Spina bifida
Buongiorno,
mio fratello è affetto dalla nascita da spina bifida ed è in carozzina con le gambe paralizzate. Ora ha 50 anni e lo scorso gennaio gli è stato diagnosticato un tumore alla vescica piuttosto aggressivo. I sintomi che aveva erano sangue nelle urine e dolori ai reni. E' stato immediatamente ricoverato e il 24/01 sottoposto a cistoscopia dove hanno cercato di rimuovere il più possibile. La tac evidenziava anche una possibile lesione alla colonna vertebrale, quindi è stato anche sottoposto a scintigrafia ossea che da dato esito negativo. Dopo 2 giorni dall'intervento è iniziato un dolore alla schiena che ad oggi tuttora persiste e costringe mio fratello a letto. Il dolore a volte è molto forte e con spasmi. Il medico di base ha avviato immediatamente la terapia del dolore dove li vengono somministrati dei potenti antidolorifici. Ho contattato nuovamente l'urologo che l'ha seguito perchè non riesco a spiegarmi questo dolore improvviso così intenso e cito la sua risposta:
"Le immagini della scintigrafia ossea non sono univoche in quanto tale esame può essere poco indicativo sulle lesioni riferibili al tumore della vescica. Alla TC invece sembra che la lesione alla vertebra possa essere secondaria alla malattia vescicale. Non è al momento possibile definire se ci siano altre metastasi ossee, anche se la scintigrafia non le evidenzia.
Risulta pertanto possibile che il dolore alla schiena di suo fratello possa essere legato ad una metastasi a tale livello.
La cosa da fare al momento è una visita Oncologica per decidere il da farsi, nel senso che si potrebbe fare un trattamento chemioterapico associato alla radioterapia sulla vertebra implicata in modo da togliere il dolore con la radioterapia, e da bloccare l'avanzamento della malattia con la chemioterapia."
Ora, la domanda che vi pongo è: non è che questi dolori siano dovuti a un blocco muscolare (perdonatemi se non uso i termini corretti) dovuto alla sua spasticità, causato anche dalle posizioni assunte durante gli esami e in sala operatoria e che sia necessario il parere di un neurologo?
Vi ringrazio fin da ora per la disponibilità.
Cordiali Saluti
mio fratello è affetto dalla nascita da spina bifida ed è in carozzina con le gambe paralizzate. Ora ha 50 anni e lo scorso gennaio gli è stato diagnosticato un tumore alla vescica piuttosto aggressivo. I sintomi che aveva erano sangue nelle urine e dolori ai reni. E' stato immediatamente ricoverato e il 24/01 sottoposto a cistoscopia dove hanno cercato di rimuovere il più possibile. La tac evidenziava anche una possibile lesione alla colonna vertebrale, quindi è stato anche sottoposto a scintigrafia ossea che da dato esito negativo. Dopo 2 giorni dall'intervento è iniziato un dolore alla schiena che ad oggi tuttora persiste e costringe mio fratello a letto. Il dolore a volte è molto forte e con spasmi. Il medico di base ha avviato immediatamente la terapia del dolore dove li vengono somministrati dei potenti antidolorifici. Ho contattato nuovamente l'urologo che l'ha seguito perchè non riesco a spiegarmi questo dolore improvviso così intenso e cito la sua risposta:
"Le immagini della scintigrafia ossea non sono univoche in quanto tale esame può essere poco indicativo sulle lesioni riferibili al tumore della vescica. Alla TC invece sembra che la lesione alla vertebra possa essere secondaria alla malattia vescicale. Non è al momento possibile definire se ci siano altre metastasi ossee, anche se la scintigrafia non le evidenzia.
Risulta pertanto possibile che il dolore alla schiena di suo fratello possa essere legato ad una metastasi a tale livello.
La cosa da fare al momento è una visita Oncologica per decidere il da farsi, nel senso che si potrebbe fare un trattamento chemioterapico associato alla radioterapia sulla vertebra implicata in modo da togliere il dolore con la radioterapia, e da bloccare l'avanzamento della malattia con la chemioterapia."
Ora, la domanda che vi pongo è: non è che questi dolori siano dovuti a un blocco muscolare (perdonatemi se non uso i termini corretti) dovuto alla sua spasticità, causato anche dalle posizioni assunte durante gli esami e in sala operatoria e che sia necessario il parere di un neurologo?
Vi ringrazio fin da ora per la disponibilità.
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
dal quadro che descrive tutte le ipotesi formulate possono essere possibili, compresa quella di origine neurologica per cui una valutazione specialistica in tal senso è senz'altro consigliabile, senza escludere però l'origine metastatica del dolore anch'essa parimenti probabile.
Un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti
dal quadro che descrive tutte le ipotesi formulate possono essere possibili, compresa quella di origine neurologica per cui una valutazione specialistica in tal senso è senz'altro consigliabile, senza escludere però l'origine metastatica del dolore anch'essa parimenti probabile.
Un grosso in bocca al lupo!
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 13/02/2014.
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