Emicrania farmaco resistente
Buongiorno. Sono una dottoressa di 43 anni. Mi occupo di etologia e scrivo libri.
Non le racconto la storia completa della mia emicrania perchè come tutte le persone afflitte da questa patologia, ho una storia lunghissima.
Comunque l'esordio fu a 19 anni. Più di vent'anni e la mia emicrania è cronica e refrattaria (così l'ho sentita definire in una trasmissione da Lei)
Ho girato i migliori centri italiani. Nel 2009 sono stata ricoverata al Centro Cefalee Besta in neurochirurgia, dal prof. ..... per 5 giorni. Avevano intenzione di farmi l'impianto del pacemaker profondo ma purtroppo la mia emicrania migra. Alla fine mi hanno mandato a casa con nulla di fatto... e tanti farmaci che non hanno funzionato comel'ultimo topiramato e l'acido valpronico (el'elenco comincia con beta bloccanti, calcio antagonisti, antidepressivi etc)
Dopo il wash out dal difmetrè (che poi ho ricominciato ad assumere) al Besta ho cominciato ad utilizzare anche il cortisone in dosi massiccie.
Se comincio le iniezioni il primo giorno di attacco violento e ripeto mattina e sera per almeno 3 volte mi evito 72 ore di inferno (uso il Solesam 8 mg) ma ho iniziato ad avere effetti collaterali come gonfiore al viso (importante)
I miei attacchi sono almeno 20 giorni al mese, praticamente conto meglio i rari giorni in cui sto bene. Poi quando perdo il controllo dell'attacco, mi faccio flebo di toradol e valim che alterno a codeina (co-effergan) e indometacin (difmetrè o liometacen)
Ovvimente mi fermo qua, ma ho fatto tutte le indagini e le esperienze possibili...come tutti quelli come me. Lavorando con gli emicranici conoscerà bene il mio calvario.
Vivo e lavoro con 120 animali in cima all'appennino anche perchè ho cercato una vita priva di stress e con meno relazioni possibili...e questo è collegato fin troppo al mio dolore.
La ringrazio per l'attenzione. Volevo sapere cosase esitono nuove tecniche che propone, una speranza per me.
Grazie
Dott.ssa Myriam Jael Riboldi
Non le racconto la storia completa della mia emicrania perchè come tutte le persone afflitte da questa patologia, ho una storia lunghissima.
Comunque l'esordio fu a 19 anni. Più di vent'anni e la mia emicrania è cronica e refrattaria (così l'ho sentita definire in una trasmissione da Lei)
Ho girato i migliori centri italiani. Nel 2009 sono stata ricoverata al Centro Cefalee Besta in neurochirurgia, dal prof. ..... per 5 giorni. Avevano intenzione di farmi l'impianto del pacemaker profondo ma purtroppo la mia emicrania migra. Alla fine mi hanno mandato a casa con nulla di fatto... e tanti farmaci che non hanno funzionato comel'ultimo topiramato e l'acido valpronico (el'elenco comincia con beta bloccanti, calcio antagonisti, antidepressivi etc)
Dopo il wash out dal difmetrè (che poi ho ricominciato ad assumere) al Besta ho cominciato ad utilizzare anche il cortisone in dosi massiccie.
Se comincio le iniezioni il primo giorno di attacco violento e ripeto mattina e sera per almeno 3 volte mi evito 72 ore di inferno (uso il Solesam 8 mg) ma ho iniziato ad avere effetti collaterali come gonfiore al viso (importante)
I miei attacchi sono almeno 20 giorni al mese, praticamente conto meglio i rari giorni in cui sto bene. Poi quando perdo il controllo dell'attacco, mi faccio flebo di toradol e valim che alterno a codeina (co-effergan) e indometacin (difmetrè o liometacen)
Ovvimente mi fermo qua, ma ho fatto tutte le indagini e le esperienze possibili...come tutti quelli come me. Lavorando con gli emicranici conoscerà bene il mio calvario.
Vivo e lavoro con 120 animali in cima all'appennino anche perchè ho cercato una vita priva di stress e con meno relazioni possibili...e questo è collegato fin troppo al mio dolore.
La ringrazio per l'attenzione. Volevo sapere cosase esitono nuove tecniche che propone, una speranza per me.
Grazie
Dott.ssa Myriam Jael Riboldi
[#1]
Gent.le
da quel che racconta il suo mal di testa sembra configurare una "emicrania cronica quotidiana" farmaco resistente.
Necessaria una valutazione clinica neurologica diretta ed eventuali esami strumentali qualora indicati.
Valutazione circa quali sono i farmaci "dedicati" assunti e quali no, le possibili associazioni farmacologiche, un eventuale aproccio alternativo mini invasivo loco-regionale al problema.
Legga (anche se non è proprio il suo caso ma la tecnica di approccio non farmacologica è la medesima):
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
Mi faccia poi sapere.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/neurologia-terapia-del-dolore-roma/
da quel che racconta il suo mal di testa sembra configurare una "emicrania cronica quotidiana" farmaco resistente.
Necessaria una valutazione clinica neurologica diretta ed eventuali esami strumentali qualora indicati.
Valutazione circa quali sono i farmaci "dedicati" assunti e quali no, le possibili associazioni farmacologiche, un eventuale aproccio alternativo mini invasivo loco-regionale al problema.
Legga (anche se non è proprio il suo caso ma la tecnica di approccio non farmacologica è la medesima):
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
Mi faccia poi sapere.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/neurologia-terapia-del-dolore-roma/
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 07/11/2013.
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