Sospetta tia?
Mi chiamo Giuliano ho 47 anni sono alto 1 metro e 90 e peso 94kg.Circa 4 anni fà,a seguito di una ipostenia al braccio sx (durata pochi secondi) mi sono stati prescritti alcuni esami specifici (ecocardiogramma,holter pressotio,risonanza magnetica alla testa,ecodoppler alle carotidi ed addirittura uno screening completo per escludere la sindrome di marfan).
Non sto' a riportarVi tutti gli esiti che hanno evidenziato comunque un aumento della pressione una lieve dilatazione aortica ed un lieve rigurgito alla valvola (tricuspide) mitralica.Nessuna altra nota degna di merito nel resto degli esami.
Da allora assumo lobivon 5 mg (mezza compressa al gg) che mi aiuta a mantenere i valori pressori sotto controllo e nient'altro.
Anche dall'ultima visita cardiologica ,eseguita a novembre, il quadro è risultato invariato rispetto a 4 anni fà.
Il mio cruccio è che,ultimamente, mi capitano ancora questi episodi.il primo circa tre mesi fà ed il secondo oggi.In pratica per alcuni minuti mi si è addormentato parte del braccio sx con perdita di sensibilita importante e perdita di un po' delle forze (anche se ho sempre manenuto il controllo dell'arto).Tutti i sintomi si sono concentrati nella parte esterna del braccio da metà bicipite fino al polso (la parte interna del braccio non era interessata a questi sintomi.Come dicevo facevo fatica ad aprire la mano mentre la funzione di chiudere la mano era quasi normale.Non avevo altri sintomi "anomali".
A livello cardiologico eseguo 2 controlli annui (1 per la medicina dello sport ed 1 come controllo tradizionale).
A vostro parere come devo comportarmi?Sono molto preoccupato in quanto h paura che siano episodi di TIA.Sono episodi che durano pochi secondi ma mi spavento a morte quando succedono.
A livello di stile di vita non so' cosa potrei migliorare,ho sotto controllo tutti i valori del sangue,valori pressori ,non bevo,non fumo e pratico attività fisica regolarmente.
Vi ringrazio e Vi saluto Cordialmente
Giuliano
Non sto' a riportarVi tutti gli esiti che hanno evidenziato comunque un aumento della pressione una lieve dilatazione aortica ed un lieve rigurgito alla valvola (tricuspide) mitralica.Nessuna altra nota degna di merito nel resto degli esami.
Da allora assumo lobivon 5 mg (mezza compressa al gg) che mi aiuta a mantenere i valori pressori sotto controllo e nient'altro.
Anche dall'ultima visita cardiologica ,eseguita a novembre, il quadro è risultato invariato rispetto a 4 anni fà.
Il mio cruccio è che,ultimamente, mi capitano ancora questi episodi.il primo circa tre mesi fà ed il secondo oggi.In pratica per alcuni minuti mi si è addormentato parte del braccio sx con perdita di sensibilita importante e perdita di un po' delle forze (anche se ho sempre manenuto il controllo dell'arto).Tutti i sintomi si sono concentrati nella parte esterna del braccio da metà bicipite fino al polso (la parte interna del braccio non era interessata a questi sintomi.Come dicevo facevo fatica ad aprire la mano mentre la funzione di chiudere la mano era quasi normale.Non avevo altri sintomi "anomali".
A livello cardiologico eseguo 2 controlli annui (1 per la medicina dello sport ed 1 come controllo tradizionale).
A vostro parere come devo comportarmi?Sono molto preoccupato in quanto h paura che siano episodi di TIA.Sono episodi che durano pochi secondi ma mi spavento a morte quando succedono.
A livello di stile di vita non so' cosa potrei migliorare,ho sotto controllo tutti i valori del sangue,valori pressori ,non bevo,non fumo e pratico attività fisica regolarmente.
Vi ringrazio e Vi saluto Cordialmente
Giuliano
[#1]
Gentile Utente,
la possibilità che siano dei piccoli TIA esiste, anche se non è l'unica ipotesi, infatti potrebbero essere anche delle aure sensitive senza cefalea.
Da allora non ha fatto altri esami diagnostici? E' seguito da un neurologo?
Cordiali saluti
la possibilità che siano dei piccoli TIA esiste, anche se non è l'unica ipotesi, infatti potrebbero essere anche delle aure sensitive senza cefalea.
Da allora non ha fatto altri esami diagnostici? E' seguito da un neurologo?
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Ferraloro,
la ringrazio per la velocissima risposta.
In merito alle Sue domande devo dire che da allora non ho piu' effettuato altri esami diagnostici in quanto non è stato opportuno ,a dire del mio medico di base, di ripeterli.Non ho neanche interpellato da allora specialisti in neurologia.
oggi mi recherò dal mio medico per ridiscutere la situazione anche alla luce degli ultimi episodi che mi sono capitati.
Una ultima domanda anche se probabilmente sarà di difficile interpretazione.
Gli esami diagnostici specialistici in assenza di sintomi possono essere ugualmente utili per monitorare una TIA?
La ringrazio e Le auguro una buona giornata.
Giuliano
la ringrazio per la velocissima risposta.
In merito alle Sue domande devo dire che da allora non ho piu' effettuato altri esami diagnostici in quanto non è stato opportuno ,a dire del mio medico di base, di ripeterli.Non ho neanche interpellato da allora specialisti in neurologia.
oggi mi recherò dal mio medico per ridiscutere la situazione anche alla luce degli ultimi episodi che mi sono capitati.
Una ultima domanda anche se probabilmente sarà di difficile interpretazione.
Gli esami diagnostici specialistici in assenza di sintomi possono essere ugualmente utili per monitorare una TIA?
La ringrazio e Le auguro una buona giornata.
Giuliano
[#3]
Gentile Utente,
molti TIA non vengono nemmeno riscontrati agli esami diagnostici di neuroimaging (TC e RM encefalica) non lasciando segni radiologici, pertanto in questi casi la diagnosi resta clinica.
In ogni caso è corretto effettuare una visita neurologica per fare il punto della situazione.
Cordialmente
molti TIA non vengono nemmeno riscontrati agli esami diagnostici di neuroimaging (TC e RM encefalica) non lasciando segni radiologici, pertanto in questi casi la diagnosi resta clinica.
In ogni caso è corretto effettuare una visita neurologica per fare il punto della situazione.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 15/12/2013.
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