Ischemia cerebrale
Buongiorno a tutti i medici,
2 giorni fa mio padre ha avuto dei sintomi strani che riguardavano la paralisi parziale e totale degli arti sinistri, abbiamo chiamato il pronto soccorso e dopo ore di accertamenti l'hanno rilasciato andare dicendoci che non era nulla di grave, ma era solo un indebolimento dei muscoli dato che il giorno prima aveva dormito sul pavimento perchè era stressato da varie situazioni familiari. La mattina seguente, cioè ieri mattina, ha continuato ad avere un indebolimento dei muscoli, con mancanza di coordinazione e, verso mezzogiorno, ha nuovamente una paralisi agli arti sinistri; abbiamo richiamato il 118 ed gli è stata effettuata una risonanza magnetica da cui è risultata un'ischemia cerebrale. Ci hanno proposto di somministrargli un farmaco denominato rt-pa che avrebbe dovuto dare effetti già positivi durante la somministrazione, ma non è stato cosi. Attualmente mio padre si trova in ospedale, in una "stroke unit" del reparto neurologia dove viene monitorato costantemente.
Ciò che volevo sapere è, perchè pur avendo e manifestando i sintomi di un'ischemia, non hanno fatto controlli più approfonditi e lo hanno rilasciato dicendoci che non era nulla di grave, invece di curarlo somministrandogli quel farmaco come hanno fatto ieri? Secondo me, se la trombolisi fosse stata fatta prima, mio padre avrebbe avuto più possibilità di guarire.
2 giorni fa mio padre ha avuto dei sintomi strani che riguardavano la paralisi parziale e totale degli arti sinistri, abbiamo chiamato il pronto soccorso e dopo ore di accertamenti l'hanno rilasciato andare dicendoci che non era nulla di grave, ma era solo un indebolimento dei muscoli dato che il giorno prima aveva dormito sul pavimento perchè era stressato da varie situazioni familiari. La mattina seguente, cioè ieri mattina, ha continuato ad avere un indebolimento dei muscoli, con mancanza di coordinazione e, verso mezzogiorno, ha nuovamente una paralisi agli arti sinistri; abbiamo richiamato il 118 ed gli è stata effettuata una risonanza magnetica da cui è risultata un'ischemia cerebrale. Ci hanno proposto di somministrargli un farmaco denominato rt-pa che avrebbe dovuto dare effetti già positivi durante la somministrazione, ma non è stato cosi. Attualmente mio padre si trova in ospedale, in una "stroke unit" del reparto neurologia dove viene monitorato costantemente.
Ciò che volevo sapere è, perchè pur avendo e manifestando i sintomi di un'ischemia, non hanno fatto controlli più approfonditi e lo hanno rilasciato dicendoci che non era nulla di grave, invece di curarlo somministrandogli quel farmaco come hanno fatto ieri? Secondo me, se la trombolisi fosse stata fatta prima, mio padre avrebbe avuto più possibilità di guarire.
[#1]
Gentile Utente,
il primo giorno è stata fatta una TC di P.S.?
Oltre la paralisi all'emilato sinistro Suo padre era lucido? Il deficit di forza è rientrato tra il primo ed il secondo episodio, in caso affermativo dopo quanto tempo?
Cordiali saluti
il primo giorno è stata fatta una TC di P.S.?
Oltre la paralisi all'emilato sinistro Suo padre era lucido? Il deficit di forza è rientrato tra il primo ed il secondo episodio, in caso affermativo dopo quanto tempo?
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile dottore,
innanzitutto La ringrazio per aver risposto.
Il primo giorno in cui mio padre è stato portato al pronto soccorso, gli è stata fatta una semplice TAC dalla quale non è risultato nulla, pur avendo i sintomi di un'ischemia.
Durante la paralisi, mio padre è stato in ogni momento cosciente, ha avuto solo un innalzamento significativo della pressione che normalmente è già alta perché soffre di un'ipertensione mal curata. Non so cosa intenda per deficit di forza in quanto non conosco molti termini tecnici e specifici, ma se intende l'insufficienza della forza, non ha avuto un recupero totale al momento del "rilascio" dal pronto soccorso, infatti già da quando stavamo rincasando, mio padre, accusava ancora un indebolimento dell'emilato sinistro (anche se in forma minore rispetto a circa 4 o 5 ore prima) che è durato fino a tarda mattina del giorno seguente quando si è ripresentata la paralisi.
Il primo caso di paralisi, secondo me, sarà stata un'ischemia transitoria TIA, il problema è che i dottori avrebbero dovuto intuirlo o almeno pensare a questa possibilità invece di rilasciarlo dicendoci che era solo qualche muscolo schiacciato per aver dormito per terra. So anche che se fosse come credo io, cioè, che il primo giorno abbia avuto un'ischemia transitoria, i dottori non potevano verificarlo, ma dato che accusava ancora gli stessi sintomi dell'ictus, anche se in forma minore, avrebbero potuto allarmarsi e ricoverarlo invece di mandarlo a casa con il rischio che il giorno dopo avesse potuto mettere a repentaglio la sua vita.
Cordiali saluti
innanzitutto La ringrazio per aver risposto.
Il primo giorno in cui mio padre è stato portato al pronto soccorso, gli è stata fatta una semplice TAC dalla quale non è risultato nulla, pur avendo i sintomi di un'ischemia.
Durante la paralisi, mio padre è stato in ogni momento cosciente, ha avuto solo un innalzamento significativo della pressione che normalmente è già alta perché soffre di un'ipertensione mal curata. Non so cosa intenda per deficit di forza in quanto non conosco molti termini tecnici e specifici, ma se intende l'insufficienza della forza, non ha avuto un recupero totale al momento del "rilascio" dal pronto soccorso, infatti già da quando stavamo rincasando, mio padre, accusava ancora un indebolimento dell'emilato sinistro (anche se in forma minore rispetto a circa 4 o 5 ore prima) che è durato fino a tarda mattina del giorno seguente quando si è ripresentata la paralisi.
Il primo caso di paralisi, secondo me, sarà stata un'ischemia transitoria TIA, il problema è che i dottori avrebbero dovuto intuirlo o almeno pensare a questa possibilità invece di rilasciarlo dicendoci che era solo qualche muscolo schiacciato per aver dormito per terra. So anche che se fosse come credo io, cioè, che il primo giorno abbia avuto un'ischemia transitoria, i dottori non potevano verificarlo, ma dato che accusava ancora gli stessi sintomi dell'ictus, anche se in forma minore, avrebbero potuto allarmarsi e ricoverarlo invece di mandarlo a casa con il rischio che il giorno dopo avesse potuto mettere a repentaglio la sua vita.
Cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
se la sintomatologia agli arti non è mai regredita completamente è difficile che possa parlarsi di TIA, probabilmente era già un'ischemia stabilizzata.
E' normale che la TC possa risultare negativa nelle prime ore dall'evento acuto, infatti si richiede sempre un controllo TC dopo 48-72 ore. Il primo esame è fondamentale per escludere un'emorragia (che si evidenzia subito) ma non un'ischemia considerato che nella maggioranza dei casi occorre qualche giorno per essere riscontrata alla TC.
Cordialmente
se la sintomatologia agli arti non è mai regredita completamente è difficile che possa parlarsi di TIA, probabilmente era già un'ischemia stabilizzata.
E' normale che la TC possa risultare negativa nelle prime ore dall'evento acuto, infatti si richiede sempre un controllo TC dopo 48-72 ore. Il primo esame è fondamentale per escludere un'emorragia (che si evidenzia subito) ma non un'ischemia considerato che nella maggioranza dei casi occorre qualche giorno per essere riscontrata alla TC.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 23/05/2014.
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