Apnee ansia e antidepressivi naturali
Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 26 anni. E' dal settembre scorso che ho iniziato a soffrire di estenuanti risvegli notturni. Dopo varie indagini (tiroide, reflusso gastroesofageo, allergie) e terapie (cortisone orale, cortisone spray, inibitori della pompa protonica) ho effettuato a febbraio una decongestione dei turbinati nasali con radiofrequenze. La situazione dal punto di vista dei risvegli notturni è leggermente migliorata ma non è sparita e continuo a svegliarmi 1/3 volte a notte e il giorno non riesco a fare nulla come prima. Recentemente ho effettuato una polisonnografia a domicilio con poligrafo Nox T3 il cui esito è stato
AHI; 3,4 AHI supino: 16,9
ODI:3,5 ODI supino 16,9
Indice di limitazione flusso: 6,7% indice di limitazione flusso supino 8,1%
apnea più lunga: 31s ipopnea più lunga:45s
media polso:59bpm polso più alto:97bpm
8 apnee (ostruttive e miste) di cui 5 in posizione supina e 15 ipopnee di cui 10 in posizione supina.
i risultati dovrebbero essere rivisti leggermente al rialzo perché mi sono reso conto che hanno calcolato i 45 minuti in cui sono rimasto sveglio come tempo in cui dormivo.
La dottoressa che mi ha consegnato i risultati mi ha consigliato di tornare dal mio otorino dal momento che ho sofferto di ipertrofia dei turbinati e mi ha consigliato la tecnica della "pallina da tennis" dal momento che la maggior parte delle apnee/ipopnee le ho in posizione supina. Premetto che non sono un tipo in sovrappeso, faccio sport (sala pesi e corsa), non fumo e bevo alcol solo sporadicamente una sera il fine settimana.
Vorrei quindi porvi diverse domande:
1)Com'è possibile che la tecnica della pallina non funzioni? La maggior parte della apnee è risultata in posizione supina eppure da quando utilizzo la pallina da tennis mi sento ancora più stanco di prima. Possibile che io riesca a dormire supino con tutta la pallina? Quali altri rimedi posso adottare?
2)Tutti questi mesi di risvegli mi hanno provocato una grande ansia e ormai mi approccio al letto con ansia tutte le sere perché ho paura di dormire sempre male ed essere poi stanchissimo il giorno seguente; sono stato quindi da uno psichiatra che mi ha consigliato nervaxon, un antidepressivo naturale che dovrebbe aiutarmi con questi stati ansiosi. Sto facendo inoltre psicoterapia sempre per l'ansia. Cosa ne pensate di nervaxon? Non vorrei ricorrere ad antidepressivi tradizionali per placare quest'ansia da "letto".
3)Dal momento che sono normopeso e sportivo da cosa potrebbero derivare queste apnee e questi risvegli? Turbinati? Tonsille? Setto? (Ho una leggerissima deviazione. Soffro inoltre di malocclusione di terzo tipo ma mi pare di aver capito che il problema è con chi ha il mento retruso e non leggermente promimente come nel mio caso, giusto?
4)Siccome sono stanchissimo e ho bisogno di tornare a dormire come prima vorrei utilizzare la cpap finché non riuscirò a capire da cosa sono provocate le apnee, com'è la procedura per procurarsela?
Grazie Mille
Sono un ragazzo di 26 anni. E' dal settembre scorso che ho iniziato a soffrire di estenuanti risvegli notturni. Dopo varie indagini (tiroide, reflusso gastroesofageo, allergie) e terapie (cortisone orale, cortisone spray, inibitori della pompa protonica) ho effettuato a febbraio una decongestione dei turbinati nasali con radiofrequenze. La situazione dal punto di vista dei risvegli notturni è leggermente migliorata ma non è sparita e continuo a svegliarmi 1/3 volte a notte e il giorno non riesco a fare nulla come prima. Recentemente ho effettuato una polisonnografia a domicilio con poligrafo Nox T3 il cui esito è stato
AHI; 3,4 AHI supino: 16,9
ODI:3,5 ODI supino 16,9
Indice di limitazione flusso: 6,7% indice di limitazione flusso supino 8,1%
apnea più lunga: 31s ipopnea più lunga:45s
media polso:59bpm polso più alto:97bpm
8 apnee (ostruttive e miste) di cui 5 in posizione supina e 15 ipopnee di cui 10 in posizione supina.
i risultati dovrebbero essere rivisti leggermente al rialzo perché mi sono reso conto che hanno calcolato i 45 minuti in cui sono rimasto sveglio come tempo in cui dormivo.
La dottoressa che mi ha consegnato i risultati mi ha consigliato di tornare dal mio otorino dal momento che ho sofferto di ipertrofia dei turbinati e mi ha consigliato la tecnica della "pallina da tennis" dal momento che la maggior parte delle apnee/ipopnee le ho in posizione supina. Premetto che non sono un tipo in sovrappeso, faccio sport (sala pesi e corsa), non fumo e bevo alcol solo sporadicamente una sera il fine settimana.
Vorrei quindi porvi diverse domande:
1)Com'è possibile che la tecnica della pallina non funzioni? La maggior parte della apnee è risultata in posizione supina eppure da quando utilizzo la pallina da tennis mi sento ancora più stanco di prima. Possibile che io riesca a dormire supino con tutta la pallina? Quali altri rimedi posso adottare?
2)Tutti questi mesi di risvegli mi hanno provocato una grande ansia e ormai mi approccio al letto con ansia tutte le sere perché ho paura di dormire sempre male ed essere poi stanchissimo il giorno seguente; sono stato quindi da uno psichiatra che mi ha consigliato nervaxon, un antidepressivo naturale che dovrebbe aiutarmi con questi stati ansiosi. Sto facendo inoltre psicoterapia sempre per l'ansia. Cosa ne pensate di nervaxon? Non vorrei ricorrere ad antidepressivi tradizionali per placare quest'ansia da "letto".
3)Dal momento che sono normopeso e sportivo da cosa potrebbero derivare queste apnee e questi risvegli? Turbinati? Tonsille? Setto? (Ho una leggerissima deviazione. Soffro inoltre di malocclusione di terzo tipo ma mi pare di aver capito che il problema è con chi ha il mento retruso e non leggermente promimente come nel mio caso, giusto?
4)Siccome sono stanchissimo e ho bisogno di tornare a dormire come prima vorrei utilizzare la cpap finché non riuscirò a capire da cosa sono provocate le apnee, com'è la procedura per procurarsela?
Grazie Mille
[#1]
Preliminarmente chiariamo come lei non sia stato sottoposto ad esame polisonnografico (che comprende anche una registrazione elettroencefalografico) bensì ad una poligrafia nel sonno o ad un monitoraggio cardio-respiratorio.
Mancano pertanto i possibili dati circa la sua architettura del sonno.
Nel caso che la concerne l'esame è comunque valido poichè volto allo studio delle apnee notturne.
Da leggere: https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/1750-medicina-del-sonno-ed-esami-polisonnografici.html
Ciò detto sarebbe utile poter confrontare i dati dell'ultimo esame che si pongono nella fascia così detta "moderata" dei disturbi respiratori nel sonno con un precedente esame (che mi sembra di comprendere dovrebbe già aver eseguire) così da valutare le differenze.
Le cause? Essendo le pause respiratorie nel sonno di tipo ostruttivo e/o misto con ogni probabilità si tratta di un ostacolo al flusso aereo nelle prime vie respiratorie.
La procedura per la applicazione di una CPAP deve essere preceduta da una prescrizione specialistica: ORL, pneumologica, cardiologica o neurologica ma deve sussitere la "indicazione".
Solitamente la "indicazione" è un disturbo del respiro del sonno di grado severo ovvero AHI > 30 con desaturazioni importanti dell'ossiemoblobina (SaO2) durante il sonno e verosimile presenza di una importante roncopatia (russamento).
Ne parli con il suo ORL.
Verosimilmente potrebbe essere indicato un "secondo parere" da parte di un professionista che si occupi di Medicina del Sonno e la ripetizione dell'esame poligrafico notturno eseguito.
Cordialmente.
Mancano pertanto i possibili dati circa la sua architettura del sonno.
Nel caso che la concerne l'esame è comunque valido poichè volto allo studio delle apnee notturne.
Da leggere: https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/1750-medicina-del-sonno-ed-esami-polisonnografici.html
Ciò detto sarebbe utile poter confrontare i dati dell'ultimo esame che si pongono nella fascia così detta "moderata" dei disturbi respiratori nel sonno con un precedente esame (che mi sembra di comprendere dovrebbe già aver eseguire) così da valutare le differenze.
Le cause? Essendo le pause respiratorie nel sonno di tipo ostruttivo e/o misto con ogni probabilità si tratta di un ostacolo al flusso aereo nelle prime vie respiratorie.
La procedura per la applicazione di una CPAP deve essere preceduta da una prescrizione specialistica: ORL, pneumologica, cardiologica o neurologica ma deve sussitere la "indicazione".
Solitamente la "indicazione" è un disturbo del respiro del sonno di grado severo ovvero AHI > 30 con desaturazioni importanti dell'ossiemoblobina (SaO2) durante il sonno e verosimile presenza di una importante roncopatia (russamento).
Ne parli con il suo ORL.
Verosimilmente potrebbe essere indicato un "secondo parere" da parte di un professionista che si occupi di Medicina del Sonno e la ripetizione dell'esame poligrafico notturno eseguito.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 05/05/2014.
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