Giramenti di testa, perdita di equilibrio e vomito senza spiegazione
Salve egregi dottori, vi vorrei chiedere un consulto perché gli specialisti a cui mi sono rivolta non riescono a darmi una risposta.
Da 3 mesi soffro periodicamente di strani "attacchi" che ora vi descrivo meglio che posso. Iniziano con un senso di giramento di testa, a volte accompagnato da vomito, e nell'arco di pochi minuti peggiora notevolmente. Peggiora a tal punto che fatico a tenere la testa dritta, la sento molto pesante e mi è difficilissimo restare in piedi, a volte impossibile. Nella zona cervicale sento una forte rigidità, ma potrei essere io che irrigidisco la zona cercando di governare il movimento della testa. L'unica cosa che faccio in questi casi è prendere un antinfiammatorio e sdraiarmi, attendendo che passi. Spesso l'antinfiammatorio non ha effetto o ha un effetto molto lieve.
Non ho problemi di glicemia, pressione, o di carenza di ferro. Le analisi del sangue non hanno evidenziato nulla di anomalo e stesso vale per le radiografie. L'otorino ha escluso la labirintite. Mi sono rivolta ad un fisiatra, mi ha fatto delle iniezioni di antinfiammatorio e dei massaggi, secondo lui si tratta di una contrattura muscolare dovuta allo stress accumulato che ha causato una rotazione delle vertebre e che, a sua volta, causa un'inadeguata circolazione sanguigna che porta a momenti in cui il cervello non è adeguatamente ossigenato. Dopo la prima seduta mi ha prescritto un farmaco (dicloreum) dicendomi che per una settimana avrei potuto stare tranquilla, ma la sera stessa ho avuto un altro attacco. Mi sono quindi rivolta ad un neurologo, che non si trova d'accordo con la diagnosi del fisiatra, ma non sa darmi una risposta. Dopo una risonanza magnetica al cervello, risultata negativa, mi ha prescritto un farmaco per la cura sintomatica (levopraid), da prendere per 10 giorni. Dopo circa 9 giorni ho avuto un altro attacco e il neurologo ha ipotizzato una causa psicologica. Mi ha fatto prendere il farmaco per altri 10 giorni, che sono passati senza attacchi. Ora, dopo i 10 giorni di farmaco, ho avuto un altro attacco. Sono tornata dal fisiatra, il quale mi ha fatto compilare uno schemino in cui dovevo indicare la frequnza degli attacchi e le giornate in cui sono avvenuti. Ha notato una precisione quasi maniacale nella compilazione di questo schemino ed ha fatto un'ipotesi: ritiene che questi attacchi siano una sorta di attacchi di panico, dovuti ad una forma di depressione che ha definito "endogena", dovuta probabilmente all'accumulo di insoddisfazioni, stress e delusioni. Mi ha prescritto un antidepressivo (citalopram) consigliandomi di rivolgermi ad uno psicanalista.
Dati rilevanti per l'anamnesi: sono affetta da scoliosi. All'età di circa 9 mesi ho avuto la meningite. Sono una mamma di 38 anni e in questo periodo non mi sento particolarmente stressata. Ritengo di averne sofferto di più in passato. 10 fa ebbi un attacco simile, ma più forte e fu un evento isolato e mai ripetuto fino a 3 mesi fa.
Grazie in anticipo per la vostra attenzione.
Da 3 mesi soffro periodicamente di strani "attacchi" che ora vi descrivo meglio che posso. Iniziano con un senso di giramento di testa, a volte accompagnato da vomito, e nell'arco di pochi minuti peggiora notevolmente. Peggiora a tal punto che fatico a tenere la testa dritta, la sento molto pesante e mi è difficilissimo restare in piedi, a volte impossibile. Nella zona cervicale sento una forte rigidità, ma potrei essere io che irrigidisco la zona cercando di governare il movimento della testa. L'unica cosa che faccio in questi casi è prendere un antinfiammatorio e sdraiarmi, attendendo che passi. Spesso l'antinfiammatorio non ha effetto o ha un effetto molto lieve.
Non ho problemi di glicemia, pressione, o di carenza di ferro. Le analisi del sangue non hanno evidenziato nulla di anomalo e stesso vale per le radiografie. L'otorino ha escluso la labirintite. Mi sono rivolta ad un fisiatra, mi ha fatto delle iniezioni di antinfiammatorio e dei massaggi, secondo lui si tratta di una contrattura muscolare dovuta allo stress accumulato che ha causato una rotazione delle vertebre e che, a sua volta, causa un'inadeguata circolazione sanguigna che porta a momenti in cui il cervello non è adeguatamente ossigenato. Dopo la prima seduta mi ha prescritto un farmaco (dicloreum) dicendomi che per una settimana avrei potuto stare tranquilla, ma la sera stessa ho avuto un altro attacco. Mi sono quindi rivolta ad un neurologo, che non si trova d'accordo con la diagnosi del fisiatra, ma non sa darmi una risposta. Dopo una risonanza magnetica al cervello, risultata negativa, mi ha prescritto un farmaco per la cura sintomatica (levopraid), da prendere per 10 giorni. Dopo circa 9 giorni ho avuto un altro attacco e il neurologo ha ipotizzato una causa psicologica. Mi ha fatto prendere il farmaco per altri 10 giorni, che sono passati senza attacchi. Ora, dopo i 10 giorni di farmaco, ho avuto un altro attacco. Sono tornata dal fisiatra, il quale mi ha fatto compilare uno schemino in cui dovevo indicare la frequnza degli attacchi e le giornate in cui sono avvenuti. Ha notato una precisione quasi maniacale nella compilazione di questo schemino ed ha fatto un'ipotesi: ritiene che questi attacchi siano una sorta di attacchi di panico, dovuti ad una forma di depressione che ha definito "endogena", dovuta probabilmente all'accumulo di insoddisfazioni, stress e delusioni. Mi ha prescritto un antidepressivo (citalopram) consigliandomi di rivolgermi ad uno psicanalista.
Dati rilevanti per l'anamnesi: sono affetta da scoliosi. All'età di circa 9 mesi ho avuto la meningite. Sono una mamma di 38 anni e in questo periodo non mi sento particolarmente stressata. Ritengo di averne sofferto di più in passato. 10 fa ebbi un attacco simile, ma più forte e fu un evento isolato e mai ripetuto fino a 3 mesi fa.
Grazie in anticipo per la vostra attenzione.
[#1]
Gent.le
sinceramente sono sorpreso. E' stata visitata da diversi specialisti i quali, seppur vero che non siano giunti ad una ipotesi diagnostica e quindi ad una pianificazione del trattamento, ma hanno in più di una occasione avuto modo di visitarla di persona e da agolature differenti (multi-disciplinari).
Cosa può aspettarsi allora da un sempliece consulto a distanza?
Sensazioni? Bene:
-vertigine emicranica ovvero emicrania vertebro basilare - possibile;
-insufficienza di circolo transitoria in territorio vertebro basilare (indicato ecodopples vasi sopra aortici con manovra di dinamica di Roose) - possibile;
-genesi psicogena - possibile;
-ecc.
Credo che le possibilità di scelta siano due:
-o si fida di chi la sta seguendo (ammetterà che il suo sembrerebbe, almeno "visto da qui", un caso complesso ed articolato),
-o non si fida e chiede un ulteriore parere specialistico verosimilmente in senso neurologico.
Cordialmente.
sinceramente sono sorpreso. E' stata visitata da diversi specialisti i quali, seppur vero che non siano giunti ad una ipotesi diagnostica e quindi ad una pianificazione del trattamento, ma hanno in più di una occasione avuto modo di visitarla di persona e da agolature differenti (multi-disciplinari).
Cosa può aspettarsi allora da un sempliece consulto a distanza?
Sensazioni? Bene:
-vertigine emicranica ovvero emicrania vertebro basilare - possibile;
-insufficienza di circolo transitoria in territorio vertebro basilare (indicato ecodopples vasi sopra aortici con manovra di dinamica di Roose) - possibile;
-genesi psicogena - possibile;
-ecc.
Credo che le possibilità di scelta siano due:
-o si fida di chi la sta seguendo (ammetterà che il suo sembrerebbe, almeno "visto da qui", un caso complesso ed articolato),
-o non si fida e chiede un ulteriore parere specialistico verosimilmente in senso neurologico.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#3]
Sereno,
non mi ha fatto perder tempo.
E' il concetto che tenevo a ribadire: una valutazione clinica specialistica di persona arricchita esami strumentali è di gran lunga più esaustiva e performante che un semplice consulto a distanza.
In bocca al lupo.
non mi ha fatto perder tempo.
E' il concetto che tenevo a ribadire: una valutazione clinica specialistica di persona arricchita esami strumentali è di gran lunga più esaustiva e performante che un semplice consulto a distanza.
In bocca al lupo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 10/03/2014.
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