La c6 però spostata sulla destra
Salve, scusate il disturbo. Da circa due anni ho una cervicalgia con irradiazione alla spalla e al braccio dx, ho fatto un emg e il risultato è sostanzialmente questo: EMG mm deltoide e bicipite bracciale: non attività spontanea a riposo; da attivazione massimale, il reclutamento appare tipo sub interferenziale. EMG mm tricipide brachiale e Estensore radiale del corpo: a riposo si registrano scariche ripetitive; da ripetizione volontaria di unità motoria di ampiezza discretamente elevata (4-6 mV) Conclusione Aspetti di ristrutturazione neurogena prevalentemente cronicizzati nei territori muscolari prevalentemente dipendenti dalla radice c7 à destra. Ora il neurochirurgo ha trovato un ernia molto piccola tra la c5 e la c6 però spostata sulla destra e questo causa molto dolore alla mia spalla fino alla mano e dice che se a settembre mi farà ancora male il braccio mi opererà. mentre il Fisiatra non è d'accordo e dice che anche operando il dolore resterà in quanto per lui il dolore viene provato dalla mia cervicale che è sostanzialmente dritta ora anche con l'arrivo di questi risultati quale sarebbe il percorso giusto da intraprendere? Vi ringrazio dell'attenzione distinti saluti
[#1]
Buona sera,
In realtà l'ernia responsabile del quadro descritto all'elettromiografia dovrebbe essere C6-C7. Se non ci sono protrusioni anche più in basso, forse andrebbero considerate anche altre cause del disturbo. Ad ogni modo, tutto ciò è possibile soltanto con una visita neurologica ed eventualmente una nuova elettromiografia.
Anche qualora la causa dei sintomi sia un'ernia cervicale, l'opportunità dell'intervento dipende da molteplici fattori: intensità del dolore e risposta alla terapia conservativa, condizioni generali del paziente, presenza di deficit motori, denervazione in atto (non presente nel suo caso), ecc. Sebbene oggi gli interventi sulla colonna siano piuttosto sicuri, io riserverei la chirurgia solo ai casi veramente necessari. Da quanto esposto nella sua domanda non so dire se questo lo sia.
In realtà l'ernia responsabile del quadro descritto all'elettromiografia dovrebbe essere C6-C7. Se non ci sono protrusioni anche più in basso, forse andrebbero considerate anche altre cause del disturbo. Ad ogni modo, tutto ciò è possibile soltanto con una visita neurologica ed eventualmente una nuova elettromiografia.
Anche qualora la causa dei sintomi sia un'ernia cervicale, l'opportunità dell'intervento dipende da molteplici fattori: intensità del dolore e risposta alla terapia conservativa, condizioni generali del paziente, presenza di deficit motori, denervazione in atto (non presente nel suo caso), ecc. Sebbene oggi gli interventi sulla colonna siano piuttosto sicuri, io riserverei la chirurgia solo ai casi veramente necessari. Da quanto esposto nella sua domanda non so dire se questo lo sia.
Dr. Stefano Vollaro
[#2]
Chiedo scusa se intervengo, ma è d'obbligo fare delle precisazioni.
Non entro nel merito, in questo caso, della indicazione o meno all'intervento, non avendo la possibilità di visionare la RM né di visitare il paziente, elementi indispensabili per la diagnosi e la terapia.
Una rettilineizzazione della colonna cervicale è un segno di risposta a una noxa dolorosa che costringe la persona affetta, a una difesa muscolare definita antalgica, per cui una discopatia o un disco più o meno protruso, ne può essere la causa. Se una causa provoca un sintoma, la terapia, quando possibile, deve agire sulla causa.
La chirurgia è una terapia esattamente come la terapia medica, ovvero ci sono patologie che si curano con la chirurgia e altre che si curano con provvedimenti medico-conservativi.
Non si effettuano interventi se non strettamente necessari come non si somministrano farmaci se non strettamente necessari.
Poi ci potranno essere anche abusi e forzature nell'indicare una terapia (medica o chirurgica), ma qui entreremmo in un altro campo, ovvero quello legale che esula da questo consulto.
Grazie per l'attenzione.
Non entro nel merito, in questo caso, della indicazione o meno all'intervento, non avendo la possibilità di visionare la RM né di visitare il paziente, elementi indispensabili per la diagnosi e la terapia.
Una rettilineizzazione della colonna cervicale è un segno di risposta a una noxa dolorosa che costringe la persona affetta, a una difesa muscolare definita antalgica, per cui una discopatia o un disco più o meno protruso, ne può essere la causa. Se una causa provoca un sintoma, la terapia, quando possibile, deve agire sulla causa.
La chirurgia è una terapia esattamente come la terapia medica, ovvero ci sono patologie che si curano con la chirurgia e altre che si curano con provvedimenti medico-conservativi.
Non si effettuano interventi se non strettamente necessari come non si somministrano farmaci se non strettamente necessari.
Poi ci potranno essere anche abusi e forzature nell'indicare una terapia (medica o chirurgica), ma qui entreremmo in un altro campo, ovvero quello legale che esula da questo consulto.
Grazie per l'attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 03/07/2014.
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