Cis multifocale
salve,
volevo avere delle informazioni riguardo alla CIS multifocale, che mi è stata diagnosticata un pò di anni fa e d'allora dopo aver fatto cure di cortisone e infinite risonanze magnetiche mi è rimasta un'ipoestesia al braccio sx e gamba sx con intorpidimento e poca sensibilità!!
ho fatto visite ogni 6 mesi con risonanza tutto è stabile non c'è piu nulla di nuovo apparte ogni tanto indolenzimento e intorpidimento quasi dolore degli arti sx. è normale??
la difficoltà nell'esprimersi o meglio mentre parlo spesso la mia lingua "s'ntreccia" potrebbe essere collegato a ciò??
è possibile che nel corso degli anni potrei avere dei peggioramenti??
cordiali saluti
volevo avere delle informazioni riguardo alla CIS multifocale, che mi è stata diagnosticata un pò di anni fa e d'allora dopo aver fatto cure di cortisone e infinite risonanze magnetiche mi è rimasta un'ipoestesia al braccio sx e gamba sx con intorpidimento e poca sensibilità!!
ho fatto visite ogni 6 mesi con risonanza tutto è stabile non c'è piu nulla di nuovo apparte ogni tanto indolenzimento e intorpidimento quasi dolore degli arti sx. è normale??
la difficoltà nell'esprimersi o meglio mentre parlo spesso la mia lingua "s'ntreccia" potrebbe essere collegato a ciò??
è possibile che nel corso degli anni potrei avere dei peggioramenti??
cordiali saluti
[#1]
Gent.le paziente,
l'acronimo CIS può significare Cerebropatia Ischemica Silente - È l’arteriosclerosi dei vasi cerebrali, di grado moderato con conseguente sofferenza ischemica modesta ma cronica, progressiva e subdolamente silenziosa.
Valutata l'età mi sembra un po' presto.
Valutate le cure a base di corticosteroidi propendo più per la decodifica dell'acronimo CIS come "Clinically Isolated Syndrome" o sindrome clinicamente isolata si intende la comparsa di un episodio neurologico (sintomo o segno), che duri almeno 24 ore e che sia compatibile con una malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale.
In questo caso il trattamento cortisono è corretto.
I sintomi che lamenta sono assolutamente compatibili con gli esiti stabilizzati della suddetta patologia.
Chiede: "è possibile che nel corso degli anni potrei avere dei peggioramenti??"
La risposta è assolutamente "si".
Inoltre valutato quanto scrive i suoi disturbi chiaramenti multi-focali non mi sembra che soddisfino i criteri diagnostici di "clinically isolated syndrome" proprio per la suddetta multi-focalità dei sintomi.
La dizione CIS, pertanto, è una contraddizione in termini nel suo caso.
Il consiglio è quello di sottoporsi ad una "seconda valutazione clinica neurologica diretta" portando con sè gli esami RM eseguiti. Forse giungeremo a dare un nome diverso al quadro clinico, prospettare un trattamento preventivo per eventuali possibili ricadute, fare discorsi circa la prognosi a distanza nel tempo.
Con cordialità
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
l'acronimo CIS può significare Cerebropatia Ischemica Silente - È l’arteriosclerosi dei vasi cerebrali, di grado moderato con conseguente sofferenza ischemica modesta ma cronica, progressiva e subdolamente silenziosa.
Valutata l'età mi sembra un po' presto.
Valutate le cure a base di corticosteroidi propendo più per la decodifica dell'acronimo CIS come "Clinically Isolated Syndrome" o sindrome clinicamente isolata si intende la comparsa di un episodio neurologico (sintomo o segno), che duri almeno 24 ore e che sia compatibile con una malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale.
In questo caso il trattamento cortisono è corretto.
I sintomi che lamenta sono assolutamente compatibili con gli esiti stabilizzati della suddetta patologia.
Chiede: "è possibile che nel corso degli anni potrei avere dei peggioramenti??"
La risposta è assolutamente "si".
Inoltre valutato quanto scrive i suoi disturbi chiaramenti multi-focali non mi sembra che soddisfino i criteri diagnostici di "clinically isolated syndrome" proprio per la suddetta multi-focalità dei sintomi.
La dizione CIS, pertanto, è una contraddizione in termini nel suo caso.
Il consiglio è quello di sottoporsi ad una "seconda valutazione clinica neurologica diretta" portando con sè gli esami RM eseguiti. Forse giungeremo a dare un nome diverso al quadro clinico, prospettare un trattamento preventivo per eventuali possibili ricadute, fare discorsi circa la prognosi a distanza nel tempo.
Con cordialità
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 08/10/2013.
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