Sla e aminoacidi ramificati
Buonasera sono un ragazzo di 19 anni e peso 85 kg x 190 cm. Ho cominciato da pochi mesi ad allenarmi con i pesi tre volte a settimana e a nuotare 200 vasche da 25 m una o due volte a settimana. Ho già ottenuto dei risultati in termini di benessere e miglioramento della postura oltre che meramente estetici. Da pochi giorni ho iniziato a prendere un integratore di aminoacidi ramificati 3 gr mezz ora prima e 4 subito dopo l 'allenamento. Tuttavia ho trovato in internet risultati di uno studio dell ' universitá di Tor Vergata e della Fondazione S. Lucia secondo il quale l' integrazione di aminoacidi ramificati aumenterebbe il rischio di sla. Io ne prendo 7 gr al giorno per mediamente 4 giorni a settimana. Devo smettere? O ridurre la dose? È attendibile il risultato di questo studio? Io voglio mettere su un po di massa muscolare ma senza correre ovviamente questo tipo di rischi(non costituisce per me una necessità dato che non sono né uno sportivo professionista nè un modello). Può essere utile prendere 400 mg di acido alfa lipoico per "compensare" questo possibile aumento del rischio di sla?
Grazie anticipatamente e buon anno a tutti
Grazie anticipatamente e buon anno a tutti
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Gent.le,
gli studi dell'università di Tor Vergata e dell'istituto Santa Lucia per essere stati pubblicati in ambito scientifico debbono aver passato una serie di step successivi fino alla conclusiva "validazione".
Questo a risposta della sua domanda "...È attendibile il risultato di questo studio?...".
Ne tragga lei le doverose conseguenze.
gli studi dell'università di Tor Vergata e dell'istituto Santa Lucia per essere stati pubblicati in ambito scientifico debbono aver passato una serie di step successivi fino alla conclusiva "validazione".
Questo a risposta della sua domanda "...È attendibile il risultato di questo studio?...".
Ne tragga lei le doverose conseguenze.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
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Utente
La ringrazio per la sua immediata risposta; ciò che intendo per " attendibile" non riguarda certo lo studio in sè, quanto il dubbio che la fattispecie presa in esame (la maggiore incidenza di sla tra i calciatori)si attagli o no anche al mio caso di un uso certamente inferiore a quello di un professionista e il rapporto rischio/ beneficio che ne deriva e sopratutto se gli aminoacidi ramificati (in mancanza, si spera, degli altri elementi scatenanti, quali che siano, dato che lo stesso studio in questione definisce la sla come malattia multifattoriale)siano da considerarsi come pericolosi e determinanti nell' insorgenza di questa triste malattia. Cortesemente
PS scusi la prolissitá ma credo che per certe cose ne valga la pena. grazie per il vostro lavoro
PS scusi la prolissitá ma credo che per certe cose ne valga la pena. grazie per il vostro lavoro
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Lo studio che concerne la assunzione circa-quotidiana di amino acidi a catena ramificata riporta delle evidente scientifiche. La maggior frequenza nei calciatori anzichè in altri sportivi professionisti ad es: i pugili viene correllato al tipo di traumafisto cranico ovvero alla modalità di impatto (obliquo e dall'alto nei calciatori mentre obliquo, dal basso ed applicato per lo più al volto nei pugili).
In sintesi le due evidenze/osservazioni cliniche riguardano due fattori differenti ognuno distinto dall'altro.
In sintesi le due evidenze/osservazioni cliniche riguardano due fattori differenti ognuno distinto dall'altro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.9k visite dal 01/01/2014.
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