fascicolazioni e scosse elettriche lungo gli arti

Salve, cercherò di spiegare il mio problema nel modo più sintetico possibile!
Tutto è iniziato a dicembre del 2012, una mattina mi sveglio con una fascicolazione della palpebra inferiore dell' occhio sx, (molto fastidiosa) dopo circa due settimane molto lentamente la contrazione sparisce.
Circa 3 settimane fa, sempre al mio risveglio un' altra contrazione involontaria, stavolta alla giunzione dx del labbro inferiore con quello superiore, stavolta lo spasmo sparisce nel giro di 2 giorni!
Finalmente in vacanza la settimana scorsa ho notato per puro caso che il polpaccio aveva ininterrottamente sempre queste fascicolazioni molto superficiali e non sempre allo stesso punto!
La stessa sera vado a coricarmi e con sorpresa quando ho chiuso gli occhi per cercare di addormentarmi il labbro (stavolta) sx si inizia a contrarsi anch'esso!
La cosa buffa è che anche da sveglio il labbro inizia a muoversi solo quando chiudo l'occhio sx o entrambi gli occhi! (quest'ultimo sintomo lo avverto tuttora)
Ma non è finita qui! tornato dalla "vacanza" avverto come scossette elettriche e piccoli formicolii inizialmente sugli arti inferiori e oggi anche sugli arti superiori glutei, insomma un po in tutto il corpo! Tutto ciò non è fastidioso e non mi provoca dolore, ma mi sta preoccupando veramente visto che si manifestano quasi ininterrottamente!
Concludo che ho passato un periodo di forte stress e sono anche molto ansioso.
secondo voi questi sintomi a cosa possono essere associati?
all'ansia, allo stress o qualcos'altro?
Rigirando la domanda ansia e stress possono dar luogo a scossette elettriche lungo gli arti e a contrazioni al labbro !
Grazie per la pazienza !
Attendendo una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente!!


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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Gent.le utente,
fascicolazioni al volto e parestesie (quelle che lei chiama scosse elettriche e formicolii) agli arti e poi diffuse meriterebbero in ogni caso, prima di formulare una ipotesi diagnostica di genesi "psicogena" (ovvero da stress), una valutazione clinica neurologica diretta ed eventuali esami dovessero poi rivelarsi indicati. Ciò poichè metodologicamente e deontologicamente corretta è la attribuzione di un disturbo ad un disagio psichico (lo stress) solo come ultima ratio dopo aver escluso possibile cause di natura organica.

Cordialmente,
Dr. Otello Poli
www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
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Grazie mille per la risposta, prendo subito in considerazione il suo consiglio!