Cervello e radiazioni da cellulare

Gentili dottori buongiorno,
Vi scrivo perché mi piacerebbe leggere un vostro riscontro a proposito della mia situazione.
Dopo anni di dannoso abuso del telefono cellulare durante il periodo adolescenziale (mandavo moltissimi di sms ogni giorno, e, cosa peggiore, chiamavo moltissimo senza utilizzare le auricolari), vorrei iniziare un percorso depurativo per il mio organismo: spero non sia troppo tardi per questo...? Secondo un vostro sincero parere, è possibile che a causa di questo mio abuso, durato all''incirca cinque/sei anni, mi sia insorto un tumore cerebrale? Oppure che le possibilità che insorga in futuro siano maggiorate rispetto alle altre persone? È possibile tenere sotto controllo la situazione in qualche modo?
Sono estremamente preoccupata... Vi ringrazio moltissimo per l''attenzione...
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buongiorno,
Il suo quesito non è banale. Ci sono diversi studi su animali che hanno valutato l'effetto del cellulare sull'insorgenza dei tumori. Che io sappia, sebbene siano state messe in evidenza delle modifiche metaboliche nei neuroni e segnalati diversi casi di neurinomi o gliomi in soggetti "absuatori" di cellulare, non è stato comunque dimostrato in maniera certa un aumentato rischio di neoplasie.
Il gruppo universitario da cui provengo ha eseguito diversi studi sull'effetto del cellulare sull'eccitabilità corticale, con possibili implicazioni soprattutto nei soggetti che soffrono di epilessia. Infatti è ben noto che l'applicazione di campi magnetici induce modifiche di diverso tipo sull'eccitabilità corticale.
In definitiva, risposte certe ad oggi ancora non ce ne sono, ma nel dubbio è prudente ridurre al minimo necessario l'utilizzo del cellulare (questo anche per motivi psicologici e sociali!), in particolare evitando di passare troppo tempo con il cellulare vicino alla testa: se proprio non se ne può fare a meno, meglio usare l'auricolare.
Sarebbe interessante avere il parere anche di altri colleghi in merito.

Dr. Stefano Vollaro

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Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
Gentile dottore,
La ringrazio davvero moltissimo per la risposta e la cordialità.
Purtroppo al giorno d'oggi il cellulare è diventato un oggetto da cui è difficile separarsi... Io in ogni caso cercherò di ridurne al minimo l'utilizzo: in questo modo secondo lei è possibile che l'effetto delle radiazioni venga nel tempo compensato dai processi fisiologici riparativi dell'organismo?
Inoltre esiste una maniera per tenere monitorata la situazione (escludendo la tac o la risonanza magnetica periodica)?
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Il fatto che non si è ancora ben capito se e quali effetti nel lungo termine ci siano sul cervello. Teoricamente gli eventuali effetti sulla modulazione dell'eccitabilità corticale dovrebbero disperdersi nel tempo alla sospensione dell'utilizzo prolungato e ravvicinato, ma nessuno può dire con certezza se l'utilizzo continuativo del cellulare per parecchi non anni non possa causare qualche modifica irreversibile. Certamente se il cellulare avesse qualche grave ed evidente conseguenza, questa sarebbe ormai venuta fuori dato il massiccio uso che tutti ne fanno al giorno d'oggi. Penso quindi che possa stare abbastanza tranquillo, ma meglio d'ora in poi moderarne l'utilizzo, soprattutto ravvicinato.
TAC e risonanza magnetica non sarebbero dei metodi di screening adeguati per valutare le eventuali modifiche indotte dal cellulare sul cervello.