Stanchezza, sonnolenza, apatia, anedonia, problema psichiatrico o neurologico?
Salve, da diversi anni ho una serie di sintomi come quelli che ho elencato nel titolo, ovvero una forte sonnolenza al mattino e non solo, che mi impediscono di essere attivo, che in genere di diminuisce solo il pomeriggio per poi tornare già nelle prime ore della sera. La stanchezza mi viene facilmente dopo sforzi fisici normali, normali nel senso che non sono sforzi tali da giustificare una stanchezza del genere, e dopo anche sforzi mentali, ovvero non riesco a mantenere a lungo l'attenzione senza stancarmi, e si manifesta con una sorta di intontimento mentale, mancanza di lucidità. Se vado a fare una passeggiata mentre sono già stanco o assonnato (e lo sono spesso) poi è facile che mi vengano dei capogiri soggettivi. L'apatia e l'anedonia sono una sorta di incapacità di trarre piacere e stimolo dalle cose. Negli ultimi anni credendo di essere depresso sono andato da un paio di psichiatri che mi hanno prescritto degli SSRI, ne ho presi 3 diversi per diversi mesi ciascuno, che però hanno solo lievemente migliorato l'umore sottostante, ma non risolto questi problemi, anzi la sonnolenza aumentava, e l'apatia non migliorava affatto. Ovvero che ero più sereno ma senza migliorare oggettivamente la mia situazione, ovvero continuavo a non avere un sonno riposante, a stancarmi facilmente, a non far nulla che mi desse piacere, così stufo della situazione e non credendo più alle cure degli psichiatri, mi sono procurato senza prescrizione del modafinil (provigil, modalert) e l'effetto è stato sorprendente, nel senso che l'80% dei miei sintomi sparivano, avevo una freschezza fisica e mentale che avevo solo da ragazzino, riuscivo a leggere senza stancarmi, anzi la lettura era diventata tutto d'un tratto qualcosa di piacevole, finalmente sono riuscito a finire un libro in meno di una settimana. Anche dal punto di vista del piacere sessuale, mi sentivo rinato. Qualche effetto collaterale come nervosismo o cefalea a volte, ma devo dire che sono migliorati col tempo. Ma considerando quali erano i miei sintomi, questi effetti collaterali non sono nulla al riguardo. Finalmente non avevo più un cervello pigro, stanco, assonnato, ma avevo la sensazione di avere tutte le mie facoltà mentali a disposizione, e questa fiducia è importante pure per il benessere psicologico, che secondo me non è causa, ma conseguenza. Ne ho assunto 100 mg al giorno per quasi un anno. Ora però da qualche mese ho finito il modafinil e non sono più riuscito a procurarmene e sono ripiombato nella situazione di sonnolenza, apatia, stanchezza, precedente... in questo grigiore senza senso. Così non "funziono", non mi sento nè sono "produttivo", non posso programmare un futuro perchè non so come mi sveglierò domani, con quale energia, o se non sarò stanco, nè traggo piacere e stimolo da nulla. E così sto pensando di rivolgermi a un neurologo, ma non mi sento narcolettico, nè depresso (come mi ero autoetichettato), ma di certo ho questa serie di sintomi delibitanti tra cui una forte sonnolenza.
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Approfondendo la sintomatologia appare suggestiva di una variante clinica paucisintomatica di una Narcolessia-Cataplessia.
La risposta positiva ai farmaci come il Modafinil conferma la ipotesi diagnostica. Una evidenza strumentale può essere acquisita da un esame eurofisiopatologico con il MSLT-EEG ovverosia multy-sleep-latency-test Eeg. La positività a questo esame consente di formulare una diagnosi di certezza della patologia sopra ipotizzata.
Cordialmente.
La risposta positiva ai farmaci come il Modafinil conferma la ipotesi diagnostica. Una evidenza strumentale può essere acquisita da un esame eurofisiopatologico con il MSLT-EEG ovverosia multy-sleep-latency-test Eeg. La positività a questo esame consente di formulare una diagnosi di certezza della patologia sopra ipotizzata.
Cordialmente.
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Utente
Grazie della risposta, non sapevo di questa variante con sintomi meno intensi, perchè da quel che ho letto su wikipedia credevo che se non ci sono dei colpi di sonno irresistibili allora si potesse parlare solo di ipersonnia idiopatica. Io sento spesso il bisogno di dormire, sia di mattina sia dopo sforzi mentali o fisici, ma riesco a resistere al sonno pur restando in uno stato di sonnolenza e stanchezza fisica. La sonnolenza quando è forte mi fa venire meno anche un pò la coordinazione fisica, non che non riesco a camminare, ma che ho la sensazione di non controllare bene i muscoli, il corpo, una sensazione di ondeggiamento, disorientamento, leggero capogiro, e stanchezza fisica, e questa non è solo una sensazione soggettiva ovvero che cammino davvero un pò scoordinato in quelle situazioni. Ho cercato informazioni sul test MSLT e mi è venuto un dubbio, il dubbio cioè che ponendosi il pensiero, il dovere, di dover dormire, questo non sia un ostacolo al prendere sonno.
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Gli esami indicati nel suo caso sono quelli già illustrati al precedene contatto.
Non so cosa abbia trovato sul MSLT-EEG ma il mesimorappresent l'esme neurofisiotologico di scelta.
II dubbio non è giusifiato:poichè se della variante ipotizzata si trattasse sarebbe un problema biochimico/bioelettrico cerebrale e la componente "psicogena" non avrebbe nulla a che fare.
Non so cosa abbia trovato sul MSLT-EEG ma il mesimorappresent l'esme neurofisiotologico di scelta.
II dubbio non è giusifiato:poichè se della variante ipotizzata si trattasse sarebbe un problema biochimico/bioelettrico cerebrale e la componente "psicogena" non avrebbe nulla a che fare.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10.3k visite dal 10/06/2014.
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