Cannabis e insonnia
Gent. staff di Medicitalia,
vi ringrazio per l'attenzione e la cortesia che vorrete destinare alla mia richiesta.
Per poco meno di un anno ho portato avanti un utilizzo abbastanza regolare di cannabinoidi (marijuana e hashish), costituito mediamente da una canna al giorno. A seguito di un'esperienza negativa, il 14 Maggio dell'anno corrente ho deciso di smettere in maniera completa. Non mi sono mai pentita della mia scelta: mi sono ritrovata molto più tempo a disposizione per me stessa e per i miei cari, da allora fumare non mi è mai mancato, sia perchè lo collego direttamente al grande spavento che mi sono presa sia perchè ne constato quotidianamente i benefici sul mio fisico e sulla mia psiche. Non ho mai sofferto di "crisi d'astinenza", nè fisiche (bisogno di fumare, cattiva digestione, insonnia) nè psicologiche (sogni relativi al fumare, voglia di fumare eccetera). Ho anche ridotto drasticamente l'uso di sigarette, passando da loro consumatrice abituale ad occasionale (il sabato e la domenica se capita, per intenderci). Non ho dunque sostituito la mia ex "dipendenza" o abitudine con alcuna altra, non ho mai rimpianto il passato nè sofferto di sintomi invalidanti.
Tuttavia, a partire dall'inizio di Luglio (dunque a più di due mesi di distanza dall'ultimo spinello) ho iniziato a soffrire di un'insonnia piuttosto persistente, arrivando anche a passare intere notti senza chiudere occhio, nonostante la stanchezza. E' possibile che i sintomi d'astinenza si presentino dopo un periodo di tempo così ampio?
Specifico anche che vivo da diversi mesi una situazione di stress familiare ed inevitabilmente personale, nonchè "lavorativo" in quanto sto preparando un importante esame dal quale dipenderà la mia carriera futura; inoltre, fin da piccola ho sempre manifestato brevissimi periodi di difficoltà nel prendere sonno ed anche parasonnie vere e proprie, le quali però non sono mai state prese in seria considerazione da chi mi accudiva, dunque non curate, ma che, appunto, non sono mai state così invalidanti come nel caso attuale.
Vi ringrazio ancora sentitamente e vi saluto con cordialità
vi ringrazio per l'attenzione e la cortesia che vorrete destinare alla mia richiesta.
Per poco meno di un anno ho portato avanti un utilizzo abbastanza regolare di cannabinoidi (marijuana e hashish), costituito mediamente da una canna al giorno. A seguito di un'esperienza negativa, il 14 Maggio dell'anno corrente ho deciso di smettere in maniera completa. Non mi sono mai pentita della mia scelta: mi sono ritrovata molto più tempo a disposizione per me stessa e per i miei cari, da allora fumare non mi è mai mancato, sia perchè lo collego direttamente al grande spavento che mi sono presa sia perchè ne constato quotidianamente i benefici sul mio fisico e sulla mia psiche. Non ho mai sofferto di "crisi d'astinenza", nè fisiche (bisogno di fumare, cattiva digestione, insonnia) nè psicologiche (sogni relativi al fumare, voglia di fumare eccetera). Ho anche ridotto drasticamente l'uso di sigarette, passando da loro consumatrice abituale ad occasionale (il sabato e la domenica se capita, per intenderci). Non ho dunque sostituito la mia ex "dipendenza" o abitudine con alcuna altra, non ho mai rimpianto il passato nè sofferto di sintomi invalidanti.
Tuttavia, a partire dall'inizio di Luglio (dunque a più di due mesi di distanza dall'ultimo spinello) ho iniziato a soffrire di un'insonnia piuttosto persistente, arrivando anche a passare intere notti senza chiudere occhio, nonostante la stanchezza. E' possibile che i sintomi d'astinenza si presentino dopo un periodo di tempo così ampio?
Specifico anche che vivo da diversi mesi una situazione di stress familiare ed inevitabilmente personale, nonchè "lavorativo" in quanto sto preparando un importante esame dal quale dipenderà la mia carriera futura; inoltre, fin da piccola ho sempre manifestato brevissimi periodi di difficoltà nel prendere sonno ed anche parasonnie vere e proprie, le quali però non sono mai state prese in seria considerazione da chi mi accudiva, dunque non curate, ma che, appunto, non sono mai state così invalidanti come nel caso attuale.
Vi ringrazio ancora sentitamente e vi saluto con cordialità
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Non ritengo affatto che sintomi astinenziali (qualora ne esistano veramente) possano presentarsi a mesi di distanza dalla sospensione della sostanza.
Non credo neanche si possa parlare di dipendenza qualora la quantità fosse quella che lei racconta ma di "uso di sostanze" (termine generico).
Leggo come sia assolutamente salda nella sua scelta e nella sua motivazione all'avvenuta sospensione.
Le "motivazioni", le motivazioni sono quelle che ci consentono di uscire da situazioni problematiche nella nostra vita.
A farla breve, valutata "da qui" ovverosia a distanza e pertanto solo sulla base del racconto, penso che il suo disturbo del sonno sia verosimilmente correlato a quanto dice "... vivo da diversi mesi una situazione di stress familiare ed inevitabilmente personale, nonchè "lavorativo"...".
Inoltre c'è una anamnesi positiva per Parasonnie.
Il consiglio: valutazione clinica neurologica con esperto in medicina del sonno, eventuale esame polisonnografico a giudizio del collega nonchè colloquio psichiatrico sempre su eventuale indicazione del collega neurologo.
Se crede, rimanga in contatto.
Cordialmente.
Non credo neanche si possa parlare di dipendenza qualora la quantità fosse quella che lei racconta ma di "uso di sostanze" (termine generico).
Leggo come sia assolutamente salda nella sua scelta e nella sua motivazione all'avvenuta sospensione.
Le "motivazioni", le motivazioni sono quelle che ci consentono di uscire da situazioni problematiche nella nostra vita.
A farla breve, valutata "da qui" ovverosia a distanza e pertanto solo sulla base del racconto, penso che il suo disturbo del sonno sia verosimilmente correlato a quanto dice "... vivo da diversi mesi una situazione di stress familiare ed inevitabilmente personale, nonchè "lavorativo"...".
Inoltre c'è una anamnesi positiva per Parasonnie.
Il consiglio: valutazione clinica neurologica con esperto in medicina del sonno, eventuale esame polisonnografico a giudizio del collega nonchè colloquio psichiatrico sempre su eventuale indicazione del collega neurologo.
Se crede, rimanga in contatto.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 22/07/2014.
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