Vertigini e rigidità ai muscoli del collo
Salve,
da ormai due anni soffro di vertigini soggettive e di rigidità ai muscoli del collo, con le vertebre che scricchiolano quando eseguo movimenti ampi del capo.
Anche se l'intensità dei sintomi è altalenante, questo problema si presenta sostanzialmente tutti i giorni e la cosa risulta estremamente spiacevole.
A queste vertigini si accompagnano spesso anche una sensazione di febbre (che però non ho realmente), lieve dolore in diverse parti del volto, catarro (specie al mattino) e una cattiva digestione. Infatti ho spesso eruttazioni (specie dopo i pasti) e diarrea, che però, in alcuni casi sembrano alleviare le vertigini.
Nell'ultimo mese ho incominciato anche ad avvertire una sensazione di pesantezza e di dolore alla testa.
Infine, come se non bastasse, a tali sintomi a volte si accompagna anche una spiacevole sensazione di ansia e lieve tachicardia.
In questi due anni ho effettuato due visite otoiatriche (che però hanno dato esito negativo), una visita neurologica (con esito negativo, effettuata però quando i sintomi erano ancora lievi), una TAC (negativa) e una RX cervicale (negativa).
Il neurologo che mi hanno visitato tempo fa disse che la causa poteva essere lo stress, ma a distanza di due anni la situazione non è migliorata ma anzi sembra peggiorare, anche se mi risulta difficile descrivere l'evolversi della situazione in quanto i sintomi da me descritti si presentano sempre in modo variabile.
Volevo quindi chiedervi quali esami sarebbe opportuno che io eseguissi, e se tali disturbi possono essere ricondotti a qualche patologia ben nota.
Documentandomi in giro mi è capitato di leggere che tali disturbi potrebbero avere diverse cause: patologie neurologiche, ansia, patologie oftalmiche, problemi muscolo-tensivi del rachide o anche problemi odontoiatrici. Vi volevo chiedere se queste ipotesi sono tutte verosimili.
Grazie in anticipo.
da ormai due anni soffro di vertigini soggettive e di rigidità ai muscoli del collo, con le vertebre che scricchiolano quando eseguo movimenti ampi del capo.
Anche se l'intensità dei sintomi è altalenante, questo problema si presenta sostanzialmente tutti i giorni e la cosa risulta estremamente spiacevole.
A queste vertigini si accompagnano spesso anche una sensazione di febbre (che però non ho realmente), lieve dolore in diverse parti del volto, catarro (specie al mattino) e una cattiva digestione. Infatti ho spesso eruttazioni (specie dopo i pasti) e diarrea, che però, in alcuni casi sembrano alleviare le vertigini.
Nell'ultimo mese ho incominciato anche ad avvertire una sensazione di pesantezza e di dolore alla testa.
Infine, come se non bastasse, a tali sintomi a volte si accompagna anche una spiacevole sensazione di ansia e lieve tachicardia.
In questi due anni ho effettuato due visite otoiatriche (che però hanno dato esito negativo), una visita neurologica (con esito negativo, effettuata però quando i sintomi erano ancora lievi), una TAC (negativa) e una RX cervicale (negativa).
Il neurologo che mi hanno visitato tempo fa disse che la causa poteva essere lo stress, ma a distanza di due anni la situazione non è migliorata ma anzi sembra peggiorare, anche se mi risulta difficile descrivere l'evolversi della situazione in quanto i sintomi da me descritti si presentano sempre in modo variabile.
Volevo quindi chiedervi quali esami sarebbe opportuno che io eseguissi, e se tali disturbi possono essere ricondotti a qualche patologia ben nota.
Documentandomi in giro mi è capitato di leggere che tali disturbi potrebbero avere diverse cause: patologie neurologiche, ansia, patologie oftalmiche, problemi muscolo-tensivi del rachide o anche problemi odontoiatrici. Vi volevo chiedere se queste ipotesi sono tutte verosimili.
Grazie in anticipo.
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Gentile Utente,
tutte le ipotesi menzionate possono essere all'origine della sintomatologia che riferisce, nel Suo caso prenderei maggiormente in considerazione quella ansiosa e quella cervicale, ovviamente senza escludere totalmente le altre.
Considerato che la visita neurologica è datata e non effettuata con sintomatologia conclamata, Le consiglierei una nuova valutazione neurologica. Eventuali esami diagnostici verranno richiesti dal neurologo in modo mirato e se ritenuti opportuni.
Cordiali saluti
tutte le ipotesi menzionate possono essere all'origine della sintomatologia che riferisce, nel Suo caso prenderei maggiormente in considerazione quella ansiosa e quella cervicale, ovviamente senza escludere totalmente le altre.
Considerato che la visita neurologica è datata e non effettuata con sintomatologia conclamata, Le consiglierei una nuova valutazione neurologica. Eventuali esami diagnostici verranno richiesti dal neurologo in modo mirato e se ritenuti opportuni.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 05/10/2013.
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