Una rx alla colonna lombo sacrale
Ho 50 anni e da 4 anni pratico regolarmente nuoto agonistico, senza problemi di sciatalgie mai avuti in passato.
Circa 3 mesi fa ho riscontrato un fastidio alla caviglia sx, che si manifestava come una scossa quando salivo e scendevo dalla macchina. Nulla di significativo, tanto da non impedirmi gli allenamenti e le gare fino al mese scorso.
Poiché i fastidi permanevano e si manifestavano più frequenti mi sono rivolto ad un fisio terapista che mi ha dignosticato una sciatica da sindrome del piriforme. Ho effettuato 2 sedute di Tecas/Laser/Tens/Massaggi al piriforme senza alcun beneficio.
Mi sono rivolto allora al medico di base che mi ha dignosticato una compressione del rachide, prescrivendomi infiammatori per via orale, una visita ortopedica e una RX alla colonna Lombo Sacrale.
L’esito della RX riporta: “Presente un minima atteggiamento scoliotico sx convesso. Verticalizzazione della lordosi fisiologica. Regolare morfologia e struttura dei corpi vertebrali lombari. Sensibile riduzione in ampiezza della spazio discale L5-S1”.
L’ortopedico mi visita e mi prescrive una RMN ed antinfiammatori per 10gg per via orale.
La RM Colonna Lombo-Sacrale indica: “Alterazione di segnale dei dischi intersomatici L4-5 e L5-S1 per fenomeni degenerativi. In particolare a livello L4-5 si osserva una ernia discale in sede paramediana sinistra, che oblitera il recesso laterale e prende contatto con la radice L5 omolaterale. A livello L5-S1 è evidente una protrusione discale posteriore ad ampio raggio senza significativa impronta sui sacco durale. In corrispondenza delle radici della cauda in sede paramediana destra, a livello L2-3, è apprezzabile una formazione nodulare, di circa 6 mm di diametro massimo, con marcata ed omogenea impregnazione dopo mezzo di contrasto, riferibile a neurinoma. I metameri rachidei sono regolarmente allineati, di altezza conservata ed esenti da alterazioni morfo-strutturali e dell'intensita del segnale."
Allora l'ortopedico mi prescrive 10 sedute di Tecar/Laser/Trazioni lombari: ne effettuo 5 senza alcun miglioramento (sospendo le sedute per le ferie estive). I dolori aumentano ad agosto e mi rivolgo al medico di base che mi prescrive 3 fiale di antinfiammatorio+decontratturante per intramuscolo e poi 10gg di antinfiammatorio+ decontratturnate per via orale (oggi finisco il ciclo) ed una visita dal fisiatra. I dolori sono sempre più acuti, tanto da svegliarmi la notte per le forti fitte alla caviglia. Adesso al mattino ho anche difficolta ad alzarmi e camminare. Il solo pensiero di guidare la macchina è diventato un incubo, ed ho il terrore di rimanere bloccato.
Sono scoraggiato: chiedo un vostro consulto, ed in particolare se oltre al fisiatra sia opportuno consultare anche un neurochirurgo. Inoltre posso riprendere a fare nuoto regolarmente? Un osteopata può essere di aiuto? E' necessario proseguire con la terapia farmacologica? In base ai referti, ed al decorso, è possibile guarire da questa lombosciatalgia senza interventi invasivi?
Circa 3 mesi fa ho riscontrato un fastidio alla caviglia sx, che si manifestava come una scossa quando salivo e scendevo dalla macchina. Nulla di significativo, tanto da non impedirmi gli allenamenti e le gare fino al mese scorso.
Poiché i fastidi permanevano e si manifestavano più frequenti mi sono rivolto ad un fisio terapista che mi ha dignosticato una sciatica da sindrome del piriforme. Ho effettuato 2 sedute di Tecas/Laser/Tens/Massaggi al piriforme senza alcun beneficio.
Mi sono rivolto allora al medico di base che mi ha dignosticato una compressione del rachide, prescrivendomi infiammatori per via orale, una visita ortopedica e una RX alla colonna Lombo Sacrale.
L’esito della RX riporta: “Presente un minima atteggiamento scoliotico sx convesso. Verticalizzazione della lordosi fisiologica. Regolare morfologia e struttura dei corpi vertebrali lombari. Sensibile riduzione in ampiezza della spazio discale L5-S1”.
L’ortopedico mi visita e mi prescrive una RMN ed antinfiammatori per 10gg per via orale.
La RM Colonna Lombo-Sacrale indica: “Alterazione di segnale dei dischi intersomatici L4-5 e L5-S1 per fenomeni degenerativi. In particolare a livello L4-5 si osserva una ernia discale in sede paramediana sinistra, che oblitera il recesso laterale e prende contatto con la radice L5 omolaterale. A livello L5-S1 è evidente una protrusione discale posteriore ad ampio raggio senza significativa impronta sui sacco durale. In corrispondenza delle radici della cauda in sede paramediana destra, a livello L2-3, è apprezzabile una formazione nodulare, di circa 6 mm di diametro massimo, con marcata ed omogenea impregnazione dopo mezzo di contrasto, riferibile a neurinoma. I metameri rachidei sono regolarmente allineati, di altezza conservata ed esenti da alterazioni morfo-strutturali e dell'intensita del segnale."
Allora l'ortopedico mi prescrive 10 sedute di Tecar/Laser/Trazioni lombari: ne effettuo 5 senza alcun miglioramento (sospendo le sedute per le ferie estive). I dolori aumentano ad agosto e mi rivolgo al medico di base che mi prescrive 3 fiale di antinfiammatorio+decontratturante per intramuscolo e poi 10gg di antinfiammatorio+ decontratturnate per via orale (oggi finisco il ciclo) ed una visita dal fisiatra. I dolori sono sempre più acuti, tanto da svegliarmi la notte per le forti fitte alla caviglia. Adesso al mattino ho anche difficolta ad alzarmi e camminare. Il solo pensiero di guidare la macchina è diventato un incubo, ed ho il terrore di rimanere bloccato.
Sono scoraggiato: chiedo un vostro consulto, ed in particolare se oltre al fisiatra sia opportuno consultare anche un neurochirurgo. Inoltre posso riprendere a fare nuoto regolarmente? Un osteopata può essere di aiuto? E' necessario proseguire con la terapia farmacologica? In base ai referti, ed al decorso, è possibile guarire da questa lombosciatalgia senza interventi invasivi?
[#1]
Gent.le utente,
la lombosciatalgia verosimilmente dipendente dall'interessamento delle radici spinali da parte del materiale discale estruso all'interno del canale vertebrale a livello L4-L5 ed L5-S1 può richiedere un trattamento conservativo (riabilitazione posturale più farmaci "dedicati" al dolore neuropatico ovvero da radice nervosa o da nervo periferico) o in alternativa, fallito il suddetto approccio, potrebbero essere prese in considerazione alternative mini-invasive (es: infiltrazioni/blocchi antalgici paravertebrali), opzioni "bio-tech" (es: scrambler therapy) fino a giungere qualora ve ne fosse una precisa indicazione al consiglio di un trattamento invasivo di tipo neurochirurgico.
Necessariamente la ampia gamma delle possibilità appena esposte circa il formulare una ipotesi diagnostica etiopatogenetica e di "interessamento quantitativo", ecc. necessita passare attraverso una valutazione clinica neurologica diretta ed eventualmente esami strumentali che dovessere rivelarsi indicati (es: elettromioneurografia).
Pertanto la sollecito sottoporsi a quanto sopra illustrato a breve (ciò anche in considerazione della rapida progressione della sintomatologia dolorosa e della crescente limitazione funzionale che lei racconta).
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
la lombosciatalgia verosimilmente dipendente dall'interessamento delle radici spinali da parte del materiale discale estruso all'interno del canale vertebrale a livello L4-L5 ed L5-S1 può richiedere un trattamento conservativo (riabilitazione posturale più farmaci "dedicati" al dolore neuropatico ovvero da radice nervosa o da nervo periferico) o in alternativa, fallito il suddetto approccio, potrebbero essere prese in considerazione alternative mini-invasive (es: infiltrazioni/blocchi antalgici paravertebrali), opzioni "bio-tech" (es: scrambler therapy) fino a giungere qualora ve ne fosse una precisa indicazione al consiglio di un trattamento invasivo di tipo neurochirurgico.
Necessariamente la ampia gamma delle possibilità appena esposte circa il formulare una ipotesi diagnostica etiopatogenetica e di "interessamento quantitativo", ecc. necessita passare attraverso una valutazione clinica neurologica diretta ed eventualmente esami strumentali che dovessere rivelarsi indicati (es: elettromioneurografia).
Pertanto la sollecito sottoporsi a quanto sopra illustrato a breve (ciò anche in considerazione della rapida progressione della sintomatologia dolorosa e della crescente limitazione funzionale che lei racconta).
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la cortese e celere risposta.
Nei prossimi giorni farò una visita specialistica con un Fisiatra per valutare un percorso di riabilitazione posturale e l'opportunità di ulteriori esami strumentali (elettromiografia), e la terrò al corrente sugli esiti. Nel frattempo ho ripreso il nuoto, anche se in forma blanda (evitando la rana e le virate) e devo dire che a fine allenamento provo un evidente senso di sollievo e benessere, che permane almeno per alcune ore.
La cosa di cui non mi capacito è come sia possibile che questo tipo di problema possa insorgere a chi come me pratica regolarmente il nuoto (mi credevo immune).
Cordialmente
Nei prossimi giorni farò una visita specialistica con un Fisiatra per valutare un percorso di riabilitazione posturale e l'opportunità di ulteriori esami strumentali (elettromiografia), e la terrò al corrente sugli esiti. Nel frattempo ho ripreso il nuoto, anche se in forma blanda (evitando la rana e le virate) e devo dire che a fine allenamento provo un evidente senso di sollievo e benessere, che permane almeno per alcune ore.
La cosa di cui non mi capacito è come sia possibile che questo tipo di problema possa insorgere a chi come me pratica regolarmente il nuoto (mi credevo immune).
Cordialmente
[#3]
Utente
Gentile Dott. Poli,
ho effettuato una visita fisiatrica, a seguito della quale mi è stata effettuata questa diagnosi:
ESAME OBIETTIVO ARTICOLARE: Contrattura lieve mm paravertebrali lombari, ipotrofia mm quadricipite sx con + Lasegue, caviglia sx libera alla mobilizzazione in assenza di tumefazioni, iporiflessia rot gamba sx, no deficit di forza.
Oltre alla prescrizione della Elettromiografia, mi ha prospettato 15 sedute di FisioTerapia comprendenti: mobilizzazioni vertebrali lombari, pompages lombare, ipotermia lombare.
I costi di questa fisioterapia sono abbastanza rilevanti; per cui prima di avventurarmi in altre spese, volevo chiedere un suo parere sul reale beneficio che possano apportare alla mia condizione, e sui tempi di riabilitazione che posso stimare.
Dalla diagnosi fatta il problema che mi affligge sembrerebbe di entità limitata, e che possa rientrare con una terapia conservativa.
La ringrazio anticipatamente
ho effettuato una visita fisiatrica, a seguito della quale mi è stata effettuata questa diagnosi:
ESAME OBIETTIVO ARTICOLARE: Contrattura lieve mm paravertebrali lombari, ipotrofia mm quadricipite sx con + Lasegue, caviglia sx libera alla mobilizzazione in assenza di tumefazioni, iporiflessia rot gamba sx, no deficit di forza.
Oltre alla prescrizione della Elettromiografia, mi ha prospettato 15 sedute di FisioTerapia comprendenti: mobilizzazioni vertebrali lombari, pompages lombare, ipotermia lombare.
I costi di questa fisioterapia sono abbastanza rilevanti; per cui prima di avventurarmi in altre spese, volevo chiedere un suo parere sul reale beneficio che possano apportare alla mia condizione, e sui tempi di riabilitazione che posso stimare.
Dalla diagnosi fatta il problema che mi affligge sembrerebbe di entità limitata, e che possa rientrare con una terapia conservativa.
La ringrazio anticipatamente
[#4]
Perdoni io non vedo proprio una diagnosi ma una "certificazione di status clinico". Circa il trattamento, atteso l'esame da effettuare, vi sono come già detto molte opzioni terapeutiche, la maggior parte di tipo conservativo. Io avevo consigliato una valutazione clinica neurologica diretta da un professionista che eventualmente le praticasse anche lesame elettromiografico. Ma tant'è. Circa la entità funzionale del danno dovrà attendere l'esame elettromioneurografico. La RM rende conto dell'aspetto anatomo-morfologico. I dati vanno poi confrontati tra loro. Ed al fine quel che ovviamente più importa è come si starà il paziente attraverso quale approccio/i.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
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[#5]
Utente
Salve Dott. Poli,
è trascorso circa un mese dell'ultimo consulto e nel frattempo ho completato le analisi diagnostiche ed intrapreso alcune terapie.
In particolare, ho effettuato l'esame elettromioneurografico con il seguente referto:
"Esaminate agli arti inferiori la conduzione sensitiva del nervo surale, Ie conduzioni motorie del nervo peroneo e Ie risposte muscolari tardive del nervo tibiale bilateralmente.
L 'esame sesguito agli arti inferiori ha mostrato segni di sofferenza neurogena non recente riferibile ai muscoli ad innervazione radicolare L5 di sinistra, di modesta entita.
Non si osserva denervazione in atto nei muscoli esaminati.
Conduzioni sensitivo-motorie nella norma."
Da circa 4 settimana ho iniziato l'ossigeno-ozono terapia per via intervertebrale, sospendendo la terapia farmacologica: dopo 7 sedute il beneficio è piuttosto limitato. I dolori notturni che mi impedivano di dormire sono parzialmente diminuti: tuttavia rimane il fastidio nello stare seduto e soprattutto la difficoltà a camminare appena sceso dal letto per forti dolori sulla gamba sinistra, dal collo del piede in su per tutta la gamba.
Sono sempre più sconfortato: ho sempre fatto molto sport e mi domando se potrò mai tornare ad avere la stessa vita sociale e sportiva che avevo fino a poco tempo fa.
Nell'ultimo periodo ho anche iniziato la ginnastica posturale di gruppo, ma con cadenza settimanale per gli impegni di lavoro.
Le chiedo: dopo oltre due mesi di terapie fatte senza grandi miglioramenti è ragionevole insistere con questa terapia? Esiste qualche altra cura che potrebbe dare risultati, a suo parere?
Grazie anticipatamente
è trascorso circa un mese dell'ultimo consulto e nel frattempo ho completato le analisi diagnostiche ed intrapreso alcune terapie.
In particolare, ho effettuato l'esame elettromioneurografico con il seguente referto:
"Esaminate agli arti inferiori la conduzione sensitiva del nervo surale, Ie conduzioni motorie del nervo peroneo e Ie risposte muscolari tardive del nervo tibiale bilateralmente.
L 'esame sesguito agli arti inferiori ha mostrato segni di sofferenza neurogena non recente riferibile ai muscoli ad innervazione radicolare L5 di sinistra, di modesta entita.
Non si osserva denervazione in atto nei muscoli esaminati.
Conduzioni sensitivo-motorie nella norma."
Da circa 4 settimana ho iniziato l'ossigeno-ozono terapia per via intervertebrale, sospendendo la terapia farmacologica: dopo 7 sedute il beneficio è piuttosto limitato. I dolori notturni che mi impedivano di dormire sono parzialmente diminuti: tuttavia rimane il fastidio nello stare seduto e soprattutto la difficoltà a camminare appena sceso dal letto per forti dolori sulla gamba sinistra, dal collo del piede in su per tutta la gamba.
Sono sempre più sconfortato: ho sempre fatto molto sport e mi domando se potrò mai tornare ad avere la stessa vita sociale e sportiva che avevo fino a poco tempo fa.
Nell'ultimo periodo ho anche iniziato la ginnastica posturale di gruppo, ma con cadenza settimanale per gli impegni di lavoro.
Le chiedo: dopo oltre due mesi di terapie fatte senza grandi miglioramenti è ragionevole insistere con questa terapia? Esiste qualche altra cura che potrebbe dare risultati, a suo parere?
Grazie anticipatamente
[#6]
Gent.le amico,
come già accennato nei precedenti contatti esistono diverse opzioni per approcciare la sua problematica. La indicazione è sempre la medesima: preliminare valutazione clinica neurologica portando con sè in visione gli accertamenti eseguiti, formulazione di corretta ipotesi diagnostica, pianificazione di adeguato trattamento. Rammenti che di dolore cronico severo benigno si "deve" guarire.
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
http://trepinilab.it/servizi/specialistica/neurologia/
come già accennato nei precedenti contatti esistono diverse opzioni per approcciare la sua problematica. La indicazione è sempre la medesima: preliminare valutazione clinica neurologica portando con sè in visione gli accertamenti eseguiti, formulazione di corretta ipotesi diagnostica, pianificazione di adeguato trattamento. Rammenti che di dolore cronico severo benigno si "deve" guarire.
Dr. Otello Poli
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 25/08/2013.
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