Nervo ulnare

Salve,
a fine febbraio d'improvviso è emersa una parestesia al mignolo e anulare sinistro con parziale coinvolgimento del palmo della mano. Al piegamento del gomito sentivo la scossa ripercuotersi sull'avambraccio e sulla mano. Dopo circa due settimane il medico di famiglia mi ha prescritto il tiobec 400, una compressa al giorno. La situazione è migliorata dopo circa una settimana, momento in cui ho effettuato una ecografia dalla quale è emerso un lieve ispessimento del nervo ulnare (0,6 mm rispetto ai 0,2 mm del destro). Non è stato possibile effettuare elettromiografia per i tempi biblici nelle liste d'attesa ospedaliere. Premetto che per lavoro staziono circa 8 ore al giorno davanti ad un pc, spesso anche 6 giorni a settimana. Ma il problema è emerso d'improvviso dopo una seduta di boxe (pratico il pugilato da anni) durante la quale sono andato in iperestensione due volte sentendo dolore al gomito in oggetto. Il medico, ovviamente, mi ha prescritto l'interruzione dell'attività ritenendola responsabile del problema (traumi ripetuti nel tempo) e sono quasi due mesi che non pratico più.

Ora, terminato il primo ciclo col tiobec la situazione è nettamente migliorata, tant'è che sento soltanto un residuo lieve formicolio alla punta del mignolo e all'angolo sinistro dell'anulare. Il piegamento del gomito non da più alcun fastidio. Dovrei fare un altro ciclo di tiobec di un mese e quel che vorrei chiedere è se secondo il vostro parere è necessario e se visto il netto miglioramento posso riprendere l'attività pugilistica cercando almeno inizialmente di prestare attenzione a certi movimenti.

Grazie per l'attenzione
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Il consiglio è di espletare una fase diagnostica completa che consenta di escludere che si tratti di una sindrome da intrappolamento del nervo ulnare, cosa attuabile già in larga parte mediante un esame elettromiografico. Il resto è sulla base del parere dello Specialista che la valuterà al termine del periodo prescritto di terapia. Cordialità

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Quindi, nonostante il netto miglioramento della sintomatologia (anzi, direi dopo la quasi scomparsa) l'eventuale intrappolamento non può essere escluso?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Esattamente. Può essere in fase di remissione clinica che solamente un'attenta visita specialistica potrebbe consentire di svelarne l'esistenza.