiungo una curiosità da me notata: da quando ho iniziato ad avere questi disturbi (ormai qualche anno) non ho più avuto gli episodi di herpes labiale che invece mi perseguitavano in precedenza.

Questa è una sintesi dei miei problemi, problemi che mi hanno portato ad uno stato di grande inquietudine e malessere, peggiorando fortemente la qualità della mia vita.
Non avendo mai nessuno risolto la mia situazione si è fatta strada nella mia mente la preoccupazione di avere una grave malattia neurologica.
Continua a restarmi il dubbio che le “minime aree iperintense” siano punti di demielinizzazione, segnali di una SM non riconosciuta: perché nelle prime Rmn si parlava di “aree iperintense in sede occipitale” mentre nell’ultima di “aree iperintense in sede periventricolare”?

Ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi e porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Francesco Santoro Neurologo, Neurochirurgo 93 1
Egregio signore,
escluderei una Sclerosi Multipla (l'insorgenza avviene in età più
giovanile). Comunque Le consiglio di ripetere una R.M.N. encefalo
con m.d.c., una Elettromiografia ai 4 arti con test di Desmedt,
dosaggio delle Transaminasi, della CPK (creatinfosfochinasi), LDH,
AbAChR (autoanticorpi anti-recettore per l'Acetilcolina).
Se lo desidera, può tenermi informato.

Dott. FRANCESCO SANTORO, Neurologo

Dr. Francesco Santoro

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Egregio dott. Santoro, la ringrazio per il suo interessamento.
Peraltro, ad eccezione dell'elettromiografia, ho già eseguito gli esami da Lei consigliati, risultati tutti nella norma.
Con riferimento alla Rmn, nel corso degli ultimi anni sono stato sottoposto a 4 Rmn encefalo (con e senza mdc) e la mia maggiore perplessità riguarda proprio i referti di tali esami: dapprima si riscontrano "aree iperintense in sede occipitale" poi "aree iperintense in sede periventricolare". Che significato possono avere?
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