Fastidio alla testa parte sinistra
Salve a tutti, sono un ragazzo di 23 anni, è da un paio di mesi che ho dei fastidi alla parte sinistra della testa, non proprio dei dolori, sono tipo delle pulsazioni e un senso di pesantezza, come se ci sia qualcosa, localizzati come già detto solo nella parte sinistra, e di rado prende anche l'occhio...inoltre ultimamante ho vari problemi di sonno, come difficoltà ad addormentarmi, ed una volta preso il sonno diventa molto prolungato, anche per 12 ore...tengo anche presente che soffro di diversi disturbi come senso di stanchezza, confusione mentale, vista offuscata, vertigini, problemi di concentrazione, ecc...tutto questo mi è stato diagnosticato come ansia/depressione, come ne ho già sofferto in passato però con diversi sintomi, e sto seguendo una cura farmacologica con antidepressivo e ansiolitico...volevo sapere se tutto quello che ho scritto ha un nesso o devo preoccuparmi di qualcos'altro, sono molto ipocondriaco e temo sempre per il peggio, ho cercato di non dare peso ai fastidi alla testa solo che persistono da tempo e mi chiedo se sia il caso di fare qualcosa. Ah, ed a volte ho anche problemi a pronunciare e/o a scrivere alcune parole, come se mi confondessi. Vorrei sapere se tutto è collegato all'ansia/depressione o può essere qualche altra cosa più grave. Grazie anticipatamente.
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Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la risposta, la cura che sto eseguendo mi è stata prescritta da uno psichiatra che mi segue da circa due anni e mezzo per precedenti episodi ansioso/depressivi, ma con diversi sintomi. Iniziai questa cura da quando mi ha iniziato a visitare, come le ho scritto, circa due anni e mezzo fa, assumendo Cipralex 10mg e Xanax 25mg, entrambi una volta al giorno, il primo ad ora di pranzo e l'altro la sera, e piano piano iniziai a stare meglio, fino al momento i cui, dopo due anni di terapia (Xanax me l'ha tolto però dopo un anno), lo psichiatra vista la riuscita della cura decise di toglierla del tutto, ovviamente gradualmente. Per il primo periodo dopo l'interruzione del farmaco sembrava andar tutto bene, ma dopo circa due mesi sono iniziati a comparire i sintomi sopra descritti, che non erano stati la causa della cura e che non avevo mai avvertito prima. Tornato dallo psichiatra e descritto il tutto, mi disse di riprendere la cura così come l'avevo lasciata, prima a dosi basse e poi piena, riprendendo anche con lo Xanax, sostenendo che i sintomi erano dovuti dall'interruzione del farmaco, e che il mio organismo ha reagito così, avendone ancora bisogno. Attualmente è passato un mese e mezzo dalla ripresa della cura, il mio stato generale dei sintomi sopra descritti è a giorni alterni, a volte va meglio, a volte peggio, mi preoccupano però soprattutto lo stato di confusione che continuo a provare, il fastidio alla parte sinistra della testa, e difficoltà di concentrazione. Secondo lei è da escludere una cosa peggiore? (come le ho già scritto sono molto ansioso e penso sempre di avere gravi malattie) Sono sintomi "normali" in questo caso? O potrebbe anche essere qualcos'altro al di fuori di tutto ciò? Aspetto il vostro parere, e scusatemi se mi sono prolungato.
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Gentile Utente,
con tutti i limiti del consulto a distanza, la sintomatologia descritta sembrerebbe di tipo ansioso, manifestata dopo la sospensione del cipralex, dovuta al riemergere del problema, anche se con sintomi diversi da quelli iniziali.
Ne parli con lo psichiatra che è l'unico che può intervenire con le dovute decisioni terapeutiche.
Cordialmente
con tutti i limiti del consulto a distanza, la sintomatologia descritta sembrerebbe di tipo ansioso, manifestata dopo la sospensione del cipralex, dovuta al riemergere del problema, anche se con sintomi diversi da quelli iniziali.
Ne parli con lo psichiatra che è l'unico che può intervenire con le dovute decisioni terapeutiche.
Cordialmente
[#4]
Utente
Salve Dottore, proprio oggi sono stato dallo psichiatra per la visita di controllo, e, dopo che gli ho detto che dopo che ho rincominciato la cura non ho notato notevoli benefici, sembrava meravigliato per il fatto che non ho notato miglioramenti, e dopo che gli ho descritto i fastidi alla parte sinistra della testa, che prima non gli avevo detto e quindi non sapeva, mi ha detto di fare una risonanza magnetica per vedere se ci potesse stare qualcosa di più grave, e di continuare la cura così. Mi sono molto spaventato vista questa decisione, ho paura che si trattasse di qualcosa di più serio, di solito questi controlli si prescrivono per scrupolo o perchè davvero si sospetta qualcosa? Secondo lei come mai questa decisione da parte di uno psichiatra?
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Gentile Utente,
personalmente non mi meraviglierei se una recidiva trattata con la stessa terapia precedente risponda in modo meno efficace rispetto alla prima volta. Non si conosce esattamente il motivo ma è un'esperienza non rara a riscontrarsi nella pratica clinica quotidiana.
Detto questo, passiamo alla seconda parte della domanda. Se lo psichiatra l'ha visitata potrebbe avere pure qualche sospetto ma se ciò non è avvenuto avrà prescritto la RM solo per maggiore scrupolo e sicurezza.
Cordialità
personalmente non mi meraviglierei se una recidiva trattata con la stessa terapia precedente risponda in modo meno efficace rispetto alla prima volta. Non si conosce esattamente il motivo ma è un'esperienza non rara a riscontrarsi nella pratica clinica quotidiana.
Detto questo, passiamo alla seconda parte della domanda. Se lo psichiatra l'ha visitata potrebbe avere pure qualche sospetto ma se ciò non è avvenuto avrà prescritto la RM solo per maggiore scrupolo e sicurezza.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 17/10/2013.
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