Problemi quando dormo

Salve a tutti,
non so se scrivo nella sezione giusta. Il problema non riguarda me ma mia madre. E' una storia parecchio lunga ma cercherò di sintetizzarla il più possibile. Secondo quanto raccontato da mia nonna, mia madre da piccola (intorno ai quattro anni, ora ne ha sessanta) giocando con un'amica cadde battendo la testa. Da lì sono iniziati una serie di fastidi. Mia nonna la portò in una clinica specializzata a Napoli dove le prescrissero a vita il Gardenale, quindi suppongo soffrisse di attacchi epilettici. Dico suppongo perché io non ricordo mai di aver assistito a qualcuno di questi. Però succede una cosa molto strana, la notte inizia ad urlare come se si sentisse soffocare, si alza sulle ginocchia e quasi come se non sapesse dove si trova si guarda intorno (sempre urlando di aiutarla). Dura pochissimi secondi questa cosa. Ora c'è da dire che comunque è una persona un po' particolare, è fissata con la pulizia, sta ore ed ore a lavarsi le mani e va a letto tardi. Per fare qualsiasi cosa ci impiega parecchio tempo tant'è che la notte rimane sveglia per fare le faccende domestiche fino alle 4-5 del mattino. Ovviamente non le si può dire nulla. Qualche anno fa comunque, precisamente nel 2009 ha avuto un principio d'infarto e dopo il ricovero le hanno consigliato una terapia da un neurologo. Innanzitutto le hanno eliminato il gardenale perché hanno detto che non serviva per lei, le hanno prescritto degli ansiolitici, il keppra e poi il tavor (quest'ultimo lo prende ancora). Per un breve periodo sembrava non avere più problemi di questo genere, ma da un paio di anni, anche se in misura molto ridotta continua a svegliarsi urlando. Il neurologo un paio di anni fa ha detto che lei stava bene e che quindi non c'era più bisogno di continuare la terapia, l'unica cosa che doveva fare era continuare a prendere il tavor da 1mg tre volte al giorno. Mi chiedo dunque se in quei momenti lei sogni di star male oppure stia male veramente? Lei dice che anche quando piega un po' il collo (anche durante il giorno) sente qualcosa che le chiude la gola e non le fa passare l'aria, e che quindi secondo lei le succede anche nel sonno e quindi si sveglia chiedendo aiuto. Ringrazio tutti anticipatamente e mi scuso se mi sono dilungato troppo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

ritengo che la cosa più razionale da fare è approfondire il problema mediante una polisonnografia con studio dell'architettura del sonno rivolgendosi ad un centro di medicina del sonno, anche per escludere un problema di apnee ed approfondire lo studio elettroencefalografico per i disturbi avuti in passato per cui assumeva gardenale e keppra, entrambi antiepilettici.
Anche una componente ansiosa potrebbe accentuare la sintomatologia ma è razionale prima studiare eventuali fattori organici.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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