Cervicale e instabilità

Buonasera,
sono un ragazzo di 28 anni, alto 1.69 peso 67
ho da parecchi anni irrigidimento alla cervicale.
Questo mi provoca a volte senso leggera vertigine e schicchiolii.
Quando passa almeno un anno dai massaggi dal fisioterapista, la mia cervicale va a punto a capo, specialmente quando sta per piovere: e quindi, senso di sbandamento, confuzione, debolezza gambe (polpacci specialmente), agitazione; sto proprio male, senza voglia di far nulla e scricchiolo come nemmeno un vecchio di 90 anni quando mi giro.
Da premettere che ho una malocclusione (morso crociato) mai curata.
Anni fa ho fatto dei raggi al rachide, ma non c'era nulla di rilevante.
Mi consiglia qualche tipo di visita a di cura?
Grazie.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
"...Anni fa ho fatto dei raggi al rachide, ma non c'era nulla di rilevante..." erano anni fa !

Sulla base dei disturbi riferiti le consiglio una valutazione clinica neurologica di persona ed eventuali esami strumentali qualora questi si rivelassero indicati.

Una volta formulata una ipotesi diagnostica corretta sarà il momento di pianificare un approccio terapeutica efficacie.
Valuti che ha solamente 28 anni: non ritengo possa permettersi una patologia del rachide cervicale così invalidante come racconta.
Quale potrebbe essere una proiezione futura?

Qualora creda, mantenga la connessione.
Preliminarmente la visita neurologica...step by step...

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie della risposta.
A breve ricomincio la serie di massaggi, visto che in passato mi hanno dato giovamento.
E' possibile che la malocclusione peggiori tale situazione?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Una disfunzione delle articolazioni temporo-mandibolari può essere causa o effetto di una postura anomala e comunque essere parte del quadro patologico o peggiorarne la manifestazione clinica.

Inoltre ritengo di insistere su una nuova valutazione clinica specialistica.
Le auto-prescrizioni (nel caso di specie "...A breve ricomincio la serie di massaggi...") non sono mai la via più corretta seppur alle volte la più rapida.
Ma in questo caso quale sarebbe il senso della richiesta del consulto a distanza?