Conseguenze di trauma cranico
Gentili Dottori,
mio fratello ha subito un intervento alla testa in data 23/09/04 a causa di frattura
della teca cranica in regione temporale Sn.
Allo stato attuale è in buone condizioni, persistendo solo una zona malacica nella zona interessata. In pratica, da 11 mesi, si sta sottoponendo a trattamento logopedico ed a fisioterapia per il recupero completo del linguaggio e della mano destra, attualmente con 2 e 3 sedute settimanali, rispettivamente.
Il recupero tuttavia, a fronte di un ottimo inizio, contrassegnato da un più assiduo
trattamento riabilitativo (era ricoverato in una clinica specializzata), non riesce
a completarsi. Il linguaggio non riesce ad essere del tutto fluido e, riguardo la mano
destra, non è la forza a mancargli, quanto la capacità di effettuare movimenti fini
(difficoltà nello scrivere, nella presa delle posate, ecc..).
Pur sapendo che potrebbe trattarsi di danni permanenti e non recuperabili, vorrei
capire se la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta o meno.
Dovrebbe intensificare il numero di sedute settimanali?
Inoltre, il centro presso il quale mio fratello sta effettuando la riabilitazione non è specializzato in neuroriabilitazione. Mi chiedo poi se esistano, e soprattutto valga la pena utilizzarli, metodi diagnostici e terapeutici più evoluti che si basano, ad esempio, su strumentazione (elettroterapia, magnetoterapia, laser,ecc..).
Grazie.
Cordiali Saluti
mio fratello ha subito un intervento alla testa in data 23/09/04 a causa di frattura
della teca cranica in regione temporale Sn.
Allo stato attuale è in buone condizioni, persistendo solo una zona malacica nella zona interessata. In pratica, da 11 mesi, si sta sottoponendo a trattamento logopedico ed a fisioterapia per il recupero completo del linguaggio e della mano destra, attualmente con 2 e 3 sedute settimanali, rispettivamente.
Il recupero tuttavia, a fronte di un ottimo inizio, contrassegnato da un più assiduo
trattamento riabilitativo (era ricoverato in una clinica specializzata), non riesce
a completarsi. Il linguaggio non riesce ad essere del tutto fluido e, riguardo la mano
destra, non è la forza a mancargli, quanto la capacità di effettuare movimenti fini
(difficoltà nello scrivere, nella presa delle posate, ecc..).
Pur sapendo che potrebbe trattarsi di danni permanenti e non recuperabili, vorrei
capire se la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta o meno.
Dovrebbe intensificare il numero di sedute settimanali?
Inoltre, il centro presso il quale mio fratello sta effettuando la riabilitazione non è specializzato in neuroriabilitazione. Mi chiedo poi se esistano, e soprattutto valga la pena utilizzarli, metodi diagnostici e terapeutici più evoluti che si basano, ad esempio, su strumentazione (elettroterapia, magnetoterapia, laser,ecc..).
Grazie.
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
sicuramente i trattamenti riabilitativi ai quali si sta sottoponendo suo fratello sono quanto di più indicato negli esiti dei gravi traumatizzati cranici.
L'interessamento dell'emisfero sinistro, ed in particolar modo del lobo temporale, soem iscuramente già vi avranno detto i colleghi che lo hanno/hanno avuto in cura, comporta disturbi del linguaggio e di movimento della parte destra del corpo.
A distanza di 11 mesi dal trauma buona parte di quello che avrebbe dovuto recuperare è già stato fatto. Ritengo, pertanto, che trattamenti quali lei propone non aggiungano nulla per un eventuale ed ulteriore recupero.
sicuramente i trattamenti riabilitativi ai quali si sta sottoponendo suo fratello sono quanto di più indicato negli esiti dei gravi traumatizzati cranici.
L'interessamento dell'emisfero sinistro, ed in particolar modo del lobo temporale, soem iscuramente già vi avranno detto i colleghi che lo hanno/hanno avuto in cura, comporta disturbi del linguaggio e di movimento della parte destra del corpo.
A distanza di 11 mesi dal trauma buona parte di quello che avrebbe dovuto recuperare è già stato fatto. Ritengo, pertanto, che trattamenti quali lei propone non aggiungano nulla per un eventuale ed ulteriore recupero.
Dr. Francesco Zenga
Medico Chirurgo - Specialista in Neurochirurgia
Città della Salute e della Scienza di Torino, sedi Molinette e CTO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8k visite dal 05/10/2005.
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