Prognosi tetano

In una persona che ha una infezione tetanica con relativo trisma ma non coinvolgimeto agli arti o spasmi, che differenza di prognosi può avere un ritardo di 2 giorni nell'inizio della terapia?
Grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buongiorno,
Ho aspettato a dare una risposta perché non sono esperto di tetano, ma vedendo che non ne ha ancora ricevuta nessuna a questo punto le do il mio parere.
Più che la tempestività della terapia. per la prognosi è importante stimare la gravità della malattia. Normalmente la prognosi è peggiore quando l'interessamento è sistemico, cioè interessa tutta la muscolatura del corpo, inclusi i muscoli respiratori, mentre tende ad essere buona se l'interessamento rimane localizzato ad un gruppo muscolare, come mi pare sia avvenuto in questo caso.
Vedendo la data in cui ha posto la domanda, ormai il quadro sarà divenuto chiaro: mi auguro che ci sia stato il recupero.

Dr. Stefano Vollaro

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Utente
Utente
Si, certo, il problema è che qui la cura è stata iniziata in ritardo e vorrei capire che impatto può aver avuto questo ritardo sul recupero del paziente.
Inoltre vorrei sapere se, i medici, in un policlinico universitario dove ci sono tutte le sapcialtà mediche, neurologi e infettivologi compresi, vedendosi arrivare un paziente con un trisma forte e improvviso e escludendo problemi ortodontici potevano pensare a qualcosa di diverso dal tetano o se il tetano era la prima cosa da dover affrontare, considerando:
- la conseguenze gravissime a cui può portare il tetano;
- il rischio molto basso di una terapia antitetanica immediata.
Cioè, anche se è facile fare i professori a posteriori, in linea teorica, a mio avviso anche in caso di incertezza sulla diagnosi, si deve prima mettere in sicurezza il paziente rispetto alla patologia più grave e poi eventualmente fare ulteriori accertamenti.