Ischemia celebrale
Gentilissimo Dottore, ho una mamma di 87 anni. Qualche anno fa ho trovato mia madre che non riusciva più a controllare il movimento di un braccio ( agitandolo velocemente ), tutto ciò è durato per circa cinque minuti, poi tutto è tornato nella normalità. Dopo qualche giorno mi sono accorta che involontariamente agitava violentemente il piede sinistro, A tutt'oggi il piede continua a muoversi involontariamente. Mi sono rivolta al medico di casa e ad un geriatra ed hanno sospettato qualche piccola ischemia. Da qualche mese mia madre continua a perdere equilibrio e cadere per terra, mi sono rivolta di nuovo al medico di famiglia che mi ha prescritto dei controlli: elettrocardiognamma ( mai risultati è tutto a posto, il cuore funziona alla perfezione ), analisi al sangue ( anche li è tutto a posto, solo un pò di azotemia ) ed una Tac all'encefalo, che il referto trascrivo:
Coesistono segni di:
- involuzione parenchimale senile parafisologica,
in assenza di anomalie morfologiche delle strutture nervose encefaliche.
- leucopatia involutiva ipossico-ischemica diffusa, di lieve entità;
idrocefalo normoteso senile, con ampliamento del sistema ventricolare non consensuale all' ampliamento della sulcazione al vertice, che appare piuttosto inizialmente compressa.
Non alterazioni densitometriche, diffuse o focali, da patologia in acuzie.
Da premettere che mia madre ha un crollo vertebrale( il tronco tende a posizionarsi tutto da un lato). Prima di fare la Tac, ho consultato anche un neurologo. Mi ha detto che il movimento del piede sicuramente è dovuto ad una infiammazione del nervo sciatico, e che possibilmente le cadute sono dovute non tanto da qualche ischemia ma alla perdita di equilibrio causata dal crollo vertebrale.
Il neurologo è fuori sede, quando rientrerà farò visionare la Tac. Io non riesco ad interpretare il referto, per questo le chiedo gentilmente se può spiegarmi la situazione, e cosa mi consiglia fare.
Grata per la sua disponibilità, la ringrazio anticipatamente.
Coesistono segni di:
- involuzione parenchimale senile parafisologica,
in assenza di anomalie morfologiche delle strutture nervose encefaliche.
- leucopatia involutiva ipossico-ischemica diffusa, di lieve entità;
idrocefalo normoteso senile, con ampliamento del sistema ventricolare non consensuale all' ampliamento della sulcazione al vertice, che appare piuttosto inizialmente compressa.
Non alterazioni densitometriche, diffuse o focali, da patologia in acuzie.
Da premettere che mia madre ha un crollo vertebrale( il tronco tende a posizionarsi tutto da un lato). Prima di fare la Tac, ho consultato anche un neurologo. Mi ha detto che il movimento del piede sicuramente è dovuto ad una infiammazione del nervo sciatico, e che possibilmente le cadute sono dovute non tanto da qualche ischemia ma alla perdita di equilibrio causata dal crollo vertebrale.
Il neurologo è fuori sede, quando rientrerà farò visionare la Tac. Io non riesco ad interpretare il referto, per questo le chiedo gentilmente se può spiegarmi la situazione, e cosa mi consiglia fare.
Grata per la sua disponibilità, la ringrazio anticipatamente.
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Gentile Utente,
alla TC è stato riscontrato un duplice problema, vascolare (leucopatia involutiva ipossico-ischemica diffusa ma di lieve entità) e cellulare (involuzione parenchimale senile).
<< il movimento del piede sicuramente è dovuto ad una infiammazione del nervo sciatico>> mi consenta di dissentire da questa affermazione, questo sintomo non è un segno di interessamento del nervo sciatico.
Posso concordare invece sull'ipotesi del problema vertebrale come origine delle cadute.
Un mio consiglio? Senta un secondo parere neurologico.
Cordiali saluti
alla TC è stato riscontrato un duplice problema, vascolare (leucopatia involutiva ipossico-ischemica diffusa ma di lieve entità) e cellulare (involuzione parenchimale senile).
<< il movimento del piede sicuramente è dovuto ad una infiammazione del nervo sciatico>> mi consenta di dissentire da questa affermazione, questo sintomo non è un segno di interessamento del nervo sciatico.
Posso concordare invece sull'ipotesi del problema vertebrale come origine delle cadute.
Un mio consiglio? Senta un secondo parere neurologico.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 09/04/2014.
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