È possibile rimediare a un (possibile/probabile) danno da anestesia spinale?
Buongiorno,Vi chiedo cortesemente un parere riguardo la mia situazione -molto piu' che complessa/disperata direi-che provo qui di seguito a riassumere:io vengo da tre interventi non risolutivi al ginocchio sinistro (legamento crociato,rotula,etc).E' accaduto che,esattamente dopo il 3° intervento in anestesia spinale mi sono ritrovato con problemi di insensibilita' peninea e disfunzione erettile(con perdite pre-eiaculatorie di aspetto acquoso) oltre che con scarso controllo al termine della minzione con perdite di urina nel breve termine.Quindi oltre a non aver risolto i problemi al ginocchio (+ postura scorretta dopo la 3° operazione!), mi ritrovo con questo ben piu' grosso problema!Ovviamente dubitando fortemente che i miei disagi fossero stati causati dall'anestesia mi sono sono sottoposto a diversi esami che vi elenco nell'ordine e che riporto in allegato:
08.05-rigiscan esiti:tracciato sufficiente per numero e quantità di erezioni,ridotta la dutata,insufficiente la curva di rigidità.
08.05-esami del sangue(ormoni e auto-anticorpi).Ssiti:valori nella norma salvo FSH un po' sotto:0,6.
03.06-ecodopler erettivo.Esiti:"iniezione intracavernosa Alprostadil di 10mcg-esame condotto fino a 30min dall'iniezione:nella fase di tumescenza si assiste ad incremento del flusso arterioso che tuttavia non raggiunge picchi di flusso sistolico adeguatamente elevati.I valori riscontrati oscillano fra 20 e 50 cm/s,in media intorno ai 25 cm/s(al di sotto della normalità).I corpi cavernosi non raggiungono anche dopo 30 minuti dall'iniezione del farmaco la completa rigidità.In tutto il corso dell'esame il flusso diastolico è mantenuto,con valori oscillanti fra 4 e 7 cm/s(possibile espressione di fuga venosa).Il deflusso venoso nella vena dorsale del pene si mantiene in tutto il corso dell'esame.Conclusioni:i valori riscontrati
un afflusso arterioso non adeguato al raggiungimento della rigidità,con persistenza del deflusso venoso."
05.06 uroflussometria:esiti:"valori e tracciati nella norma"
05.06-risonanza magnetica lombo-sacrale.Esiti:"esame eseguito nei piani sagittale ed assiale mediante sequenze TSE,FFE e IR,T1 e T2 pesate,comprendendo nel piano di acquisizione le vertebre lombari e le ultime 4 vertebre dorsali:conservata la lordosi lombare;sostanzialmente mantenuto anche l'allineamento dei metameri sul piano sagittale.Nei limiti il segnale della spongiosi ossea.regolare l'ampiezza del canale vertebrale nativo.Nei limiti per morfologia e comportamento di segnale il tratto inferiore del midollo dorsale compreso nei piani di acquisizione,il cono midollare e le radici della cauda.Lieve debordanza biforaminale del disco L3-L4,che giunge a ridosso delle radici emergenti di L3.Bulging del disco L4-L5,con parziale impegno di entrambi i forami di coniugazione,ove esso giunge a ridosso delle radici emergenti di L4.Accenno al bulging anche del disco L5-S1,senza evidente effetto compressivo radicolare.Iniziali alterazioni degenerative delle faccette articolari interapofisiarie."
06.06-esame del sangue(2).Esiti:"glucosio 68 mg/dL,HbA1C(H glicata)6,3%,per il resto enzimi e isoenzimi e ormoi e auto-anticorpi nella norma.
07.06-elettromiografia perineale-PESS-visita neurologica.Esiti:"reperti nei limiti della norma.Non vi sono segni clinici obiettivi,nè alterazioni neurofisiologiche indicativi di interessamento del sistema nervoso,correlabile con la sintomatologia."
07.06-spermiogramma e spermicoltura-rilevata astenoteratozoospermia
09.06-esami edl sangue(3)-test di stimolo GNRH con dosaggio LH-FSH e glicemia+ emoglobina glicata.Esiti:valori normali salvo l'FSH basso.
Va detto che la sensazione di insensibilità(inizialmente diffusa sul glande,da qualche anno anche sulla parte sinistra del pene e testicolo sinistro) e scarsa erezione che non consente in alcun modo un rapporto sessuale soddisfacente(piacere al tatto solo fino a metà del tronco del pene) coincide temporalmente con il 3° intervento chirurgico mentre lo scarso controllo della minzione è progressivo.Inoltre farmaci quali levitra e cialis(2 volte a settimana per 1 mese) prescrittimi non hanno dato gli effetti desiderati.Come potete immaginare nel corso degli ultimi anni ho interpellato diversi specialisti (andrologi,urologi,fisioterapisti,kinesiologi,ortopedici,osteopati,etc.)che ,in alcuni casi tendevano a indirizzarsi sul danno neurologico da anestesia.Una delle alternative tende a giustificare questi miei problemi con una postura scorretta (compressione fra L3 e L4 peraltro non rilevata dalla risonanza magnetica lombo-sacrale).
Ora quello che vi chiedo,evitando oramai di disperarmi,è se sapete "illuminarmi",darmi un consiglio sul da farsi o prendere atto della situazione e rassegnarsi.
Grazie per l'ascolto.
Cordiali Saluti.
08.05-rigiscan esiti:tracciato sufficiente per numero e quantità di erezioni,ridotta la dutata,insufficiente la curva di rigidità.
08.05-esami del sangue(ormoni e auto-anticorpi).Ssiti:valori nella norma salvo FSH un po' sotto:0,6.
03.06-ecodopler erettivo.Esiti:"iniezione intracavernosa Alprostadil di 10mcg-esame condotto fino a 30min dall'iniezione:nella fase di tumescenza si assiste ad incremento del flusso arterioso che tuttavia non raggiunge picchi di flusso sistolico adeguatamente elevati.I valori riscontrati oscillano fra 20 e 50 cm/s,in media intorno ai 25 cm/s(al di sotto della normalità).I corpi cavernosi non raggiungono anche dopo 30 minuti dall'iniezione del farmaco la completa rigidità.In tutto il corso dell'esame il flusso diastolico è mantenuto,con valori oscillanti fra 4 e 7 cm/s(possibile espressione di fuga venosa).Il deflusso venoso nella vena dorsale del pene si mantiene in tutto il corso dell'esame.Conclusioni:i valori riscontrati
un afflusso arterioso non adeguato al raggiungimento della rigidità,con persistenza del deflusso venoso."
05.06 uroflussometria:esiti:"valori e tracciati nella norma"
05.06-risonanza magnetica lombo-sacrale.Esiti:"esame eseguito nei piani sagittale ed assiale mediante sequenze TSE,FFE e IR,T1 e T2 pesate,comprendendo nel piano di acquisizione le vertebre lombari e le ultime 4 vertebre dorsali:conservata la lordosi lombare;sostanzialmente mantenuto anche l'allineamento dei metameri sul piano sagittale.Nei limiti il segnale della spongiosi ossea.regolare l'ampiezza del canale vertebrale nativo.Nei limiti per morfologia e comportamento di segnale il tratto inferiore del midollo dorsale compreso nei piani di acquisizione,il cono midollare e le radici della cauda.Lieve debordanza biforaminale del disco L3-L4,che giunge a ridosso delle radici emergenti di L3.Bulging del disco L4-L5,con parziale impegno di entrambi i forami di coniugazione,ove esso giunge a ridosso delle radici emergenti di L4.Accenno al bulging anche del disco L5-S1,senza evidente effetto compressivo radicolare.Iniziali alterazioni degenerative delle faccette articolari interapofisiarie."
06.06-esame del sangue(2).Esiti:"glucosio 68 mg/dL,HbA1C(H glicata)6,3%,per il resto enzimi e isoenzimi e ormoi e auto-anticorpi nella norma.
07.06-elettromiografia perineale-PESS-visita neurologica.Esiti:"reperti nei limiti della norma.Non vi sono segni clinici obiettivi,nè alterazioni neurofisiologiche indicativi di interessamento del sistema nervoso,correlabile con la sintomatologia."
07.06-spermiogramma e spermicoltura-rilevata astenoteratozoospermia
09.06-esami edl sangue(3)-test di stimolo GNRH con dosaggio LH-FSH e glicemia+ emoglobina glicata.Esiti:valori normali salvo l'FSH basso.
Va detto che la sensazione di insensibilità(inizialmente diffusa sul glande,da qualche anno anche sulla parte sinistra del pene e testicolo sinistro) e scarsa erezione che non consente in alcun modo un rapporto sessuale soddisfacente(piacere al tatto solo fino a metà del tronco del pene) coincide temporalmente con il 3° intervento chirurgico mentre lo scarso controllo della minzione è progressivo.Inoltre farmaci quali levitra e cialis(2 volte a settimana per 1 mese) prescrittimi non hanno dato gli effetti desiderati.Come potete immaginare nel corso degli ultimi anni ho interpellato diversi specialisti (andrologi,urologi,fisioterapisti,kinesiologi,ortopedici,osteopati,etc.)che ,in alcuni casi tendevano a indirizzarsi sul danno neurologico da anestesia.Una delle alternative tende a giustificare questi miei problemi con una postura scorretta (compressione fra L3 e L4 peraltro non rilevata dalla risonanza magnetica lombo-sacrale).
Ora quello che vi chiedo,evitando oramai di disperarmi,è se sapete "illuminarmi",darmi un consiglio sul da farsi o prendere atto della situazione e rassegnarsi.
Grazie per l'ascolto.
Cordiali Saluti.
[#1]
Gent.le utente,
il racconto è suggestivo così come la consecutio temporum tra procedura anestesiologica spinale ed esordio del disturbo: tutto lascerebbe pensare ad una lesione della regione cono-cauda (verosimilmente più della cauda). Il fatto, la evidenza degli esami elencati non dice, però, questo.
Questo dato appare del tutto versus la ipotesi fino ad ora paventata: 07.06-elettromiografia perineale-PESS-visita neurologica.Esiti:"reperti nei limiti della norma.Non vi sono segni clinici obiettivi,nè alterazioni neurofisiologiche indicativi di interessamento del sistema nervoso,correlabile con la sintomatologia."
Questo secondo dato: 03.06-ecodopler erettivo...Conclusioni:i valori riscontrati un afflusso arterioso non adeguato al raggiungimento della rigidità,con persistenza del deflusso venoso." deporrebbe per una problematica vascolare e non neurogena.
Il consiglio è di parlarne con un andrologo/urologo.
Cordialmente.
il racconto è suggestivo così come la consecutio temporum tra procedura anestesiologica spinale ed esordio del disturbo: tutto lascerebbe pensare ad una lesione della regione cono-cauda (verosimilmente più della cauda). Il fatto, la evidenza degli esami elencati non dice, però, questo.
Questo dato appare del tutto versus la ipotesi fino ad ora paventata: 07.06-elettromiografia perineale-PESS-visita neurologica.Esiti:"reperti nei limiti della norma.Non vi sono segni clinici obiettivi,nè alterazioni neurofisiologiche indicativi di interessamento del sistema nervoso,correlabile con la sintomatologia."
Questo secondo dato: 03.06-ecodopler erettivo...Conclusioni:i valori riscontrati un afflusso arterioso non adeguato al raggiungimento della rigidità,con persistenza del deflusso venoso." deporrebbe per una problematica vascolare e non neurogena.
Il consiglio è di parlarne con un andrologo/urologo.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Buon pomeriggio,a distanza di tempo Vi scrivo sono per l'aggravarsi dei miei problemi descrittivi in precedenza:la sensibilità peniena,per quanto ancora in presenza di erezione,tende progressivamente a 0(!),asimmetria nella contrazione dei glutei in fase di defecazione(contrazione inferiore a sinistra) e,come non bastasse,un controllo non completo dello sfintere anale(le conseguenze le potete ben immaginare!).Tutto questo sullo"sfondo"di un quadro che comprende il solito ginocchio altamente instabile(SX),un fastidio continuo alla schiena,accompagnato molto spesso,malgrado l'utilizzo di apposito plantare,da torcicollo e la mia necessità,quasi maniacale,di sgranchire continuamente la schiena e lo stesso ginocchio.
Quello che cortesemente vi chiedo,non avendo ovviamente la pretesa che possiate risolvere i miei grossi problemi on line,è quello di indicarmi quale sia strada da intraprendere,in sostanza a quale specialista rivolgermi per primo per tentare di riprendere in mano la questione prima di rassegnarmi definitivamente.
Quindi un ortopedico che mi sistemi il ginocchio e conseguentemente la postura per ripristinare il corretto arco lombare?E ancora un anestesista o un neurologo per i problemi crescenti legati alla sfera sessuale?
Nota per il Dott.Poli:l'andrologo è una delle figura professionali che ho già avuto modo di frequentare,oltre all'urologo, e che purtroppo non mi hanno aiutato a migliorare la situazione.
Grazie per l'ascolto.
Cordiali saluti.
Quello che cortesemente vi chiedo,non avendo ovviamente la pretesa che possiate risolvere i miei grossi problemi on line,è quello di indicarmi quale sia strada da intraprendere,in sostanza a quale specialista rivolgermi per primo per tentare di riprendere in mano la questione prima di rassegnarmi definitivamente.
Quindi un ortopedico che mi sistemi il ginocchio e conseguentemente la postura per ripristinare il corretto arco lombare?E ancora un anestesista o un neurologo per i problemi crescenti legati alla sfera sessuale?
Nota per il Dott.Poli:l'andrologo è una delle figura professionali che ho già avuto modo di frequentare,oltre all'urologo, e che purtroppo non mi hanno aiutato a migliorare la situazione.
Grazie per l'ascolto.
Cordiali saluti.
[#3]
Ritengo come un "secondo parere neurologico con relativi potenziali evocati-studio neurofisiologico del pavimento pelvico" non debba essere escluso.
Quel che di significativo ha fino ad ora raccolto è il risultato del RigiScan che descrive un quadro a genesi vascolare (è diabetico? consideri come la emoglobina glicata ovvero HbA1C(H glicata)6,3% è al limite: il cutoff è 6.5%=quantomeno da rivalutare; è un forte fumatore?->arteriopatia su base di eccesso di nicotina).
Penso che in questa direzione una valutazione strumentale ecodoppler arteriosa aorta addominale ed assi femoro-iliaci nonchè una "nuova valutazione diretta ecodoppler penieno" (altra evidenza strumentale suggestiva) (!) sia la via più plausibile.
Quel che non torna con la ipotesi "genesi vascolare" è la "perdita di sensibilità". Ma questo potrebbe essere un risvolto secondario a genesi "psicogena".
Cordialmente.
Quel che di significativo ha fino ad ora raccolto è il risultato del RigiScan che descrive un quadro a genesi vascolare (è diabetico? consideri come la emoglobina glicata ovvero HbA1C(H glicata)6,3% è al limite: il cutoff è 6.5%=quantomeno da rivalutare; è un forte fumatore?->arteriopatia su base di eccesso di nicotina).
Penso che in questa direzione una valutazione strumentale ecodoppler arteriosa aorta addominale ed assi femoro-iliaci nonchè una "nuova valutazione diretta ecodoppler penieno" (altra evidenza strumentale suggestiva) (!) sia la via più plausibile.
Quel che non torna con la ipotesi "genesi vascolare" è la "perdita di sensibilità". Ma questo potrebbe essere un risvolto secondario a genesi "psicogena".
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 25/11/2013.
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