Ansia: sintomi da sopportare o eliminare?
buon giorno..
scrivo dopo due consulti precedenti per un chiarimento e parere vostro...
come già scritto tutto inizio l'ottobre scorso con un forte senso di distacco dalla realtà , forte sonnolenza ed altri sintomi... mi è stata diagnosticato un disturbo d'ansia e ho iniziato diverse cure e attualmente prendo zarelis 150 mg...
con alti e bassi devo dire che la situazione è migliorata a livello psicologico... nel senso che ho smesso di farmi mille film mentali continui sui miei "sintomi" e vivo la cosa in maniera un pò piu serena...
però a livello fisico io continuo ad evere questa sensazione di distacco... con la testa appesantita quasi "ovattata" e il tutto per esempio peggiora quando c'è molta gente...esempio nei centri commerciali... è come se i miei occhi non riescano a seguire tutti i movimenti delle persone contemporaneamente e manda in confusione il mio povero cervello!!!....
detto questo.... io da tre mesi stò anche facendo un percorso psicologico e la mia psicologa dice che non vede in me quest ansia che mi descrivono...il neurologo dice che sono sano come un pesce..che se esco..faccio tutto ..lavoro...vado con amici ecc ecc a breve ridurrà lo zarelis.......
e io mi chiedo...ma se sono sano come un pesce come tutti dicono...perchè ho ancora questi maledetti problemi a livello fisico???
allora io vi chiedo... l'obbiettivo della terapia farmacologica è eliminare i disturbi ..oppure abituare l'individuo ad accettarli?? perchè in tal caso io non posso accettare di proseguire la mia vita con questo senso di frastornamento generale!!!
anche se faccio e riesco a fare tutto come ho sempre fatto!!
io spero solo che queste sintomatologie con il tempo spariranno..e torni come prima..oppure siamo effetti collaterali dei farmaci o boh... io spero solo che non ci deva convivere per sempre...cosa ne pensate??
molti dicono che la guarigione passa attraverso l'accettazione dei propri sintomi..
che quando si imparerà a convivere con essi...pian pianino spariranno... ma io non riesco sinceramente a conviverci... e ne dubito che se comunque lo facessi.. tutto si sitemerebbe come incanto... non saprei cosa pensare!!!
grazie in anticipo
scrivo dopo due consulti precedenti per un chiarimento e parere vostro...
come già scritto tutto inizio l'ottobre scorso con un forte senso di distacco dalla realtà , forte sonnolenza ed altri sintomi... mi è stata diagnosticato un disturbo d'ansia e ho iniziato diverse cure e attualmente prendo zarelis 150 mg...
con alti e bassi devo dire che la situazione è migliorata a livello psicologico... nel senso che ho smesso di farmi mille film mentali continui sui miei "sintomi" e vivo la cosa in maniera un pò piu serena...
però a livello fisico io continuo ad evere questa sensazione di distacco... con la testa appesantita quasi "ovattata" e il tutto per esempio peggiora quando c'è molta gente...esempio nei centri commerciali... è come se i miei occhi non riescano a seguire tutti i movimenti delle persone contemporaneamente e manda in confusione il mio povero cervello!!!....
detto questo.... io da tre mesi stò anche facendo un percorso psicologico e la mia psicologa dice che non vede in me quest ansia che mi descrivono...il neurologo dice che sono sano come un pesce..che se esco..faccio tutto ..lavoro...vado con amici ecc ecc a breve ridurrà lo zarelis.......
e io mi chiedo...ma se sono sano come un pesce come tutti dicono...perchè ho ancora questi maledetti problemi a livello fisico???
allora io vi chiedo... l'obbiettivo della terapia farmacologica è eliminare i disturbi ..oppure abituare l'individuo ad accettarli?? perchè in tal caso io non posso accettare di proseguire la mia vita con questo senso di frastornamento generale!!!
anche se faccio e riesco a fare tutto come ho sempre fatto!!
io spero solo che queste sintomatologie con il tempo spariranno..e torni come prima..oppure siamo effetti collaterali dei farmaci o boh... io spero solo che non ci deva convivere per sempre...cosa ne pensate??
molti dicono che la guarigione passa attraverso l'accettazione dei propri sintomi..
che quando si imparerà a convivere con essi...pian pianino spariranno... ma io non riesco sinceramente a conviverci... e ne dubito che se comunque lo facessi.. tutto si sitemerebbe come incanto... non saprei cosa pensare!!!
grazie in anticipo
[#3]
Gentile Utente,
se i benefici del farmaco non sono completi sarebbe opportuno prendere in considerazione un'eventuale rivalutazione della terapia, in senso qualitativo o quantitativo, cioè sostituendo il farmaco o variando il dosaggio dello stesso.
Questa è una decisione che deve prendere lo specialista che La segue.
Forse la riduzione del dosaggio, considerato il parziale beneficio finora ottenuto, potrebbe essere la decisione meno opportuna da prendere. Consideri pure che ulteriori miglioramenti sono ancora possibili con l'attuale farmaco e con lo stesso dosaggio di oggi.
Cordialmente
se i benefici del farmaco non sono completi sarebbe opportuno prendere in considerazione un'eventuale rivalutazione della terapia, in senso qualitativo o quantitativo, cioè sostituendo il farmaco o variando il dosaggio dello stesso.
Questa è una decisione che deve prendere lo specialista che La segue.
Forse la riduzione del dosaggio, considerato il parziale beneficio finora ottenuto, potrebbe essere la decisione meno opportuna da prendere. Consideri pure che ulteriori miglioramenti sono ancora possibili con l'attuale farmaco e con lo stesso dosaggio di oggi.
Cordialmente
[#4]
Utente
ok lei dice che miglioramenti sono ancora possibili però le faccio un ulteriore domanda..
vorrei un consiglio..
ci sono giorni che pur dormendo 7/8 ore normali ho una sonnolenza devastante..piu del solito che comunque è costante.. faccio fatica a tenere gli occhi aperti che mi sento pesanti e bruciano.....
questa situazione va di paripasso con il mio stato di "distacco/sbandamento"... più è la crisi di sonno piu ho sensazione di distacco....faccio fatica a far le cose talmente ho sonno...
ora...
il neurologo dice che non c'è nessuna associazione tra ansia e sonnolenza... e nemmeno per il farmaco che non dà questi effetti collaterali...
quindi da cosa deriva questo mio disturbo scusi???
io mi chiedo...secondo lei non sarebbe meglio che io faccia una risonanza magnetica per escludere eventuali altre patologie come ad esempio la slerosi?? non è un pensiero ansioso ma analizzando la cosa come sintomi ci potrebbe stare... vorrei quasi togliermi questo pensiero ...
vorrei un consiglio..
ci sono giorni che pur dormendo 7/8 ore normali ho una sonnolenza devastante..piu del solito che comunque è costante.. faccio fatica a tenere gli occhi aperti che mi sento pesanti e bruciano.....
questa situazione va di paripasso con il mio stato di "distacco/sbandamento"... più è la crisi di sonno piu ho sensazione di distacco....faccio fatica a far le cose talmente ho sonno...
ora...
il neurologo dice che non c'è nessuna associazione tra ansia e sonnolenza... e nemmeno per il farmaco che non dà questi effetti collaterali...
quindi da cosa deriva questo mio disturbo scusi???
io mi chiedo...secondo lei non sarebbe meglio che io faccia una risonanza magnetica per escludere eventuali altre patologie come ad esempio la slerosi?? non è un pensiero ansioso ma analizzando la cosa come sintomi ci potrebbe stare... vorrei quasi togliermi questo pensiero ...
[#5]
Gentile Utente,
suppongo che il neurologo abbia effettuato un esame neurologico completo, se avesse riscontrato dei segni sospetti di SM avrebbe prescritto direttamente una RM. Tra le ipotesi possibili ci sarebbe da prendere in considerazione anche un disturbo depressivo che non risponde all'attuale terapia o altre condizioni di natura internistica, escluse queste ultime potrebbe sentire il parere anche dello psichiatra.
Cordialità
suppongo che il neurologo abbia effettuato un esame neurologico completo, se avesse riscontrato dei segni sospetti di SM avrebbe prescritto direttamente una RM. Tra le ipotesi possibili ci sarebbe da prendere in considerazione anche un disturbo depressivo che non risponde all'attuale terapia o altre condizioni di natura internistica, escluse queste ultime potrebbe sentire il parere anche dello psichiatra.
Cordialità
[#6]
Utente
ma anche se il problema fosse di carattere depressivo non dovrebbe sistemarsi comunque con questi farmaci? per esempio zarelis è usato sia per depressione che per disturbi d'ansia---
sicuramente a questo punto contatterò anche uno psichiatra... due pareri sicuramente sono meglio di uno...
grazie le farà sapere...
sicuramente a questo punto contatterò anche uno psichiatra... due pareri sicuramente sono meglio di uno...
grazie le farà sapere...
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.4k visite dal 16/08/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.