Lesione n. toracico lungo

Salve, sono un ragazzo ventenne molto sportivo, ho praticato tennis, pallavolo corsa boxe e altro; dal mese di ottobre mi sono accorto di uno strano movimento a carico della scapola dx,ma solo a fine giugno (dopo una serie di dolori che si manifestavano dopo l'attività sportiva) sono andato da un ortopedico che ha subito identificato il problema in una scapola alata causata da una lesione del n. toracico lungo, il tutto è stato confermato dall'esame elettromiografico che ha rilevato una conduzione di 1 mV per il dentato dx a differrenza del sx di 5,2 mV; l'ortopedico mi ha detto che probabilmente il nervo non si riprenderà più e che non ci sono altre soluzioni se non lo sperare che la rigenerazione spontanea faccia il suo corso; per adesso mi ha somministrato del cortisone e una serie di integratori per aiutare il nervo nella ripresa spontanea; volevo sapere se è vero che non ci sono altri trattamenti, nemmeno chirurgicamente e se è il caso di andare a consultare un neurologo/neurochirurgo; grazie

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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Sarebbe necessario conoscere la causa della lesione: traumatica, micro-traumatica ripetuta o da infezione virale (forse la più probabile e frequente).
Sarebbe necessario conoscere il sito di lesione: circoscritto (ed in questo caso superficiale o profonda) oppure diffusa.
Uno studio RM con "sequenze dedicate ai nervi periferici" forse, "forse" (!), potrebbe fornire informazioni.
Tutto ciò per consultare un neurochirurgo circa la possibilità di trapiantare un breve tratto del nervo lesionato usando un nervo sensitivo prelevato da un arto inferiore.
Consiglio: sottopoga la quesion ad un collega neurochirurgo.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buongiorno,
Purtroppo dalle informazioni fornite non è facile valutare il suo caso. In particolare bisognerebbe prendere visione dell'esame elettromiografico, verificando che sia stata studiata anche la muscolatura di pertinenza di altri nervi del plesso brachiale. L'esame elettromiografico adeguatamente eseguito sarebbe anche in grado di fornire maggiori informazioni circa il tipo di danno e stimarne grossolanamente l'entità.
In termini molto generali, in questi casi può essere utile, oltre ad un esame elettromiografico approfondito, una risonanza magnetica per studiare il plesso brachiale e in particolare il decorso del nervo toracico lungo. Quest'esame però deve essere eseguito con un buon macchinario (no risonanza magnetiche aperte), meglio se con mezzo di contrasto, ponendo il quesito specifico al neuroradiologo.
In base alla causa e all'entità del danno (ammesso che la diagnosi sia quella di lesione isolata del nervo toracico lungo su base traumatica), potrebbero essere indicati interventi con fisioterapia e/o neurochirurgia.

Dr. Stefano Vollaro