Il farmaco lyrica che ha alleviato molto il dolore
Salve, sono una ragazza di 30 anni.
Scrivo per uno strano mal di testa in un punto preciso, precisamente in alto spostato verso destra. Circa due anni fa ho effettuato una risonanza magnetica senza contranto per un forte bruciore situtato sulla tempia sinistra dall'esito negativo (solo note di sinusite mascellare destra). Mi fu prescritto il farmaco Lyrica che ha alleviato molto il dolore. Dopo due anni mi si è ripresentato questo dolore: ho una forte sensibilità in un punto della testa, avverto dolore se ad esempio con l'unghia se ci premo sopra oppure se compio dei particolari movimenti con il collo (come una fitta o scossa). L'esame neurologico è risultato negativo, mi chiedo se sia il caso di effettuare un'altra risonanza.
Scrivo per uno strano mal di testa in un punto preciso, precisamente in alto spostato verso destra. Circa due anni fa ho effettuato una risonanza magnetica senza contranto per un forte bruciore situtato sulla tempia sinistra dall'esito negativo (solo note di sinusite mascellare destra). Mi fu prescritto il farmaco Lyrica che ha alleviato molto il dolore. Dopo due anni mi si è ripresentato questo dolore: ho una forte sensibilità in un punto della testa, avverto dolore se ad esempio con l'unghia se ci premo sopra oppure se compio dei particolari movimenti con il collo (come una fitta o scossa). L'esame neurologico è risultato negativo, mi chiedo se sia il caso di effettuare un'altra risonanza.
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Ritengo possa soffrire di nevralgia del nervo grande occipitale di Arnold.
Esistono diverse opzioni sia diagnostiche:
1)una preliminare valutazione neurologica,
2)ed a conferma un blocco anestetico a scopo diagnostico del nervo medesimo;
così come terapeutiche:
1)farmaci "dedicati" al dolore neuropatico,
2)approccio non farmacologico (o misto) mediante blocchi antalgici a scopo terapeutico della emergenza del nervo medesimo;
da leggere: https://www.medicitalia.it/blog/neurologia/2731-terapia-del-dolore-cefalee-emicranie-nevralgie-cervico-cranio-facciali-e-dolore-neuropatico.html
da leggere:
Trattamento non farmacologico
Il blocco antalgico/anestetico (mediante steroide più anestetico locale) del nervo grando occipitale ed eventualmente del nervo sopraorbitario omolateralmente al dolore conduce ad una riduzione della frequenza e della intensità degli attacchi di cefalea a grappolo nei 3/4 dei pazienti. Il “razionale” di questa tipologia di procedura mini-invasiva può essere considerato il seguente: l’anestetico locale agisce prima così come più rapidamente ne svanisce l’effetto, lo steroide che diviene efficace successivamente perdura per maggior tempo la propria azione. La attività di entrambe le sostanze non va considerata nè esclusivamente sintomatica nè esclusivamente loco-regionale. La maggior importanza di questa tecnica è quella progressivamente profilattica: entrambi i farmaci conducono ad una diminuzione della frequenza e della intensità del dolore fino alla risoluzione del medesimo.
Il meccanismo di azione è quello di rallentare fino a bloccare le afferenze dei neuromodulatori e della altre sostanza veicolo di flogosi che seguono il flusso assonale lungo i nervi epicranici suddetti dalla periferisa al Sistema Nervoso Centrale fino al sistema trigemino-vascolare.
In pratica il breve decorso epicranico dei due nervi rappresenta le uniche due “porte di ingresso” esterne per raggiungere in maniera non cruente l’endocranio.
3)approccio mediante device bio-tech quale scrambler therapy;
da leggere: http://www.scramblertherapy.org/area-pratica-clinica.htm
Nella mia pratica clinica di neurologo esperto in terapia del dolore quel che meglio funziona, dopo una adeguata conferma diagnostica, è il trattamento "misto: farmaci dedicati al dolore neurolpatico + blocchi antalgici dei nervi epicranici" nel suo caso sembrerebbe il nervo grande occipitale di Arnold.
Cordialmente.
Esistono diverse opzioni sia diagnostiche:
1)una preliminare valutazione neurologica,
2)ed a conferma un blocco anestetico a scopo diagnostico del nervo medesimo;
così come terapeutiche:
1)farmaci "dedicati" al dolore neuropatico,
2)approccio non farmacologico (o misto) mediante blocchi antalgici a scopo terapeutico della emergenza del nervo medesimo;
da leggere: https://www.medicitalia.it/blog/neurologia/2731-terapia-del-dolore-cefalee-emicranie-nevralgie-cervico-cranio-facciali-e-dolore-neuropatico.html
da leggere:
Trattamento non farmacologico
Il blocco antalgico/anestetico (mediante steroide più anestetico locale) del nervo grando occipitale ed eventualmente del nervo sopraorbitario omolateralmente al dolore conduce ad una riduzione della frequenza e della intensità degli attacchi di cefalea a grappolo nei 3/4 dei pazienti. Il “razionale” di questa tipologia di procedura mini-invasiva può essere considerato il seguente: l’anestetico locale agisce prima così come più rapidamente ne svanisce l’effetto, lo steroide che diviene efficace successivamente perdura per maggior tempo la propria azione. La attività di entrambe le sostanze non va considerata nè esclusivamente sintomatica nè esclusivamente loco-regionale. La maggior importanza di questa tecnica è quella progressivamente profilattica: entrambi i farmaci conducono ad una diminuzione della frequenza e della intensità del dolore fino alla risoluzione del medesimo.
Il meccanismo di azione è quello di rallentare fino a bloccare le afferenze dei neuromodulatori e della altre sostanza veicolo di flogosi che seguono il flusso assonale lungo i nervi epicranici suddetti dalla periferisa al Sistema Nervoso Centrale fino al sistema trigemino-vascolare.
In pratica il breve decorso epicranico dei due nervi rappresenta le uniche due “porte di ingresso” esterne per raggiungere in maniera non cruente l’endocranio.
3)approccio mediante device bio-tech quale scrambler therapy;
da leggere: http://www.scramblertherapy.org/area-pratica-clinica.htm
Nella mia pratica clinica di neurologo esperto in terapia del dolore quel che meglio funziona, dopo una adeguata conferma diagnostica, è il trattamento "misto: farmaci dedicati al dolore neurolpatico + blocchi antalgici dei nervi epicranici" nel suo caso sembrerebbe il nervo grande occipitale di Arnold.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.1k visite dal 30/03/2014.
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