Ansia o cosa?

Salve, sono un ragazzo di 18 anni. Da qualche giorno:
- ho fascicolazioni soprattutto sul braccio sinistro ma non solo, sono abbastanza diffuse sul corpo.
- da ieri ho dolore sullo stesso braccio e sulla gamba sinistra (ma anche sulla gamba destra).
- sudo frequentemente ed ho qualche formicolio e prurito sul corpo.
- sento quasi come se le gambe cedessero mentre cammino ma ciò non avviene continuamente. Ieri ho però fatto jogging e non è successo niente di particolare.
Potrebbero essere spia di qualcosa di importante oppure è semplicemente ipocondria (alimentata dalle mie ossessive ricerche sul Web) e potrei stare meglio assumendo un po' di magnesio come mi è stato consigliato da alcuni?
Aggiungo che vengo da quattro mesi infernali, tra lo stress dovuto agli esami di maturità che ho concluso proprio ieri e la mia continua e ricorrente paura di avere qualcosa di grave che mi ha portato ad effettuare numerose visite specialistiche. Oltre ad aver effettuato una visita otorinolaringoiatrica (in cui mi è stato diagnosticato il reflusso gastroesofageo), le analisi del sangue e delle urine (in cui mi è stata diagnosticata la ferritina un po' bassa), un ecodoppler agli arti superiori negativo (perché preoccupato dal colore violaceo delle dita), una visita oculistica negativa (e dopo questa è sopraggiunta una sensazione di vista sfocata sull'occhio destro e una percezione di differenza di colori tra un occhio e l'altro ma successivamente sono stato rassicurato dallo stesso oculista poiché il mio occhio destro è miope e l'altro è ipermetrope ed è normale il fatto che, in questo caso, i due occhi vedano in modo diverso) mi sono sottoposto ad una visita neurologica verso metà maggio. Il neurologo, dopo aver ascoltato attentamente i sintomi che avevo allora (non distantissimi da quelli che ho adesso), mi ha visitato in maniera molto scrupolosa e certosina e mi ha rassicurato dicendomi che "l'esame neurologico non ha evidenziato danni a focolaio in atto" (citando il referto). Mi ha detto che stavo vivendo da tempo una forte situazione ansiosa e stressante che portava a sentire sul mio corpo quei sintomi. Nel referto è inoltre scritto che soffro di "disturbi d'ansia dello spettro fobico-ipocondriaco". In definitiva, mi ha consigliato di assumere Dropaxin (ma non ho ancora iniziato a prenderlo) e di effettuare psicoterapia cognitivo-comportamentale che ho cominciato da poco a fare. In questi due mesi si sono susseguiti una marea di sintomi differenti che mi impensieriscono (tra cui talvolta la difficoltà nel parlare, infatti ho notato che parlo molto velocemente e ogni tanto mi "mangio" le parole e una debolezza nelle ultime due dita della mano destra, che ho letto su Medicitalia.it potrebbe essere causata dalla compressione del nervo ulnare ma sono comunque preoccupato). L'esito di quella visita neurologica fatta a metà maggio è sufficiente ad escludere malattie che mi terrorizzano?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Ragazzo,

concordo con quanto detto dal neurologo, infatti la sintomatologia descritta è compatibile con la diagnosi di disturbo d'ansia fatta dallo specialista dopo avere effettuato la visita neurologica con esito negativo.
Mi fa piacere che stia già affrontando il problema, non abbia timore a seguire anche la terapia farmacologica.
Un consiglio...lasci stare il web per la ricerca dei vari sintomi, rischia di prolungare questo stato ipocondriaco.
Complimenti per il recente esame di maturità! Adesso si rilassi e si goda le meritate vacanze.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio tantissimo Dr. Ferraloro per la sua competenza e squisitezza. Non le nascondo che, in virtù del mio stato ipocondriaco, cominciavo già a prepararmi al peggio (in questi giorni, oltre all'ansia derivata dalla maturità, ho pensato più volte alla malattia più grave che esista, a mio parere: la SLA) e ad allenarmi psicologicamente per una nuova visita neurologica a distanza di un solo mese e mezzo dall'ultima. Le sue parole mi hanno rassicurato oltremodo e tenterò di riprendere in mano le redini della mia giovane vita. Grazie ancora e anche per i complimenti!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Una SLA a 18 anni??? Stia sereno!

Buon fine settimana
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Utente
Utente
Grazie ancora Dottore per l'ulteriore rassicurazione. Vorrei soltanto porle un'ultima domanda, più che altro si tratta di una curiosità. La Sclerosi Laterale Amiotrofica è già di per sè una malattia rara, contrarre una forma giovanile sarebbe quindi qualcosa di molto vicino all'unicità (in termini casistici). Lei può confermare il fatto che gli unici casi di SLA giovanile al mondo risultano essere di tipo familiare così come mi è stato riferito da qualcuno? In attesa di una sua paziente risposta, la ringrazio anticipatamente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Alla Sua giovanissima età riterrei di sì.
Non si ponga altre domande relative a questo problema.

Buona domenica
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