Episodio epilettico dopo 23 anni di assenza del disturbo
Gentili specialisti, sono padre di un ragazzo trent'enne affetto da doppia emiparesi spastica da danno cerebrale. Dai 9 mesi, fino ai 6 anni circa ha sofferto di crisi epilettiche, episodi molto rari e lievi (tranne il primo) perché immediatamente curato con carbamazepina. All'età di 11 anni, data l'assenza totale di episodi epilettici è stato tolto il farmaco.
Alcuni giorni fa il ragazzo nottetempo è caduto dal letto ed al nostro immediato intervento l'abbiamo trovato in stato convulsivante, le scosse cloniche sono durate dai 5 a 10 minuti dopodiché è rimasto in uno stato di sonno profondo. Dopo due ore ha chiamato perché gli girava la testa, cosa della quale si era già lamentato prima di coricarsi e avevo verificato in quel frangente che il ragazzo era freddissimo e batteva i denti, ma non gli è poi venuta la febbre. Va detto che il ragazzo da diversi giorni viveva una situazione di esagerato stress per un contrasto con un compagno frequentante la medesima cooperativa di lavoro protetto. Sottolineo anche che da giorni cercava scuse, compresa quella di essere malato , per non rientrare in cooperativa nei giorni di compresenza con il compagno. Segnalo questo fatto per sottolineare il fortissimo stato di stress psicologico di mio figlio.
Sottoposto immediatamente a visita neurologica lo specialista gli ha prescritto carbamazepina 200 2 x dì in attesa del tracciato elettroencefalografico, ma ha sottolineato che dovrà curarsi per il resto della vita. Il ragazzo e noi genitori desideriamo attendere i risultati del tracciato prima di ricominciare la cura anche perché mio figlio non guida automezzi e si muove sempre accompagnato da amici e o familiari.
La mia domanda ed il consiglio che chiedo è se sia strettamente opportuno intervenire con il farmaco, oppure se, data l'assenza di crisi per così tanti anni e la particolare situazione di stress presente durante l'episodio, non sia il caso di attendere. Inoltre vi chiedo quali effetti collaterali produce la carbamazepina assunta per sempre. Ringrazio la vostra cortesia.
Alcuni giorni fa il ragazzo nottetempo è caduto dal letto ed al nostro immediato intervento l'abbiamo trovato in stato convulsivante, le scosse cloniche sono durate dai 5 a 10 minuti dopodiché è rimasto in uno stato di sonno profondo. Dopo due ore ha chiamato perché gli girava la testa, cosa della quale si era già lamentato prima di coricarsi e avevo verificato in quel frangente che il ragazzo era freddissimo e batteva i denti, ma non gli è poi venuta la febbre. Va detto che il ragazzo da diversi giorni viveva una situazione di esagerato stress per un contrasto con un compagno frequentante la medesima cooperativa di lavoro protetto. Sottolineo anche che da giorni cercava scuse, compresa quella di essere malato , per non rientrare in cooperativa nei giorni di compresenza con il compagno. Segnalo questo fatto per sottolineare il fortissimo stato di stress psicologico di mio figlio.
Sottoposto immediatamente a visita neurologica lo specialista gli ha prescritto carbamazepina 200 2 x dì in attesa del tracciato elettroencefalografico, ma ha sottolineato che dovrà curarsi per il resto della vita. Il ragazzo e noi genitori desideriamo attendere i risultati del tracciato prima di ricominciare la cura anche perché mio figlio non guida automezzi e si muove sempre accompagnato da amici e o familiari.
La mia domanda ed il consiglio che chiedo è se sia strettamente opportuno intervenire con il farmaco, oppure se, data l'assenza di crisi per così tanti anni e la particolare situazione di stress presente durante l'episodio, non sia il caso di attendere. Inoltre vi chiedo quali effetti collaterali produce la carbamazepina assunta per sempre. Ringrazio la vostra cortesia.
[#1]
Gentile Utente,
quale forma di epilessia è stata diagnosticata? Quando dovrebbe effettuare l'EEG? Ha mai fatto una RM encefalica?
Comunque uno stress continuato importante può causare un episodio convulsivo anche in un soggetto che non ha mai sofferto di epilessia senza per questo essere messo in terapia. Nel caso di Suo figlio però c'è una pregressa esperienza in tal senso, anche se non di lunga durata.
Circa gli effetti della carbamazepina assunta a tempo indeterminato, questi non possono essere previsti in anticipo in quanto dipende dalla reattività individuale di ogni singolo paziente, infatti c'è chi non la tollera affatto e chi non ha nessun effetto collaterale, passando ovviamente per tutti gli stadi intermedi.
Cordiali saluti
quale forma di epilessia è stata diagnosticata? Quando dovrebbe effettuare l'EEG? Ha mai fatto una RM encefalica?
Comunque uno stress continuato importante può causare un episodio convulsivo anche in un soggetto che non ha mai sofferto di epilessia senza per questo essere messo in terapia. Nel caso di Suo figlio però c'è una pregressa esperienza in tal senso, anche se non di lunga durata.
Circa gli effetti della carbamazepina assunta a tempo indeterminato, questi non possono essere previsti in anticipo in quanto dipende dalla reattività individuale di ogni singolo paziente, infatti c'è chi non la tollera affatto e chi non ha nessun effetto collaterale, passando ovviamente per tutti gli stadi intermedi.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro, grazie per la risposta.
.
Purtroppo le documentazioni relative all'epilessia di mio figlio sono andate perdute in un trasloco. Comunque le riporto qui di seguito l'esito di una RM cerebrale eseguita nel 2012, e il responso di uno degli innumerevoli EEG eseguiti durante la malattia, risalente al 1988.A memoria rammento che fossero crisi tonico-cloniche lateralizzate a destra, e i medici di allora ci pronosticarono che sarebbe stato sempre epilettico. Ci dissero anche, l'anno prima, che dato l'enorme danno cerebrale, non avrebbe mai parlato ne camminato, invece, dondolando, cammina anche per ore, e parla, anche troppo! A quel tempo, dopo varie peregrinazioni, pareri, diagnosi e incertezze, fummo indirizzati Prof. Giulio Gaist (ne cito il nome perché ormai defunto), il quale ci suggerì di fare tanta fisioterapia...che ha funzionato.
RM: notevole dilatazione della cella media del ventricolo sinistro e delle porzioni frontali del ventricolo destro, unite queste ultime, alle restanti porzioni della cella media, attraverso una esilissima soluzione di continuo. Entrambi i ventricoli posteriormente ed il laterale anteriormente sono circondati da tessuto iperlucente per verosimili fenomeni di gliosi. La ipotesi più probabile è che si tratti di esito di una leucomalacia periventricolare (su base anossica?). Il danno tissutale probabile causa della dilatazione della cella media del ventricolo sinistro è verosimilmente responsabile anche di un danno al corpo calloso che a livello del corpo è estremamente esile, apprezzabile solo come traccia, normalmente rappresentato a livello del ginocchio e dello splenio; non si tratta pertanto di una agenesia.
EEG 1988: Registrazione eseguita a paziente vigile, occhi aperti, durante il gioco. Attività di fondo a 7-8 c/s di ampiezza media, simmetrica, modicamente irregolare, con discreta differenzazione. Artefatti da movimento e da contrazioni muscolari. Durante tutta la registrazione, frequenti elementi punta di voltaggio medio-alto, spesso seguiti da onda lenta e con tendenza a riunirsi in parossismi ad espressione bilaterale.
Conclusioni: quadro EEG convulsivante bilaterale, piuttosto attivo.
La ringrazio per i consigli e pareri che vorrà fornirmi, il prossimo EEG è previsto per il 23 gennaio, la informerò immediatamente dell'esito.
Cordiali saluti, buon lavoro.
.
Purtroppo le documentazioni relative all'epilessia di mio figlio sono andate perdute in un trasloco. Comunque le riporto qui di seguito l'esito di una RM cerebrale eseguita nel 2012, e il responso di uno degli innumerevoli EEG eseguiti durante la malattia, risalente al 1988.A memoria rammento che fossero crisi tonico-cloniche lateralizzate a destra, e i medici di allora ci pronosticarono che sarebbe stato sempre epilettico. Ci dissero anche, l'anno prima, che dato l'enorme danno cerebrale, non avrebbe mai parlato ne camminato, invece, dondolando, cammina anche per ore, e parla, anche troppo! A quel tempo, dopo varie peregrinazioni, pareri, diagnosi e incertezze, fummo indirizzati Prof. Giulio Gaist (ne cito il nome perché ormai defunto), il quale ci suggerì di fare tanta fisioterapia...che ha funzionato.
RM: notevole dilatazione della cella media del ventricolo sinistro e delle porzioni frontali del ventricolo destro, unite queste ultime, alle restanti porzioni della cella media, attraverso una esilissima soluzione di continuo. Entrambi i ventricoli posteriormente ed il laterale anteriormente sono circondati da tessuto iperlucente per verosimili fenomeni di gliosi. La ipotesi più probabile è che si tratti di esito di una leucomalacia periventricolare (su base anossica?). Il danno tissutale probabile causa della dilatazione della cella media del ventricolo sinistro è verosimilmente responsabile anche di un danno al corpo calloso che a livello del corpo è estremamente esile, apprezzabile solo come traccia, normalmente rappresentato a livello del ginocchio e dello splenio; non si tratta pertanto di una agenesia.
EEG 1988: Registrazione eseguita a paziente vigile, occhi aperti, durante il gioco. Attività di fondo a 7-8 c/s di ampiezza media, simmetrica, modicamente irregolare, con discreta differenzazione. Artefatti da movimento e da contrazioni muscolari. Durante tutta la registrazione, frequenti elementi punta di voltaggio medio-alto, spesso seguiti da onda lenta e con tendenza a riunirsi in parossismi ad espressione bilaterale.
Conclusioni: quadro EEG convulsivante bilaterale, piuttosto attivo.
La ringrazio per i consigli e pareri che vorrà fornirmi, il prossimo EEG è previsto per il 23 gennaio, la informerò immediatamente dell'esito.
Cordiali saluti, buon lavoro.
[#5]
Ex utente
Gentile Dottor Ferraloro,
Le trasmetto il referto del EEG eseguito il 23/01/2014:
Condizioni di registrazione: ABBASTANZA COLLABORANTE, ARTEFATTI MUSCOLARI, SI MUOVE SPESSO, VIGILE.
Referto: Ritmo posteriore alfa a 9-10 hz, bilaterale, simmetrico, reagente
assenza di attività anomala, iperpnea e SLinon modificano
Conclusioni: tracciato nella norma.
La ringrazio fin d'ora per il parere che vorrà esprimere rassicurandola che comunque discuteremo con il medico che ha in cura nostro figlio per la decisione finale.
Cordiali saluti e grazie a tutti i medici come Lei che gratuitamente tramite questo sito mettono a disposizione dei pazienti la loro esperienza.
Le trasmetto il referto del EEG eseguito il 23/01/2014:
Condizioni di registrazione: ABBASTANZA COLLABORANTE, ARTEFATTI MUSCOLARI, SI MUOVE SPESSO, VIGILE.
Referto: Ritmo posteriore alfa a 9-10 hz, bilaterale, simmetrico, reagente
assenza di attività anomala, iperpnea e SLinon modificano
Conclusioni: tracciato nella norma.
La ringrazio fin d'ora per il parere che vorrà esprimere rassicurandola che comunque discuteremo con il medico che ha in cura nostro figlio per la decisione finale.
Cordiali saluti e grazie a tutti i medici come Lei che gratuitamente tramite questo sito mettono a disposizione dei pazienti la loro esperienza.
[#6]
Gentile Utente,
come certamente avrà capito l'EEG è nella norma.
A questo punto la scelta della messa in terapia si basa esclusivamente sulla clinica in quanto alcune forme di epilessia manifestano un EEG normale durante il periodo intercritico. Altra opzione potrebbe essere un EEG registrato nelle 24 ore o in privazione di sonno.
Come Lei giustamente dice, deve essere il neurologo che segue Suo figlio a prendere la decisione più corretta.
Cordialità
come certamente avrà capito l'EEG è nella norma.
A questo punto la scelta della messa in terapia si basa esclusivamente sulla clinica in quanto alcune forme di epilessia manifestano un EEG normale durante il periodo intercritico. Altra opzione potrebbe essere un EEG registrato nelle 24 ore o in privazione di sonno.
Come Lei giustamente dice, deve essere il neurologo che segue Suo figlio a prendere la decisione più corretta.
Cordialità
[#8]
Ex utente
Gentile dottor Ferraloro.
mio figlio ha eseguito già nel marzo scorso un elettroencefalogramma dopo una notte di veglia. E' andato tutto bene, tracciato nella norma. Non ha più avuto manifestazioni epilettiche. La neuropsichiatra che lo segue ha suggerito ancora un controllo dopo una notte di privazione di sonno, anche se è propensa a imputare le convulsioni allo stato di stress.Ora ci auguriamo che vada tutto bene. Grazie infinite per i suoi consigli, buon lavoro.
mio figlio ha eseguito già nel marzo scorso un elettroencefalogramma dopo una notte di veglia. E' andato tutto bene, tracciato nella norma. Non ha più avuto manifestazioni epilettiche. La neuropsichiatra che lo segue ha suggerito ancora un controllo dopo una notte di privazione di sonno, anche se è propensa a imputare le convulsioni allo stato di stress.Ora ci auguriamo che vada tutto bene. Grazie infinite per i suoi consigli, buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3k visite dal 13/01/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.