Cefalea Tensiva e RM
Salve,
ho 33 anni e nessuna familiarità con Gravi patologie.
Circa 10 giorni fa mi sono svegliato con dei forti capogiri, simili a quelli che mi vengono se la sera prima ho magari bevuto un bicchierino di troppo. Ma la sera prima non avevo fatto uso di alcolici.
Tendo a sottovalutare la cosa reputandola un normale mal di testa. Tuttavia il fastidio persiste e mi costringe a rimanere a casa.
I due giorni successivi assumo Aspirina ma senza alcun effetto. Tuttavia la sensazione alla testa si modifica: al capogiro si associa un fastidio come una tensione/pesantezza alla nuca e ai lati del cranio.
Decido di andare dal medico di base che mi prescrive due bustine al giorno di Oki per tre giorni.
Il fastidio non passa e torno dal medico che mi consiglia un consulto neurologico.
Lo specialista effettua una visita completa molto accurata escludendo disturbi neurologici. La diagnosi è tuttavia Cefalea tensiva cronica e la terapia consiste in due gocce di Laroxyl la sera da aumentare di una goccia al giorno fino ad un max di 10 gocce. Inoltre mi consiglia una RM dell'encefalo e rachide cervicale nonchè un elettrocardiogramma, dicendomi che si tratta di accertamenti non necessari ma utili per escludere patologie più serie. Mi consiglia inoltre di tenere un diario del mal di testa in cui annotare sintomi e modificazioni del fastidio, dato che questo tende a modificarsi (a volte è alla nuca, a volte ai lati, a volte entrambi).
Essendo un soggetto particolarmente ansioso non credo di potermi sottoporre coscientemente a tali accertamenti dati anche episodici attacchi di panico che temo possano colpirmi all'interno dell'apparecchiatura.
Vorrei sapere pertanto se la semplice ma attenta e completa visita neurologica consenta di escludere "patologie più serie" e se sia normale che la cefalea tensiva possa durare oltre 10 giorni, dato che è questo il tempo trascorso a far data dal primo mal di testa. Grazie mille.
ho 33 anni e nessuna familiarità con Gravi patologie.
Circa 10 giorni fa mi sono svegliato con dei forti capogiri, simili a quelli che mi vengono se la sera prima ho magari bevuto un bicchierino di troppo. Ma la sera prima non avevo fatto uso di alcolici.
Tendo a sottovalutare la cosa reputandola un normale mal di testa. Tuttavia il fastidio persiste e mi costringe a rimanere a casa.
I due giorni successivi assumo Aspirina ma senza alcun effetto. Tuttavia la sensazione alla testa si modifica: al capogiro si associa un fastidio come una tensione/pesantezza alla nuca e ai lati del cranio.
Decido di andare dal medico di base che mi prescrive due bustine al giorno di Oki per tre giorni.
Il fastidio non passa e torno dal medico che mi consiglia un consulto neurologico.
Lo specialista effettua una visita completa molto accurata escludendo disturbi neurologici. La diagnosi è tuttavia Cefalea tensiva cronica e la terapia consiste in due gocce di Laroxyl la sera da aumentare di una goccia al giorno fino ad un max di 10 gocce. Inoltre mi consiglia una RM dell'encefalo e rachide cervicale nonchè un elettrocardiogramma, dicendomi che si tratta di accertamenti non necessari ma utili per escludere patologie più serie. Mi consiglia inoltre di tenere un diario del mal di testa in cui annotare sintomi e modificazioni del fastidio, dato che questo tende a modificarsi (a volte è alla nuca, a volte ai lati, a volte entrambi).
Essendo un soggetto particolarmente ansioso non credo di potermi sottoporre coscientemente a tali accertamenti dati anche episodici attacchi di panico che temo possano colpirmi all'interno dell'apparecchiatura.
Vorrei sapere pertanto se la semplice ma attenta e completa visita neurologica consenta di escludere "patologie più serie" e se sia normale che la cefalea tensiva possa durare oltre 10 giorni, dato che è questo il tempo trascorso a far data dal primo mal di testa. Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
la diagnosi di cefalea di tipo tensivo è clinica, cioè si effettua col colloquio col paziente e con la visita medica. Personalmente quando faccio questo tipo di diagnosi non richiedo esami diagnostici, solo successivamente, se la terapia risulta inefficace, procedo con eventuali accertamenti.
La durata può essere anche molto più lunga.
Veda gli effetti del laroxyl.
Cordiali saluti
la diagnosi di cefalea di tipo tensivo è clinica, cioè si effettua col colloquio col paziente e con la visita medica. Personalmente quando faccio questo tipo di diagnosi non richiedo esami diagnostici, solo successivamente, se la terapia risulta inefficace, procedo con eventuali accertamenti.
La durata può essere anche molto più lunga.
Veda gli effetti del laroxyl.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile Dott. Ferraloro,
la ringrazio per la cortese e celere risposta.
La terrò certamente aggiornata sull'esito della terapia.
Approfittò della sua gentilezza per chiederle se un affaticamento della vista ed un senso di pesantezza ai lati della mandibola possono essere correlati a tale tipo di cefalea, nonchè se secondo Lei tale farmaco è appropriato per questo disturbo.
Grazie.
la ringrazio per la cortese e celere risposta.
La terrò certamente aggiornata sull'esito della terapia.
Approfittò della sua gentilezza per chiederle se un affaticamento della vista ed un senso di pesantezza ai lati della mandibola possono essere correlati a tale tipo di cefalea, nonchè se secondo Lei tale farmaco è appropriato per questo disturbo.
Grazie.
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
mi scusi se la disturbo ancora.
Stamattina ho avuto difficoltà a svegliarmi e una volta alzato ho notato uno strano intorpidimento della lingua nonchè una forte sensazione di confusione mentale e sbandamento durata circa una mezz'ora e che a distanza di un'oretta circa ha cominciato a tendere a diminuire.
Ieri sera ho assunto 3 gocce di laroxyl.
E' un effetto normale di tale farmaco o mi consiglia di contattare il neurologo che me l'ha prescritto?
Grazie.
mi scusi se la disturbo ancora.
Stamattina ho avuto difficoltà a svegliarmi e una volta alzato ho notato uno strano intorpidimento della lingua nonchè una forte sensazione di confusione mentale e sbandamento durata circa una mezz'ora e che a distanza di un'oretta circa ha cominciato a tendere a diminuire.
Ieri sera ho assunto 3 gocce di laroxyl.
E' un effetto normale di tale farmaco o mi consiglia di contattare il neurologo che me l'ha prescritto?
Grazie.
[#6]
Utente
Salve Dottore,
come da Lei consigliatomi ho contattato il mio neurologo spiegandogli la sintomatologia.
Mi ha detto (telefonicamente) che il fastidio lamentato potrebbe dipendere dal Laroxyl e mi ha consigliato di scendere a 2 gocce e vedere gli effetti.
In realtà, dato che il mal di testa mi è miracolosamente completamente scomparso dopo 4 giorni di assunzione del farmaco ho pensato di evitare di assumerlo.
Mi sono alzato tranquillamente e senza alcun effetto di quelli lamentati nel precedente messaggio.
Tuttavia sto notando un fastidioso lieve abbassamento della vista ed una lacrimazione dovuta ad un affaticamento degli occhi, in particolare il sinistro.
E' come se fosse una difficoltà di messa a fuoco.
Le vorrei chiedere se secondo Lei posso interrompere l'assunzione del farmaco non avvertendo più sintomi di cefalea e se devo preoccuparmi per questo "problema" alla vista, dato che leggendo un pò su internet ho letto ipotesi alquanto allarmanti.
Grazie mille.
come da Lei consigliatomi ho contattato il mio neurologo spiegandogli la sintomatologia.
Mi ha detto (telefonicamente) che il fastidio lamentato potrebbe dipendere dal Laroxyl e mi ha consigliato di scendere a 2 gocce e vedere gli effetti.
In realtà, dato che il mal di testa mi è miracolosamente completamente scomparso dopo 4 giorni di assunzione del farmaco ho pensato di evitare di assumerlo.
Mi sono alzato tranquillamente e senza alcun effetto di quelli lamentati nel precedente messaggio.
Tuttavia sto notando un fastidioso lieve abbassamento della vista ed una lacrimazione dovuta ad un affaticamento degli occhi, in particolare il sinistro.
E' come se fosse una difficoltà di messa a fuoco.
Le vorrei chiedere se secondo Lei posso interrompere l'assunzione del farmaco non avvertendo più sintomi di cefalea e se devo preoccuparmi per questo "problema" alla vista, dato che leggendo un pò su internet ho letto ipotesi alquanto allarmanti.
Grazie mille.
[#11]
Utente
Salve Dott. Ferraloro,
ho di nuovo contattato il mio neurologo il quale mi ha assolutamente sconsigliato di interrompere di mia iniziativa la terapia consigliandomi di continuarla per almeno un mese.
Inoltre mi ha detto che l'appannamento della vista è un effetto collaterale del farmaco che agisce come la sostanza che spruzzano gli oculisti negli occhi (non ricordo il nome) e che il mio fisico si abituerà a tale sensazione e quindi non dovrei più notarla in futuro.
Le chiedo tuttavia come mai secondo Lei devo continuare ad assumere Laroxyl pur non percependo più la sensazione di tensione/pesantezza. Il malessere potrebbe ripresentarsi? Ed in tal caso non potrei assumere il medicinale solo qualora dovessi appunto avere di nuovo la Cefalea?
Vorrei sapere inoltre, se possibile, come mai tale farmaco ha tale effetto di guarire dalla cefalea. Leggo che si tratta di un antidepressivo. Può quindi essere che la causa della mia situazione sia solo di origine ansiosa?
Oppure, visto che il disturbo mi colpiva principalmente alla nuca, ha eliminato il mal di testa semplicemente sciogliendomi i muscoli del collo?
Le chiedo queste cose in quanto sono alquanto restio ad assumere farmaci e quindi, in base alle sue risposte, potrei optare ad esempio per un rimedio naturale contro l'ansia (nel primo caso) o per un eventuale terapia di scioglimento muscoli (nel secondo caso).
O ancora la causa potrebbe rinvenirsi in un problema mandibolare? (una pesantezza alla mandibola è un altro sintomo che ho avvertito).
Ancora grazie mille e scusi per il disturbo.
ho di nuovo contattato il mio neurologo il quale mi ha assolutamente sconsigliato di interrompere di mia iniziativa la terapia consigliandomi di continuarla per almeno un mese.
Inoltre mi ha detto che l'appannamento della vista è un effetto collaterale del farmaco che agisce come la sostanza che spruzzano gli oculisti negli occhi (non ricordo il nome) e che il mio fisico si abituerà a tale sensazione e quindi non dovrei più notarla in futuro.
Le chiedo tuttavia come mai secondo Lei devo continuare ad assumere Laroxyl pur non percependo più la sensazione di tensione/pesantezza. Il malessere potrebbe ripresentarsi? Ed in tal caso non potrei assumere il medicinale solo qualora dovessi appunto avere di nuovo la Cefalea?
Vorrei sapere inoltre, se possibile, come mai tale farmaco ha tale effetto di guarire dalla cefalea. Leggo che si tratta di un antidepressivo. Può quindi essere che la causa della mia situazione sia solo di origine ansiosa?
Oppure, visto che il disturbo mi colpiva principalmente alla nuca, ha eliminato il mal di testa semplicemente sciogliendomi i muscoli del collo?
Le chiedo queste cose in quanto sono alquanto restio ad assumere farmaci e quindi, in base alle sue risposte, potrei optare ad esempio per un rimedio naturale contro l'ansia (nel primo caso) o per un eventuale terapia di scioglimento muscoli (nel secondo caso).
O ancora la causa potrebbe rinvenirsi in un problema mandibolare? (una pesantezza alla mandibola è un altro sintomo che ho avvertito).
Ancora grazie mille e scusi per il disturbo.
[#12]
Gentile Utente,
concordo con quanto detto dal neurologo circa l'inopportuna sospensione del laroxyl dopo solo 4 giorni. La terapia va protratta per almeno un mese, e poi sta assumendo un dosaggio molto basso.
Il meccanismo d'azione sulla cefalea non è stato ancora del tutto chiarito, anche perché non si conoscono pienamente i meccanismi che conducono alla cefalea tensiva.
Le consiglio di seguire le indicazioni del neurologo.
Cordialità
concordo con quanto detto dal neurologo circa l'inopportuna sospensione del laroxyl dopo solo 4 giorni. La terapia va protratta per almeno un mese, e poi sta assumendo un dosaggio molto basso.
Il meccanismo d'azione sulla cefalea non è stato ancora del tutto chiarito, anche perché non si conoscono pienamente i meccanismi che conducono alla cefalea tensiva.
Le consiglio di seguire le indicazioni del neurologo.
Cordialità
[#13]
http://www.danieletonlorenzi.it/wp-content/uploads/ScreenHunter_01-Oct.-19-16.42.gif il numero 1 rappresenta il muscolo temporale che è un elevatore della mandibola. Porta i denti dell'arcata inferiore ad andare in contatto con l'arcata superiore. Se l'occlusione è sbagliata è probabile che ci sia dolore.
"affaticamento della vista ed un senso di pesantezza ai lati della mandibola possono essere correlati a tale tipo di cefalea"
La pesantezza della mandibola potrebbe anche essere correlata con la stanchezza dei muscoli oculomotori. I loro sensori di posizione (fusi neuromuscolari) finiscono nello stesso nucleo (trigeminale mesencefalico).
Consiglio, segua scrupolosamente quanto detto dal neurologo, ma faccia anche una vista gnatologica.
Saluti
"affaticamento della vista ed un senso di pesantezza ai lati della mandibola possono essere correlati a tale tipo di cefalea"
La pesantezza della mandibola potrebbe anche essere correlata con la stanchezza dei muscoli oculomotori. I loro sensori di posizione (fusi neuromuscolari) finiscono nello stesso nucleo (trigeminale mesencefalico).
Consiglio, segua scrupolosamente quanto detto dal neurologo, ma faccia anche una vista gnatologica.
Saluti
[#15]
Utente
Salve Dottori,
come avevo già scritto in precedenza il mal di testa è pressochè scomparso.
Tuttavia da qualche giorno avverto un fastidio all'occhio sinistro. E' arrossato, ha difficoltà a mettere a fuoco ed è come se avessi un granello di sabbia all'interno anche se non c'è niente. E' così dalla mattina alla sera.
In più da due giorni è iniziato anche un fastidio all'orecchio sinistro. Come una piccola punturina all'interno. Ci sento bene ma è molto fastidioso.
Vorrei sapere se tali sintomi sono correlati con la cefalea passata o se sono "autonomi" ed inoltre se devo prenotare una visita oculistica, dall'otorino o ancora neurologica.
Grazie mille.
come avevo già scritto in precedenza il mal di testa è pressochè scomparso.
Tuttavia da qualche giorno avverto un fastidio all'occhio sinistro. E' arrossato, ha difficoltà a mettere a fuoco ed è come se avessi un granello di sabbia all'interno anche se non c'è niente. E' così dalla mattina alla sera.
In più da due giorni è iniziato anche un fastidio all'orecchio sinistro. Come una piccola punturina all'interno. Ci sento bene ma è molto fastidioso.
Vorrei sapere se tali sintomi sono correlati con la cefalea passata o se sono "autonomi" ed inoltre se devo prenotare una visita oculistica, dall'otorino o ancora neurologica.
Grazie mille.
[#17]
Utente
Gentile Dottore,
come da Lei consigliatomi ho effettuato la visita oculistica.
Il medico ha riscontrato una forte infiammazione, mi ha prescritto Efferalgan due volte al giorno per una settimana e mi ha consigliato una Radiografia dei seni paranasali.
In effetti la situazione è migliorata. Tuttavia Le riporto cosa dice il referto dell'RX:
- Ridotta trasparenza dei seni paranasali
- Ipertrofia dei turbinati
- Ipoplasia dei seni frontali
- Malocclusione
Non le nascondo, in attesa di portare tali risultati all'oculista (ho appuntamento per venerdì), una certa preoccupazione.
Tanto più che si è associato a tutto ciò una leggera difficoltà a muovere le ultime due dita della mano sinistra.
Tali risultati sono associabili al fastidio agli occhi ed alla passata cefalea?
Dovrei rivolgermi ad altri specialisti?
Grazie mille.
come da Lei consigliatomi ho effettuato la visita oculistica.
Il medico ha riscontrato una forte infiammazione, mi ha prescritto Efferalgan due volte al giorno per una settimana e mi ha consigliato una Radiografia dei seni paranasali.
In effetti la situazione è migliorata. Tuttavia Le riporto cosa dice il referto dell'RX:
- Ridotta trasparenza dei seni paranasali
- Ipertrofia dei turbinati
- Ipoplasia dei seni frontali
- Malocclusione
Non le nascondo, in attesa di portare tali risultati all'oculista (ho appuntamento per venerdì), una certa preoccupazione.
Tanto più che si è associato a tutto ciò una leggera difficoltà a muovere le ultime due dita della mano sinistra.
Tali risultati sono associabili al fastidio agli occhi ed alla passata cefalea?
Dovrei rivolgermi ad altri specialisti?
Grazie mille.
[#19]
Utente
Gentile Dottore,
vorrei aggiornarla sull'evoluzione dei miei sintomi.
Una volta portati i risultati dell' RX all'otorino per la sinusite, il medico mi ha prescritto alcuni farmaci (in specie spray nasali) che ho dovuto utilizzare per alcune settimane.
Tuttavia dal 5 settembre circa ho cominciato ad avvertire due sintomi particolari e molto fastidiosi: miodesopsie e fascicolazioni.
Per quanto riguarda le "mosche volanti" mi sono immediatamente rivolto di nuovo al mio oculista il quale dopo approfondita visita mi ha detto di non ritrovare alcuna alterazione dell'occhio e mi ha prescritto un integratore che sto assumendo ma con scarsissimi risultati. Non so davvero come risolvere il problema.
Per quanto riguarda invece il secondo sintomo tutto è iniziato con un leggero fastidio al polpaccio destro durante la guida. Questo fastidio andava via via aumentando nei giorni (sempre maggiormente da seduto) fino ad arrivare a prendere anche la pianta del piede e la parte della gamba dietro al ginocchio. All'improvviso ho cominciato ad avvertire e notare anche visivamente dei piccoli guizzi sotto la pelle del polpaccio che sono stati continui per un paio di giorni di fila.
Tutto questo è durato per un paio di settimane, mentre ora il fastidio si è di molto attenuato anche se sporadicamente compaiono questi guizzi anche al polpaccio e al braccio sinistro (l'ho notato un paio di volte in un mese).
Non le nascondo una forte preoccupazione anche perchè navigando in Internet si legge di tutto.
In pratica da fine agosto (periodo della cefalea tensiva) ad oggi sto provando numerosi sintomi che sembrano non avere alcuna correlazione tra di loro. Le chiedo se secondo Lei possano essere di origine Neurologica e se reputa opportuna una nuova visita presso il Neurologo. Grazie mille.
vorrei aggiornarla sull'evoluzione dei miei sintomi.
Una volta portati i risultati dell' RX all'otorino per la sinusite, il medico mi ha prescritto alcuni farmaci (in specie spray nasali) che ho dovuto utilizzare per alcune settimane.
Tuttavia dal 5 settembre circa ho cominciato ad avvertire due sintomi particolari e molto fastidiosi: miodesopsie e fascicolazioni.
Per quanto riguarda le "mosche volanti" mi sono immediatamente rivolto di nuovo al mio oculista il quale dopo approfondita visita mi ha detto di non ritrovare alcuna alterazione dell'occhio e mi ha prescritto un integratore che sto assumendo ma con scarsissimi risultati. Non so davvero come risolvere il problema.
Per quanto riguarda invece il secondo sintomo tutto è iniziato con un leggero fastidio al polpaccio destro durante la guida. Questo fastidio andava via via aumentando nei giorni (sempre maggiormente da seduto) fino ad arrivare a prendere anche la pianta del piede e la parte della gamba dietro al ginocchio. All'improvviso ho cominciato ad avvertire e notare anche visivamente dei piccoli guizzi sotto la pelle del polpaccio che sono stati continui per un paio di giorni di fila.
Tutto questo è durato per un paio di settimane, mentre ora il fastidio si è di molto attenuato anche se sporadicamente compaiono questi guizzi anche al polpaccio e al braccio sinistro (l'ho notato un paio di volte in un mese).
Non le nascondo una forte preoccupazione anche perchè navigando in Internet si legge di tutto.
In pratica da fine agosto (periodo della cefalea tensiva) ad oggi sto provando numerosi sintomi che sembrano non avere alcuna correlazione tra di loro. Le chiedo se secondo Lei possano essere di origine Neurologica e se reputa opportuna una nuova visita presso il Neurologo. Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 5.6k visite dal 29/08/2013.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.