Neuropatia tomaculare - piede cadente

Buongiorno,

sono affetta da neuropatia tomaculare e nelle ultime settimane ho avuto un problema ad un piede che risulta essere "cadente" e mi rende difficoltoso camminare normalmente. Nei primi giorni non riuscivo a muovere del tutto il piede mentre ora, a distanza di tre settimane, il piede e l'alluce si sollevano sempre di più; permane, ad ogni modo, la difficoltà a camminare e l'insensibilità della pelle nella parte superiore del piede e lungo tutta la tibia. Purtroppo, la maggior parte dei miglioramenti si sono visti nella prima settimana, mentre ora mi sembra che non ci siano progressi. In diversi anni ho avuto solo un episodio di "blocco" simile ad un braccio, che si è risolto spontaneamente nel giro di tre settimane. Al momento non sono in cura presso alcun neurologo, perché mi è sempre stato detto che questi episodi regrediscono spontaneamente e che non ci sono cure, se non la possibilità di ricorrere a interventi chirurgici in casi gravi.

La presente situazione, tuttavia, mi preoccupa alquanto perché i tempi di ripresa mi sembrano un po' lunghi e non so in che modo sia possibile facilitare la guarigione (sempre se sia possibile). Per altri motivi, sono in cura presso un fisiatra, il quale mi ha consigliato di assumente un integratore a base di acido alfa-lipoico e di provare a fare alcune sedute di fisioterapia per stimolare i muscoli della gamba e del piede. A vostro giudizio, quanto sopra potrebbe velocizzare il processo di guarigione?

Nel ringraziarvi per l'attenzione, porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Gent.le utente,
la patologia viene classificata tra le "malattie rare".
Da leggere:
I tempi di latenza distali della conduzione nervosa risultano aumentati pressoché in tutti i pazienti affetti. È considerata diagnostica la presenza di un ritardo bilaterale della conduzione sia sensitiva che motoria del nervo mediano a livello del tunnel carpale, associato a evidenza di anormalità di conduzione monolaterale del nervo peroneo.
La biopsia del nervo surale evidenzia la presenza di demielinizzazione e ipertrofia focale del tronco nervoso.
Non esiste una terapia risolutiva del quadro clinico. Si consiglia di evitare situazioni che aumentano il rischio di paralisi da compressione quali la prolungata posizione seduta con le gambe incrociate, le occupazioni che comportano l'esecuzione di movimenti ripetitivi dei polsi, rapide perdite di peso. Data la risoluzione spontanea della paralisi nella gran parte dei casi, l'opportunità della decompressione chirurgica rimane tuttora controversa.È utile l'effettuazione di una consulenza genetica da parte dei genitori e/o del paziente.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com