La settimana prossima partiro'
Salve sono un ragazzo di 23 anni, sempre stato sportivo, brillante, senza nessun problema apparente e con una vita molto soddisfacente. A maggio 2013 mi è stato diagnosticato un problema di ansia dal medico di base. Allora la sintomatologia era esplosa, (apparentemente) senza preavviso alcuno e da un minuto con l'altro, attraverso forti sensazioni di vertigini, tachicardia e testa affaticatissima. Piu' nello specifico era una sensazione di debolezza intensissima, che mi atterriva letteralmente, che ovviamente non mi aspettavo e che dunque mi destabilizzava non solo a livello emotivo, ma soprattutto fisico: ero continuamente in quello spiacevolissimo stato che precede lo svenimento e l'impotenza di fronte a questa esplosione sintomatica mi distruggeva.
Appena il medico (dopo aver fatto tutti gli accertamenti di routine - pressione, orecchio, battito, ecm a riposo e prelievo) mi disse che poteva essere ansia, mi rincuorai, pensando, spinto forse dalla sicurezza che mi ha sempre contraddistinto, che con un po d'impegno avrei potuto superarla. Il compito risulto' piu difficile del previsto. Partii di li a poco per un viaggio studio a Parigi ove le vertigini, la fame d'aria (ebbi quelli che poi vennero definiti come due attacci di panico - incontrollabile sudorazione, accasciamento a terra per debolezza, mancanza aria-) un discreto annichilimento di quell'energia che avrei dovuto tirar fuori di fronte alla vita che mi si presentava e la tachicardia, permasero saltuariamente. Ripensandoci, sono stati momenti abbastanza difficili per me.
Tornai a fine agosto in Italia. Andai da uno psichiatra che concordo' sulla diagnosi da ansia e con il quale mi trovai molto bene. Parlammo dei vari retroscena che avrebbero potuto fungere da propellenti del problema, ma in definitiva, siccome la settimana prossima partiro' per due mesi di studio in Marocco, non sono riuscito a fare una percorso di psicoterapia completa. Ora prendo Quiens (estratto secco di iperico, serotoninergico) due volte al di.Il mio problema non è risolto completamente, ma devo dire che da una settimana almeno (in cui il medicinale ha cominciato a fare effetto) mi sento meglio.
Ora, guardando indietro al percorso fatto immagino di poter essere abbastanza convinto dalla diagnosi da ansia/angoscia/depressione. Eppure, e qui sta la domanda per i neurologi, malgrado il relativo miglioramento sotto farmaco, permangono una serie di sintomi che vorrei porre alla vs attenzione.
1) OGNI volta che mi alzo da seduto,o steso, ho un oscuramente della vista (da abbassemento di pressione per intenderci) che compare anche se mi alzo lentamente. Ma la pressione mi hanno detto che è a posto.
2) Se faccio sport, o qualsiasi tipo di attività fisica anche molto moderata (camminare in salita, fare le scale) ho una forte tachicardia, con senso di vertigini e svenimento (simile a quello che provavo durante le crisi "di ansia"). Rammento che non ho mai fatto l'ECM sotto sforzo in tutto questo tempo.
Avete consigli?
Appena il medico (dopo aver fatto tutti gli accertamenti di routine - pressione, orecchio, battito, ecm a riposo e prelievo) mi disse che poteva essere ansia, mi rincuorai, pensando, spinto forse dalla sicurezza che mi ha sempre contraddistinto, che con un po d'impegno avrei potuto superarla. Il compito risulto' piu difficile del previsto. Partii di li a poco per un viaggio studio a Parigi ove le vertigini, la fame d'aria (ebbi quelli che poi vennero definiti come due attacci di panico - incontrollabile sudorazione, accasciamento a terra per debolezza, mancanza aria-) un discreto annichilimento di quell'energia che avrei dovuto tirar fuori di fronte alla vita che mi si presentava e la tachicardia, permasero saltuariamente. Ripensandoci, sono stati momenti abbastanza difficili per me.
Tornai a fine agosto in Italia. Andai da uno psichiatra che concordo' sulla diagnosi da ansia e con il quale mi trovai molto bene. Parlammo dei vari retroscena che avrebbero potuto fungere da propellenti del problema, ma in definitiva, siccome la settimana prossima partiro' per due mesi di studio in Marocco, non sono riuscito a fare una percorso di psicoterapia completa. Ora prendo Quiens (estratto secco di iperico, serotoninergico) due volte al di.Il mio problema non è risolto completamente, ma devo dire che da una settimana almeno (in cui il medicinale ha cominciato a fare effetto) mi sento meglio.
Ora, guardando indietro al percorso fatto immagino di poter essere abbastanza convinto dalla diagnosi da ansia/angoscia/depressione. Eppure, e qui sta la domanda per i neurologi, malgrado il relativo miglioramento sotto farmaco, permangono una serie di sintomi che vorrei porre alla vs attenzione.
1) OGNI volta che mi alzo da seduto,o steso, ho un oscuramente della vista (da abbassemento di pressione per intenderci) che compare anche se mi alzo lentamente. Ma la pressione mi hanno detto che è a posto.
2) Se faccio sport, o qualsiasi tipo di attività fisica anche molto moderata (camminare in salita, fare le scale) ho una forte tachicardia, con senso di vertigini e svenimento (simile a quello che provavo durante le crisi "di ansia"). Rammento che non ho mai fatto l'ECM sotto sforzo in tutto questo tempo.
Avete consigli?
[#1]
Gent.le,
prima di relegare un disturbo nel recinto della "genesi psicogena" è assolutamente corretto escludere preliminarmente qualsia possibile causa organica.
Pertanto nel suo caso consiglierei una valutazione clinica neurologica diretta ed una valutazione cardiologica diretta, sottoponendosi ad eventuali esami dovessero rivelarsi indicati.
Cordialmente.
prima di relegare un disturbo nel recinto della "genesi psicogena" è assolutamente corretto escludere preliminarmente qualsia possibile causa organica.
Pertanto nel suo caso consiglierei una valutazione clinica neurologica diretta ed una valutazione cardiologica diretta, sottoponendosi ad eventuali esami dovessero rivelarsi indicati.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#4]
Utente
Aggiungo per completezza che ovviamente avevo chiesto allo psichiatra che mi ha preso in cura per breve periodo se fosse necessario una visita neurologica/cardiologica visti i sintomi. Mi è stato risposto che la sintomatologia era abbastanza circostanziale (non emergeva cioè in modo continuativo) e che quindi si potevano escludere afferenze esterne alla genesi psicogena.
In ogni caso, per non saper ne leggere ne scrivere, come si dice dalle mie parti, domani spieghero' la situazione al medico di base e le faro' sapere.
La ringrazio ancora, buona serata
In ogni caso, per non saper ne leggere ne scrivere, come si dice dalle mie parti, domani spieghero' la situazione al medico di base e le faro' sapere.
La ringrazio ancora, buona serata
[#5]
Utente
Salve,
Il mio medico di base ha detto che secondo lui, per il tipo di sintomi che ho descritto, posso fidarmi della diagnosi dello psichiatra. A questo punto non so bene che fare. In ogni caso gli strani sintomi di obnubilamento persistono non proprio sporadicamente.
Volevo fare una domanda. Come viene cosiderata la cura con Quiens (estratto secco di iperico) in casi come il mio?
Il mio medico di base ha detto che secondo lui, per il tipo di sintomi che ho descritto, posso fidarmi della diagnosi dello psichiatra. A questo punto non so bene che fare. In ogni caso gli strani sintomi di obnubilamento persistono non proprio sporadicamente.
Volevo fare una domanda. Come viene cosiderata la cura con Quiens (estratto secco di iperico) in casi come il mio?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 22/09/2013.
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