Ictus, denti del giudizio, cervicalite, ansia o ipocondria?

Buona sera,

Vi scrivo a seguito di alcuni sintomi molto strani e indecifrabili: formicoli e dolori sopportabili alla mano e braccio sinistro, a volte anche alle gambe e all'altra mano, a volte sensazione di non respirare a fondo (come se non riuscissi a spingere fino in fondo il diaframma), collo intorpidito, occhi stanchi, oppressione al petto, extrasistoli che capitano a caso, fitte al petto e dolori alla mandibola. Dimenticavo che a volte ho sensazioni di vertigini, giramenti di testa e percezione diversa della realtà. Questi sintomi capitano in momenti casuali delle giornate e sono momentanei.

In sostanza questi sintomi mi accompagnano da un paio di mesi e circa due settimane fa mi è venuta una tachicardia dal nulla, ma violenta che mi ha fatto pensare all'infarto: ovviamente son filato al pronto soccorso, ma il cardiologo, dopo un ECG e una visita al cuore mi ha detto che non ho problemi cardiaci.

Quest'estate mi era capitato con un attacco di panico sorto dal nulla e pensai ad un'ischemia: ovviamente la guardia medica mi disse che era da escludere in quanto riuscivo a sorridere, tirar fuori la lingua, camminare dritto e alzare le braccia.

Veniamo alle mie abitudini e a me stesso: sono in sovrappeso, purtroppo la mia dieta non è molto salutare (troppi farinacei) in quanto costretto a pranzare sempre fuori casa, fumo circa 10 sigarette al giorno e bevo con moderazione, ma spesso (almeno 4 volte la settimana).

Faccio sport almeno 3 volte la settimana.

Essendo informatico sia di lavoro, sia come studente, uso molto spesso il computer: direi almeno 9 ore al giorno.

Con i sintomi elencati e informandomi mio malgrado su Internet ho sviluppato un'eccessiva ipocondria, pensando costantemente che possano essere principi di infarto, ictus, tumori legati al SNC, sclerosi multipla, ischemie cardiache e cerebrali.

Tuttavia, poichè spesso mi capita di avere fitte in bocca (sia mandibola, sia mascella), ho valutato anche l'opzione che questi fastidi psico-fisici possano essere legati al dente del giudizio (e spero!), o comunque al tunnel metacarpale.

Chiaro che non si possa sostituire il consulto di uno specialista, ma potreste dirmi almeno se questi sintomi quotidiani, ma transitori possano escludere malattie neurali e cardiache di tale gravità e sia solo io eccessivamente ansioso e ipocondriaco? Perchè Internet è un grande alleato, ma spesso e volentieri i sintomi che vi ho elencato lasciano pensare alle peggio cose e uno chiaramente enfatizza pensando al peggio.

In attesa di un responso, vi ringrazio per il tempo dedicatomi!
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

la maggioranza dei sintomi elencati sembrerebbe di origine psichica, qualcuno può essere anche dovuto alla postura prolungata che assume quotidianamente (collo appesantito, formicolii saltuari agli arti).
Non mi pare che si possano pensare malattie neurologiche importanti, quelle cardiache sono state escluse dal cardiologo.
Mi sembra opportuno affrontare il problema rivolgendosi allo psichiatra o allo psicologo.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Dottor Ferraloro la ringrazio,

volevo dirle che vorrei evitare quello di uno psichiatra in quanto durante quell'episodio al pronto soccorso mi prescrisse le gocce di En e dopo due mesi il mio medico di base mi prescrisse il Bromazepan. Sapendo che in sostanza non eliminano il problema, ma lo alleviano momentaneamente e causano anche dipendenza, vorrei evitare l'ausilio degli ansiolitici.

Prenderò in considerazione di rivolgermi a uno psicologo.

La ringrazio ancora,

Distinti saluti,

Lorenzo
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Lorenzo,

concordo con Lei sulla possibile dipendenza e assuefazione che possono causare gli ansiolitici se somministrati per un lungo periodo, concordo anche che non eliminano il problema ma agiscono da sintomatici.
Detto questo però Le ricordo che esistono altre categorie di farmaci che agiscono in profondità potendo risolvere il problema e non causando assuefazione e dipendenza. Questo in generale.
E' ovvio che ci debba essere l'indicazione al loro utilizzo e questa la deve ricercare lo specialista.
Nulla però vieta di iniziare rivolgendosi allo psicologo.

Cordialmente
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