Sensazione di svenimento, problema neurologico o altro?
Gentili dottori, mi rivolgo a voi per un problema che mi sta disturbando da fine 2013 e dopo diverse visite mediche e accertamenti diagnostici non sono ancora riuscita a risolvere.
Il disturbo compare solitamente mentre sto mangiando o dopo aver mangiato (a volte anche lontano dai pasti) e si manifesta con nausea forte o senso di calore intenso che partono dallo stomaco e salgono verso la testa, con sudorazione fredda, provocando poi un senso di pesantezza dietro la nuca oppure sopra gli occhi, che sembra non riescano a stare aperti e non mi permettano di vedere nitidamente.
La sensazione è quella di svenire anche se poi non mi è mai capitato di perdere i sensi.
In alcuni periodi il problema si presenta spesso (2/3 volte alla settimana) mentre in altri mi capita raramente (2/3 volte al mese).
Il mio medico di base mi ha prescritto una serie di esami ematici e l'ecografia alla tiroide dai quali non sono risultate anomalie.
Successivamente pensando si trattasse di un problema al nervo vago, mi ha consigliato di eseguire un TILT test che ha dato esito positivo per induzione di sincope durante la fase "potenziata" di tipo misto (VASIS 1).
Mi sono poi sottoposta a visita cardiologica e visita neurologica, entrambe hanno dato esito negativo.
Il cardiologo e il neurologo hanno però escluso si tratti di un problema del nervo vago.
Il neurologo mi ha prescritto un elettroencefalogramma (Esito: Tracciato da considerare nei limiti nella norma) e una risonanza magnetica (Esito: esame realizzato con sequenze planari T1,T2,DP. Normale morfologia e segnale del cervelletto e del tronco encefalico. IV ventricolo mediano, di forma e volume normale. In sede sovratentoriale alcuni rari foci, iperintensi nelle sequenze a TR lungo localizzati nella corona radiata bilateralmente, di aspetto gliotico aspecifico. Simmetriche le strutture temporomesiali senza evidenza di alterazioni di segnale. Normale rappresentazione degli spazi liquorali periencefalici e dei ventricoli cerebrali).
Devo tornare dal neurologo a fine Luglio ma dato che dagli ultimi due accertamenti diagnostici non è risultato nulla di particolare chiedo un vostro consiglio riguardo ulteriori accertamenti o visite a cui mi potrei sottoporre.
Aggiungo che nel 2010 ho fatto una gastroscopia che ha riscontrato gastrite cronica quiescente e iniziale ernia iatale da scivolamento visibile in retrovisione.
Da allora assumo giornalmente una compressa di Peptazol 20.
Soffro inoltre di emicrania oftalmica e spesso ho mal di testa.
Vi ringrazio anticipatamente.
Il disturbo compare solitamente mentre sto mangiando o dopo aver mangiato (a volte anche lontano dai pasti) e si manifesta con nausea forte o senso di calore intenso che partono dallo stomaco e salgono verso la testa, con sudorazione fredda, provocando poi un senso di pesantezza dietro la nuca oppure sopra gli occhi, che sembra non riescano a stare aperti e non mi permettano di vedere nitidamente.
La sensazione è quella di svenire anche se poi non mi è mai capitato di perdere i sensi.
In alcuni periodi il problema si presenta spesso (2/3 volte alla settimana) mentre in altri mi capita raramente (2/3 volte al mese).
Il mio medico di base mi ha prescritto una serie di esami ematici e l'ecografia alla tiroide dai quali non sono risultate anomalie.
Successivamente pensando si trattasse di un problema al nervo vago, mi ha consigliato di eseguire un TILT test che ha dato esito positivo per induzione di sincope durante la fase "potenziata" di tipo misto (VASIS 1).
Mi sono poi sottoposta a visita cardiologica e visita neurologica, entrambe hanno dato esito negativo.
Il cardiologo e il neurologo hanno però escluso si tratti di un problema del nervo vago.
Il neurologo mi ha prescritto un elettroencefalogramma (Esito: Tracciato da considerare nei limiti nella norma) e una risonanza magnetica (Esito: esame realizzato con sequenze planari T1,T2,DP. Normale morfologia e segnale del cervelletto e del tronco encefalico. IV ventricolo mediano, di forma e volume normale. In sede sovratentoriale alcuni rari foci, iperintensi nelle sequenze a TR lungo localizzati nella corona radiata bilateralmente, di aspetto gliotico aspecifico. Simmetriche le strutture temporomesiali senza evidenza di alterazioni di segnale. Normale rappresentazione degli spazi liquorali periencefalici e dei ventricoli cerebrali).
Devo tornare dal neurologo a fine Luglio ma dato che dagli ultimi due accertamenti diagnostici non è risultato nulla di particolare chiedo un vostro consiglio riguardo ulteriori accertamenti o visite a cui mi potrei sottoporre.
Aggiungo che nel 2010 ho fatto una gastroscopia che ha riscontrato gastrite cronica quiescente e iniziale ernia iatale da scivolamento visibile in retrovisione.
Da allora assumo giornalmente una compressa di Peptazol 20.
Soffro inoltre di emicrania oftalmica e spesso ho mal di testa.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Valutato nell'insieme il quadro che descrive farebbe pensare ad una variante emicranica, una "emicrania digestiva", ed a un "ipertono vagale" stimolato dal complesso ernia jatale, gastrite cronica e verosimile reflusso gastro esofageo.
Ne parli con il suo medico di medicina generale e con il collega neurologo.
Verosimilmente l'uso associato di gastroprotettori, procinetici digestivi fino ad arrivare a farmaci che modulano il tono vagale potrebbe rivelarsi efficace.
Cordialmente.
Ne parli con il suo medico di medicina generale e con il collega neurologo.
Verosimilmente l'uso associato di gastroprotettori, procinetici digestivi fino ad arrivare a farmaci che modulano il tono vagale potrebbe rivelarsi efficace.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Buonasera dottore,
la ringrazio per il suo interessamento.
Ho effettuato la visita neurologica e il medico ha ipotizzato, come mi ha anticipato anche lei, un’emicrania gastrica. Non mi ha assolutamente parlato di pirocinetici e gastroprotettori come mi indicava lei ma ha prescritto l’uso di topiramato con un dosaggio iniziale di 1 compressa da 25 mg al dì per 7 giorni da incrementare poi a 2 al dì per ulteriori 3 mesi .
Io ho acquistato il topiramato ma gli effetti collaterali mi sembrano importanti e sinceramente ho qualche dubbio se intraprendere una terapia di questo genere.
Pensavo di provare prima a seguire il suo consiglio abbinando al Peptazol, che già prendo quotidianamente, il Motilium prima dei pasti. Nel caso non ottenga risultati potrei sempre iniziare la cura con topiramato fra qualche settimana.
Cosa ne pensa?
Cordiali saluti
la ringrazio per il suo interessamento.
Ho effettuato la visita neurologica e il medico ha ipotizzato, come mi ha anticipato anche lei, un’emicrania gastrica. Non mi ha assolutamente parlato di pirocinetici e gastroprotettori come mi indicava lei ma ha prescritto l’uso di topiramato con un dosaggio iniziale di 1 compressa da 25 mg al dì per 7 giorni da incrementare poi a 2 al dì per ulteriori 3 mesi .
Io ho acquistato il topiramato ma gli effetti collaterali mi sembrano importanti e sinceramente ho qualche dubbio se intraprendere una terapia di questo genere.
Pensavo di provare prima a seguire il suo consiglio abbinando al Peptazol, che già prendo quotidianamente, il Motilium prima dei pasti. Nel caso non ottenga risultati potrei sempre iniziare la cura con topiramato fra qualche settimana.
Cosa ne pensa?
Cordiali saluti
[#3]
Bene per il fatto che il collega abbia confermato la ipotesi di lavoro già formulata nei tatti precedenti.
Il libero arbitrio è quanto ci distingue, quanto delinea la libertà delle nostre scelte.
Ciò per dire che la prescrizione medica non è una imposizione.
Debbo, però, dire con non sono affatto in accordo con un atteggiamento come quello prospettato: visita neurologica di persona, acquisito il parere e ricevuta una prescrizione la "disattendo" a fronte di dubbi (dopo la lettura della scheda tecnica).
Se il collega che la ha visitata a ritenuto prescriverle il Topiramato per la profilassi dell'emicrania avrà certamente valutato per il meglio.
L'uso del farmaco non esclude l'uso concomitante nè di procinetici nè quello di gastro protettori.
Verosimilmente la associazione tra le due tipologie di farmaci, con siti e modalità di azione completamente differenti tra loro, nell'ipotesi diagnostica di "emicrania gastrica" può essere indicata.
Se ha dubbi su ciò che le è stato prescritto ne parli con il suo neurologo.
Il libero arbitrio è quanto ci distingue, quanto delinea la libertà delle nostre scelte.
Ciò per dire che la prescrizione medica non è una imposizione.
Debbo, però, dire con non sono affatto in accordo con un atteggiamento come quello prospettato: visita neurologica di persona, acquisito il parere e ricevuta una prescrizione la "disattendo" a fronte di dubbi (dopo la lettura della scheda tecnica).
Se il collega che la ha visitata a ritenuto prescriverle il Topiramato per la profilassi dell'emicrania avrà certamente valutato per il meglio.
L'uso del farmaco non esclude l'uso concomitante nè di procinetici nè quello di gastro protettori.
Verosimilmente la associazione tra le due tipologie di farmaci, con siti e modalità di azione completamente differenti tra loro, nell'ipotesi diagnostica di "emicrania gastrica" può essere indicata.
Se ha dubbi su ciò che le è stato prescritto ne parli con il suo neurologo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 11/07/2014.
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