Nervo ulnare: guyon, gomito o che altro?
Buongiorno, sono qui a scrivere nuovamente dato che non so più dove sbattere la testa.
Cronistoria: 7 nov. 2012 mi sveglio con intorpidimento a mignolo e metà anulare, la cosa mi era già successa altre volte, ma stavolta non si svegliano più.
Il medico di famiglia mi visita, tastando il nervo a livello del gomito e verificando che accuso dolore, mi riferisce che ho una compressione del nervo ulnare al gomito. Da qui inizio terapie di antinfiammatori, neurotrofici e laser: tutto senza successo.
Il 23 gennaio faccio un'elettromiografia, il responso è compressione del nervo ulnare al canale di Guyon e consiglio di operarmi entro un mese.
Per essere sicura, faccio anche una risonanza magnetica al polso: "a livello del canale di guyon e con riferimento al quesito clinico si nota una quota liquida a circondare, per breve tratto, una struttura tubulare ipointensa che potrebbe riferirsi a perineurite del nervo ulnare su base irritativa."
Riparte allora il ciclo di laserterapia, stavolta al polso, ma ancora una volta senza successo.
Faccio due visite specialistiche, da due neurochirurghi (solo ora,mea culpa, ho capito che è l'ultima strada da percorrere) a cui preciso che a volte ho degli intorpdimenti mattutini, sempre alle ultime due dita, superiori di quello già in essere, ma dopo un po' di movimento torno ad avere l'intorpidimento di sempre. Entrambi, visitandomi e guardando gli esami, concordano che è il caso di operare al canale di Guyon. Così ne scelgo uno e mi opero, il 2 aprile. Il 15 maggio mi sveglio con un intorpidimento maggiore del solito, come mi era già successo, con la differenza che stavolta non torna tutto all'intorpidimento di sempre: le dita rimangono più addormentate del solito. Inoltre passando un dito sul mignolo o sulla metà dell'anulare interessata, sento anche formicolio (cosa che prima non accadeva).
Trovandomi all'estero per tre mesi non ho potuto fare altro che un po' di agopuntura (senza successo).
Torno in Italia e faccio di nuovo un'elettromiografia (la scorsa settimana), che evidenzia leggero miglioramento al canale di Guyon ma peggioramento al gomito.
Vado da un altro neurologo, che mi fa un'altra elettromiografia, e mi rivela che il mio caso è stato seguito da dilettanti, che probabilmente il problema al gomito ce l'ho sempre avuto, e che ho eseguito un'operazione che oltre a non servire mi ha peggiorato il problema (adesso infatti ho anche intorpidimento nella zona intorno alla cicatrice). Il quadro sensitivo è praticamente disatroso e peggiorato per colpa dell'operazione inutile, mentre quello motorio, nonostante l'atrofia, fortunatamente non va tanto male. Inoltre c'è un leggero tunnel carpale.
Mi ha suggerito di fare un ciclo di ultrasuoni e di ripetere l'esame tra 6 mesi.
Ora ditemi voi cosa devo fare, è saggio aspettare 6 mesi? Sono davvero utili gli ultrasuoni? Possibile che tra tutte le visite che ho fatto si sono tutti sbagliati?
Cronistoria: 7 nov. 2012 mi sveglio con intorpidimento a mignolo e metà anulare, la cosa mi era già successa altre volte, ma stavolta non si svegliano più.
Il medico di famiglia mi visita, tastando il nervo a livello del gomito e verificando che accuso dolore, mi riferisce che ho una compressione del nervo ulnare al gomito. Da qui inizio terapie di antinfiammatori, neurotrofici e laser: tutto senza successo.
Il 23 gennaio faccio un'elettromiografia, il responso è compressione del nervo ulnare al canale di Guyon e consiglio di operarmi entro un mese.
Per essere sicura, faccio anche una risonanza magnetica al polso: "a livello del canale di guyon e con riferimento al quesito clinico si nota una quota liquida a circondare, per breve tratto, una struttura tubulare ipointensa che potrebbe riferirsi a perineurite del nervo ulnare su base irritativa."
Riparte allora il ciclo di laserterapia, stavolta al polso, ma ancora una volta senza successo.
Faccio due visite specialistiche, da due neurochirurghi (solo ora,mea culpa, ho capito che è l'ultima strada da percorrere) a cui preciso che a volte ho degli intorpdimenti mattutini, sempre alle ultime due dita, superiori di quello già in essere, ma dopo un po' di movimento torno ad avere l'intorpidimento di sempre. Entrambi, visitandomi e guardando gli esami, concordano che è il caso di operare al canale di Guyon. Così ne scelgo uno e mi opero, il 2 aprile. Il 15 maggio mi sveglio con un intorpidimento maggiore del solito, come mi era già successo, con la differenza che stavolta non torna tutto all'intorpidimento di sempre: le dita rimangono più addormentate del solito. Inoltre passando un dito sul mignolo o sulla metà dell'anulare interessata, sento anche formicolio (cosa che prima non accadeva).
Trovandomi all'estero per tre mesi non ho potuto fare altro che un po' di agopuntura (senza successo).
Torno in Italia e faccio di nuovo un'elettromiografia (la scorsa settimana), che evidenzia leggero miglioramento al canale di Guyon ma peggioramento al gomito.
Vado da un altro neurologo, che mi fa un'altra elettromiografia, e mi rivela che il mio caso è stato seguito da dilettanti, che probabilmente il problema al gomito ce l'ho sempre avuto, e che ho eseguito un'operazione che oltre a non servire mi ha peggiorato il problema (adesso infatti ho anche intorpidimento nella zona intorno alla cicatrice). Il quadro sensitivo è praticamente disatroso e peggiorato per colpa dell'operazione inutile, mentre quello motorio, nonostante l'atrofia, fortunatamente non va tanto male. Inoltre c'è un leggero tunnel carpale.
Mi ha suggerito di fare un ciclo di ultrasuoni e di ripetere l'esame tra 6 mesi.
Ora ditemi voi cosa devo fare, è saggio aspettare 6 mesi? Sono davvero utili gli ultrasuoni? Possibile che tra tutte le visite che ho fatto si sono tutti sbagliati?
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Gent.le utente,
da quel che scrive non mi appare così acclarato come il problema originario fosse un intrappolamento del nervo ulnare nel canale di Guyon al polso. Ma così indicava la elettromioneurografia. E allora intervento sulla base di una RM che evidenzia un versamento fluido forse per perineurite irritativa (ciò che evidenziava la RM era un versamento su base infiammatorio attorno al nervo ulnare ovvero la "struttura tubulare"). Ma la ipotesi iniziale formulata dal suo medico di medicina generale era a favore di un intrappolamento del nervo ulnare non al polso ma nella doccia trocleare del gomito. Come discernere? Foorse prima della procedura chirurgica un blocco anestetico/analgesico loco-regionale (corticosteroide ed anestetico locale) prima al polso e poi passato l'effetto un paio di settimane dopo al gomito avrebbero indicato il sito di intrappolamento o addirittura avrebbero potuto essere addirittura terapeutiche qualora non vi fosse intrappolamento ma solo fenomeni infiammatori magari da micro-traumi ripetuti o da posture errate. A questo punto chiaramente una elettromioneurografia non può che mostrare una sofferenza del nervo ulnare al gomito (tessuto cicatriziale post chirurgico) ma al momento medesimo potrebbe anche evidenziare una sofferenza del nervo medesimo nel tratto sopragomito-sottogomito ( ovvero nella doccia trocleare del gomito). Che fare? Ovviamente una preliminare valutazione clinica neurologica presso che sia esperto anche di neurofisiologia e trattamento del dolore. Esistono farmaci "dedicati" al questo tipo di sintomatologia, esiste la possibilità di un approccio infiltrativo loco-regionale, esiste la possibilità di opzioni bio-tecnologiche "serie" e validate a livello internazionale assolutamente non invasive. Prima si tratta, in ogni modo, di capire dove e quale sia il vero problema che la affligge.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/
da quel che scrive non mi appare così acclarato come il problema originario fosse un intrappolamento del nervo ulnare nel canale di Guyon al polso. Ma così indicava la elettromioneurografia. E allora intervento sulla base di una RM che evidenzia un versamento fluido forse per perineurite irritativa (ciò che evidenziava la RM era un versamento su base infiammatorio attorno al nervo ulnare ovvero la "struttura tubulare"). Ma la ipotesi iniziale formulata dal suo medico di medicina generale era a favore di un intrappolamento del nervo ulnare non al polso ma nella doccia trocleare del gomito. Come discernere? Foorse prima della procedura chirurgica un blocco anestetico/analgesico loco-regionale (corticosteroide ed anestetico locale) prima al polso e poi passato l'effetto un paio di settimane dopo al gomito avrebbero indicato il sito di intrappolamento o addirittura avrebbero potuto essere addirittura terapeutiche qualora non vi fosse intrappolamento ma solo fenomeni infiammatori magari da micro-traumi ripetuti o da posture errate. A questo punto chiaramente una elettromioneurografia non può che mostrare una sofferenza del nervo ulnare al gomito (tessuto cicatriziale post chirurgico) ma al momento medesimo potrebbe anche evidenziare una sofferenza del nervo medesimo nel tratto sopragomito-sottogomito ( ovvero nella doccia trocleare del gomito). Che fare? Ovviamente una preliminare valutazione clinica neurologica presso che sia esperto anche di neurofisiologia e trattamento del dolore. Esistono farmaci "dedicati" al questo tipo di sintomatologia, esiste la possibilità di un approccio infiltrativo loco-regionale, esiste la possibilità di opzioni bio-tecnologiche "serie" e validate a livello internazionale assolutamente non invasive. Prima si tratta, in ogni modo, di capire dove e quale sia il vero problema che la affligge.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 04/09/2013.
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