Rmn dopo cervicalgia: sostanza bianca
Mia moglie (29 anni) da molti anni soffre di sporadici dolori al collo. Sei anni fa ha avuto un colpo di frusta e il collo è rettilineo.
Da circa un anno e mezzo (dopo il parto e anche dopo una ripresa attività di equitazione) i dolori sono tornati e sono costanti. Dopo diverse sedute di fisioterapia, sono aumentati. Inizialmente partivano dalla nuca e si diramavano sotto verso il collo, i muscoli contraendosi bloccavano il collo. Per mesi su un lato, poi il dolore si spostava sull'altro lato, a volte era contemporaneamente su entrambi i lati.
Recentementei dolori si sono spostati verso l'alto: dietro l'orecchio, dietro l'occhio, a volte molto intensi. I sintomi sono quelli di una nevralgia occipitale. Spesso a destra, a volte a sinistra.
Dietro il consiglio di un medico abbiamo eseguito una RMN con mezzo di contrasto sia alla testa sia al collo.
Il referto segnala, per il collo, un "modesto bulging discale mediano al passaggio C5 C6 che impronta il sacco durale senza mostrare fenomeni compressivi radicolari di rilievo".
Per la testa invece, e per questo scrivo in questo forum, segnala "la presenza di alcune aree di alterata intensità di segnale, iperintense nelle scansioni FLAIR, di dimensioni comprese tra 1-2 mm e 6-7 mm. In particolare queste si localizzano a livello della sostanza bianca del centro semiovale di sinistra paratrigonale posteriore bilateralmente. Altre piccole sfumate aree di analogo significato diagnostico si osservano in sede periventricolare frontale bilateralmente. Dopo mdc per via ev non si sono evidenziate aree di permeabilità della BEE né are di potenziamento contrastografico focale. Il sistema ventricolare appare normoconformato, normo dilatato, in asse rispetto alla linea mediana. Spazi liquorali della volta e della base di ampiezza conservata. Regolare l'ampiezza e la morfologia del quarto ventricolo."
Aggiunge inoltre che "il completamento diagnostico eseguito a livello del rachide cervicale non ha evidenziato aree di potenziamento contrastografico focale a tale livello né aree di alterate intensità di segnale evidenziabili con la metodica".
Io aggiungo che i dolori cervicali sembravano compatibili e concomitanti con stress fisici (colpo di frusta, equitazione, parto) quindi trovare "aree di segnale iperintense" nel cervello è stata una vera sorpresa.
Ci faremo visitare da un neurologo, ma mi interessava il vostro parere anzitutto sulle possibili diagnosi, e poi sui test neurologici da fare.
Grazie per l'attenzione e per le eventuali risposte.
Da circa un anno e mezzo (dopo il parto e anche dopo una ripresa attività di equitazione) i dolori sono tornati e sono costanti. Dopo diverse sedute di fisioterapia, sono aumentati. Inizialmente partivano dalla nuca e si diramavano sotto verso il collo, i muscoli contraendosi bloccavano il collo. Per mesi su un lato, poi il dolore si spostava sull'altro lato, a volte era contemporaneamente su entrambi i lati.
Recentementei dolori si sono spostati verso l'alto: dietro l'orecchio, dietro l'occhio, a volte molto intensi. I sintomi sono quelli di una nevralgia occipitale. Spesso a destra, a volte a sinistra.
Dietro il consiglio di un medico abbiamo eseguito una RMN con mezzo di contrasto sia alla testa sia al collo.
Il referto segnala, per il collo, un "modesto bulging discale mediano al passaggio C5 C6 che impronta il sacco durale senza mostrare fenomeni compressivi radicolari di rilievo".
Per la testa invece, e per questo scrivo in questo forum, segnala "la presenza di alcune aree di alterata intensità di segnale, iperintense nelle scansioni FLAIR, di dimensioni comprese tra 1-2 mm e 6-7 mm. In particolare queste si localizzano a livello della sostanza bianca del centro semiovale di sinistra paratrigonale posteriore bilateralmente. Altre piccole sfumate aree di analogo significato diagnostico si osservano in sede periventricolare frontale bilateralmente. Dopo mdc per via ev non si sono evidenziate aree di permeabilità della BEE né are di potenziamento contrastografico focale. Il sistema ventricolare appare normoconformato, normo dilatato, in asse rispetto alla linea mediana. Spazi liquorali della volta e della base di ampiezza conservata. Regolare l'ampiezza e la morfologia del quarto ventricolo."
Aggiunge inoltre che "il completamento diagnostico eseguito a livello del rachide cervicale non ha evidenziato aree di potenziamento contrastografico focale a tale livello né aree di alterate intensità di segnale evidenziabili con la metodica".
Io aggiungo che i dolori cervicali sembravano compatibili e concomitanti con stress fisici (colpo di frusta, equitazione, parto) quindi trovare "aree di segnale iperintense" nel cervello è stata una vera sorpresa.
Ci faremo visitare da un neurologo, ma mi interessava il vostro parere anzitutto sulle possibili diagnosi, e poi sui test neurologici da fare.
Grazie per l'attenzione e per le eventuali risposte.
[#1]
Gent.le utente
nel caso prospettato appare preliminare una valutazione clinica neurologica diretta.
La giovane età della paziente poco si incontra con le areole di alterato segnale cerebrale.
Sarebbe indicato uno stucio neurovascolare e cardiologico (es: ecodoppler vasi sopra a orticici, ecocardio trans toracico, screening per una eventuale trombofilia, ecc) ma prima, come le dicevo, la valutazione neurologica volta ad una prima impressione diagnostica ed alla scelta degli esami indicati.
La questione è di estremo interesse ed il consulto lo effettuerei a breve.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/neurologia-terapia-del-dolore-roma/
nel caso prospettato appare preliminare una valutazione clinica neurologica diretta.
La giovane età della paziente poco si incontra con le areole di alterato segnale cerebrale.
Sarebbe indicato uno stucio neurovascolare e cardiologico (es: ecodoppler vasi sopra a orticici, ecocardio trans toracico, screening per una eventuale trombofilia, ecc) ma prima, come le dicevo, la valutazione neurologica volta ad una prima impressione diagnostica ed alla scelta degli esami indicati.
La questione è di estremo interesse ed il consulto lo effettuerei a breve.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/neurologia-terapia-del-dolore-roma/
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile dottore, grazie per la Sua opinione.
Abbiamo chiesto il parere di due neurologi, che se a volte è un modo per avere maggiore sicurezza, altre volte è un modo per complicarsi la vita.
Il primo neurologo, visitando mia moglie, ha detto che è un soggetto emicranico, in particolare che soffre di emicranie muscolo-tensive. Le ha fatto alcuni semplici test, senza ravvisare elementi che potessero far pensare a disturbi più gravi.
Solo successivamente, vedendo la risonanza magnetica, ci ha consigliato comunque di eseguire delle analisi invasive per verificare la presenza di SM.
Il secondo neurologo, visitando mia moglie, è giunto agli stessi identici risultati del primo: emicrania muscolo-tensiva, nessun elemento che faccia pensare a disturbi gravi. Dopodiché, vedendo la risonanza magnetica, ci ha consigliato di _non_ eseguire altri test per verificare se vi sia o meno una SM. Per lui si tratta probabilmente di micro-ischemie dovute alla pressione alta o ad altri fattori. E comunque l'assenza di sintomi che facciano pensare a una SM lo portano a consigliarci un atteggiamento meno ossessivo. Se dopo questi esami invasivi venisse diagnosticata una SM, in assenza di sintomi mia moglie si vedrebbe comunque costretta ad assumere farmaci importanti, che potrebbero peggiorare il suo stato di salute generale (fisica ed emotiva).
Ci ha consigliato pertanto un controllo neurologico fra 5/6 mesi e una nuova RM fra 1 anno. Consigli che saremmo intenzionati a seguire.
Abbiamo chiesto il parere di due neurologi, che se a volte è un modo per avere maggiore sicurezza, altre volte è un modo per complicarsi la vita.
Il primo neurologo, visitando mia moglie, ha detto che è un soggetto emicranico, in particolare che soffre di emicranie muscolo-tensive. Le ha fatto alcuni semplici test, senza ravvisare elementi che potessero far pensare a disturbi più gravi.
Solo successivamente, vedendo la risonanza magnetica, ci ha consigliato comunque di eseguire delle analisi invasive per verificare la presenza di SM.
Il secondo neurologo, visitando mia moglie, è giunto agli stessi identici risultati del primo: emicrania muscolo-tensiva, nessun elemento che faccia pensare a disturbi gravi. Dopodiché, vedendo la risonanza magnetica, ci ha consigliato di _non_ eseguire altri test per verificare se vi sia o meno una SM. Per lui si tratta probabilmente di micro-ischemie dovute alla pressione alta o ad altri fattori. E comunque l'assenza di sintomi che facciano pensare a una SM lo portano a consigliarci un atteggiamento meno ossessivo. Se dopo questi esami invasivi venisse diagnosticata una SM, in assenza di sintomi mia moglie si vedrebbe comunque costretta ad assumere farmaci importanti, che potrebbero peggiorare il suo stato di salute generale (fisica ed emotiva).
Ci ha consigliato pertanto un controllo neurologico fra 5/6 mesi e una nuova RM fra 1 anno. Consigli che saremmo intenzionati a seguire.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 10/10/2013.
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