Giramenti di testa, stordimento
Buongiorno dottori,
Vi racconto brevemente la mia storia.
Nell'estate 2012, colpa un posto di lavoro malsano (dove ho subito quasi mobbing) ho cominciato ad avere attacchi di panico, che si sono risolti alcuni mesi dopo con il cambio di posto di lavoro. Mi è però rimasta una forte ansia riguardo alle malattie e alla morte, sto andando ancora oggi da uno psichiatra senza assumere psicofarmaci.
Lo scorso anno (febbraio 2013) ho cominciato ad avvertire giramenti di testa. Mi succedeva casualmente, con delle "scosse" alla testa che mi causavano un forte giramento di testa per alcuni secondi oppure con un giramento di testa più lieve che durava di più nel tempo (anche ore). Questo secondo tipo di giramenti di testa era quasi più uno stordimento, come quando si ha bevuto un po' troppo alcool. Avvertivo infatti giramenti di testa uniti a stanchezza/debolezza, vista pesante (fatico a mettere a fuoco quando cambio sguardo) e testa pesante. Talvolta anche nausea (in estate 2013 ho dovuto effettuare la gastroscopia per continua nausea, mi hanno trovato un battere - pylori - e ho preso antibiotici, ancora oggi però, ogni tanto, avverto dolori, nausea e difficoltà nella digestione). Il mio medico, senza troppi controlli, ha deciso di prescrivermi delle pastiglie di betaistina (una ogni mattino). Da quando prendo questi medicamenti i sintomi sono scomparsi. Ho già provato a sospendere il medicamento e i sintomi sono tornati, dunque ho ricominciato a prenderlo e adesso è quasi un anno che lo assumo.
Negli ultimi due mesi circa però, saltuariamente, questi sintomi sono ricomparsi, pur prendendo ancora le medicine. Devo dire che io ho ricominciato a fumare (avevo smesso nell'estate 2012), anche se fumo poco (4-5 sigarette al giorno) e nell'ultimo mese ho sospeso l'assunzione di tutti gli alimenti contenti grano/frumento perché mi è stata trovata un intolleranza alimentare, da pochi giorni ho ricominciato a mangiare tutto ma i sintomi li avverto ancora (come in questo momento).
Io lavoro in ufficio, quindi 8 ore al giorno davanti al computer, non so se possa influire. Inoltre faccio molta fatica ad addormentarmi (ci metto minimo un'ora, anche se sono abbastanza stanco) e questo mi porta a dormire poco (7 ore a notte, se non meno). Sto assumendo, dalla primavera 2013, una pastiglia di bisoprololo ogni mattina, per abbassare il battito cardiaco (che era sempre sopra i 100 anche a riposo) e per prevenire un po' l'ansia, visto che il battito alto mi creava palpitazioni e di conseguenza ansia).
Per finire: ogni tanto avverto ancora delle crisi d'ansia, con una leggera iperventilazione, ma non veri e propri attacchi di panico come ho avuto in passato.
Non ho mai svolto un controllo da un neurologo e volevo capire cosa ne pensava uno specialista di voi leggendo il mio quadro clinico. Il mio medico crede che sia un problema del sangue che fatica ad arrivare al cervello. Pressione e battiti sono nella norma.
Cordiali saluti
Vi racconto brevemente la mia storia.
Nell'estate 2012, colpa un posto di lavoro malsano (dove ho subito quasi mobbing) ho cominciato ad avere attacchi di panico, che si sono risolti alcuni mesi dopo con il cambio di posto di lavoro. Mi è però rimasta una forte ansia riguardo alle malattie e alla morte, sto andando ancora oggi da uno psichiatra senza assumere psicofarmaci.
Lo scorso anno (febbraio 2013) ho cominciato ad avvertire giramenti di testa. Mi succedeva casualmente, con delle "scosse" alla testa che mi causavano un forte giramento di testa per alcuni secondi oppure con un giramento di testa più lieve che durava di più nel tempo (anche ore). Questo secondo tipo di giramenti di testa era quasi più uno stordimento, come quando si ha bevuto un po' troppo alcool. Avvertivo infatti giramenti di testa uniti a stanchezza/debolezza, vista pesante (fatico a mettere a fuoco quando cambio sguardo) e testa pesante. Talvolta anche nausea (in estate 2013 ho dovuto effettuare la gastroscopia per continua nausea, mi hanno trovato un battere - pylori - e ho preso antibiotici, ancora oggi però, ogni tanto, avverto dolori, nausea e difficoltà nella digestione). Il mio medico, senza troppi controlli, ha deciso di prescrivermi delle pastiglie di betaistina (una ogni mattino). Da quando prendo questi medicamenti i sintomi sono scomparsi. Ho già provato a sospendere il medicamento e i sintomi sono tornati, dunque ho ricominciato a prenderlo e adesso è quasi un anno che lo assumo.
Negli ultimi due mesi circa però, saltuariamente, questi sintomi sono ricomparsi, pur prendendo ancora le medicine. Devo dire che io ho ricominciato a fumare (avevo smesso nell'estate 2012), anche se fumo poco (4-5 sigarette al giorno) e nell'ultimo mese ho sospeso l'assunzione di tutti gli alimenti contenti grano/frumento perché mi è stata trovata un intolleranza alimentare, da pochi giorni ho ricominciato a mangiare tutto ma i sintomi li avverto ancora (come in questo momento).
Io lavoro in ufficio, quindi 8 ore al giorno davanti al computer, non so se possa influire. Inoltre faccio molta fatica ad addormentarmi (ci metto minimo un'ora, anche se sono abbastanza stanco) e questo mi porta a dormire poco (7 ore a notte, se non meno). Sto assumendo, dalla primavera 2013, una pastiglia di bisoprololo ogni mattina, per abbassare il battito cardiaco (che era sempre sopra i 100 anche a riposo) e per prevenire un po' l'ansia, visto che il battito alto mi creava palpitazioni e di conseguenza ansia).
Per finire: ogni tanto avverto ancora delle crisi d'ansia, con una leggera iperventilazione, ma non veri e propri attacchi di panico come ho avuto in passato.
Non ho mai svolto un controllo da un neurologo e volevo capire cosa ne pensava uno specialista di voi leggendo il mio quadro clinico. Il mio medico crede che sia un problema del sangue che fatica ad arrivare al cervello. Pressione e battiti sono nella norma.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
un quadro clinico come quello che Lei ha descritto andrebbe anche valutato da un neurologo per escludere del tutto un'origine organica dei disturbi riferiti.
Anche la postura prolungata che è costretto ad assumere per motivi di lavoro potrebbe contribuire ad alimentare il problema potendo causare alterazioni del tratto cervicale (contrattura muscolare?).
Inoltre sarebbe anche da escludere una ridotta ossigenazione cerebrale, come ipotizza il Suo medico curante, pertanto, in funzione di queste considerazioni, una valutazione neurologica la riterrei opportuna.
Cordiali saluti
un quadro clinico come quello che Lei ha descritto andrebbe anche valutato da un neurologo per escludere del tutto un'origine organica dei disturbi riferiti.
Anche la postura prolungata che è costretto ad assumere per motivi di lavoro potrebbe contribuire ad alimentare il problema potendo causare alterazioni del tratto cervicale (contrattura muscolare?).
Inoltre sarebbe anche da escludere una ridotta ossigenazione cerebrale, come ipotizza il Suo medico curante, pertanto, in funzione di queste considerazioni, una valutazione neurologica la riterrei opportuna.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Egregio Dr Ferraloro,
La ringrazio per la sua pronta risposta.
So che è difficile senza analisi approfondite e soprattutto via web, ma dalla sua esperienza e vista la mia spiegazione, di cosa pensa che potrebbe trattarsi?
Quando dice "sarebbe da escludere una ridotta ossigenazione cerebrale", lo dice perchè lei lo escluderebbe vista la mia spiegazione oppure lo dice nel senso che sarebbe da escludere con un esame neurologico?
Mi scuso per queste domande ma come detto sono abbastanza ansioso.
Grazie e cordiali saluti
La ringrazio per la sua pronta risposta.
So che è difficile senza analisi approfondite e soprattutto via web, ma dalla sua esperienza e vista la mia spiegazione, di cosa pensa che potrebbe trattarsi?
Quando dice "sarebbe da escludere una ridotta ossigenazione cerebrale", lo dice perchè lei lo escluderebbe vista la mia spiegazione oppure lo dice nel senso che sarebbe da escludere con un esame neurologico?
Mi scuso per queste domande ma come detto sono abbastanza ansioso.
Grazie e cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
ho soltanto commentato ciò che ha ipotizzato il Suo medico e che Lei ha riportato << Il mio medico crede che sia un problema del sangue che fatica ad arrivare al cervello>> anche se alla Sua giovane età, se il dato fornito all'iscrizione al sito corrisponde al Suo, tale problema è davvero raro.
Cosa potrebbe essere? Le ipotesi sono varie, tra le più frequenti Le ricordo l'origine cervicale, posture prolungate o poco corrette, ansia.
Le ripeto che siamo solo a livello statistico.
Cordialmente
ho soltanto commentato ciò che ha ipotizzato il Suo medico e che Lei ha riportato << Il mio medico crede che sia un problema del sangue che fatica ad arrivare al cervello>> anche se alla Sua giovane età, se il dato fornito all'iscrizione al sito corrisponde al Suo, tale problema è davvero raro.
Cosa potrebbe essere? Le ipotesi sono varie, tra le più frequenti Le ricordo l'origine cervicale, posture prolungate o poco corrette, ansia.
Le ripeto che siamo solo a livello statistico.
Cordialmente
[#4]
Utente
Egregio Dottor Ferrarolo,
I dati sono tutti corretti. Peso 58kg, sono alto 178cm e ho 21 anni.
La ringrazio per le sue risposte. Anche l'ansia di per se, senza nessun altra causa, può creare degli stati del genere come da me descritti?
Il mio consulto chiaramente era piu che altro per tranquillizzarmi, certamente riprenderò contatto con il mio medico e con un neurologo.
Rigraziandola ancora porgo cordiali saluti
I dati sono tutti corretti. Peso 58kg, sono alto 178cm e ho 21 anni.
La ringrazio per le sue risposte. Anche l'ansia di per se, senza nessun altra causa, può creare degli stati del genere come da me descritti?
Il mio consulto chiaramente era piu che altro per tranquillizzarmi, certamente riprenderò contatto con il mio medico e con un neurologo.
Rigraziandola ancora porgo cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.1k visite dal 13/02/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.