Ischemia celebrale
Buongiorno, 3 mesi fa mia moglie a seguito del parto ha subito un'ischemia celebrale trasferita in neurochirurgia viene sottoposta a clipping di aneurisma sanguinante della PICA dopo 7 giorni craniectomia suboccipitale decompressiva per ischemia nel territorio della medesima arteria, ora sta seguendo un percorso riabilitativo e stà avendo un buon recupero, però vorrei sapere se sia consigliabile rivolgersi ad un neurologo affinché possa seguire mia moglie nella fase di convalescenza dal punto di vista clinico. Chiedo questo perché dal punto di vista neuromotorio è ben seguita ma a mio avviso servirebbero altri esami (vista, udito.....) che al momento non sono in programma ma che invece un dottore che seguisse privatamente la paziente potrebbe valutare la loro prescrizione. Noi abitiamo in provincia di Rimini e mi chiedo se sarebbe prima di tutto il caso di rivolgersi al neurochirurgo che ha operato e seguito mia moglie in ospedale per sapere se lui è in grado di soddisfare questa mia esigenza o se invece sia il caso di rivolgersi ad un neurologo. grazie
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Gent.le utente,
sua moglie ha avuto in corso di parto (durante lo sforzo del medesimo che genera un intenso rialzo della pressione arteriosa e della pressione intra-cranica) una emorragia cerebrale per rottura di un aneurisma di PICA (arteria cerebellare postero-inferiore), quindi è stata sottoposta ad intervento neurochirurgico di "clippaggio" dell'aneurisma sanguinante, a questo è seguito un vasospasmo della medesima arteria (la PICA) nel territorio a valle della quale si è determinata una sofferenza ischemica. I colleghi neurochirurghi hanno correttamente eseguito un secondo intervento di craniectomia decompressiva nel momento in cui l'edema cerebrale era massimo e rischiava, a cranio integro, di creare seri problemi circa la prognosi quoad vitam.
Fortunatamente siamo qui a parlarne.
Ritengo che i colleghi neurochirurghi si siano comportati più che egregiamente.
Una ulteriore "interfaccia" neurologica che segua sua moglie ora in fase neuroriabilitativa e dopo in fase di accertamenti e status clinici neurologici periodici mi sembra rappresenti il "golden standard", il trattamento di elezione circa il caso del quale purtroppo solamente a distanza stiamo discorrendo.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
sua moglie ha avuto in corso di parto (durante lo sforzo del medesimo che genera un intenso rialzo della pressione arteriosa e della pressione intra-cranica) una emorragia cerebrale per rottura di un aneurisma di PICA (arteria cerebellare postero-inferiore), quindi è stata sottoposta ad intervento neurochirurgico di "clippaggio" dell'aneurisma sanguinante, a questo è seguito un vasospasmo della medesima arteria (la PICA) nel territorio a valle della quale si è determinata una sofferenza ischemica. I colleghi neurochirurghi hanno correttamente eseguito un secondo intervento di craniectomia decompressiva nel momento in cui l'edema cerebrale era massimo e rischiava, a cranio integro, di creare seri problemi circa la prognosi quoad vitam.
Fortunatamente siamo qui a parlarne.
Ritengo che i colleghi neurochirurghi si siano comportati più che egregiamente.
Una ulteriore "interfaccia" neurologica che segua sua moglie ora in fase neuroriabilitativa e dopo in fase di accertamenti e status clinici neurologici periodici mi sembra rappresenti il "golden standard", il trattamento di elezione circa il caso del quale purtroppo solamente a distanza stiamo discorrendo.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Spettabile dottore la ringrazio per la sua cortese risposta, la quale mi rassicura circa le mie premure verso mia moglie, mi dispiace che siamo distanti diverse centinaia di chilometri ma farò tesoro della sua risposta e al piu' presto provvederò a trovare un valido neurologo nella mia zona.
Non volendo abusare del. suo tempo vorrei sottoporre alla sua attenzione e di chiunque volesse darmi delle indicazioni in merito al seguente problema.
Il 12 mia moglie è stata ricoverata nuovamente in neurochirurgia in quanto manifestava conati di vomito continui e il neurochirurgo che l'ha operata temendo un idrocefalo l'ha fatta ricoverare. Ora per fortuna sembra che non si tratti di idrocefalo in quanto gli esami della tac anche se dimostrano presenza di liquor questo non è pressoché rimasto invariato rispetto alla precedente tac di mese prima, però gli episodi di vomito non sono diminuiti e si presentato almeno 1-2 volte al giorno con conseguente disidratazione. Il dottore ha richiesto una visita foniatrica (spero si chiami così) in quanto al momento mia moglie a distanza di 3 mesi dall'evento si alimenta ancora principalmente con SNG e dalla visita si è proposto di sostituire il SNG con PEG, perché persistono ancora problemi di deglutizione. Quindi è stata richiesta una visita gastroscopica. Oggi il gastroenterologo ha visitato mia moglie e siccome è in parte in grado d'ingerire omogenizzati per bocca e dalla visita foniatrica è emerso un suggerimento e non una chiara indicazione di sostituzione SNG/PEG, ha deciso di non procedere per il momento alla gastroscopia. A questo punto mi chiedo non è il caso di fare comunque una gastroscopia per escludere altre cause del vomito? Quali potrebbero essere le cause di vomito in questo caso? I neurochirughi anche se non sono sicuri al 100% tendo ad escludere cause neurologiche ma sono portati a pensare che il vomito possa dipendere dal SNG, il gastroenterologo dice che il SNG può avere poca relazione con il vomito e io non ci stò capendo niente.
Non volendo abusare del. suo tempo vorrei sottoporre alla sua attenzione e di chiunque volesse darmi delle indicazioni in merito al seguente problema.
Il 12 mia moglie è stata ricoverata nuovamente in neurochirurgia in quanto manifestava conati di vomito continui e il neurochirurgo che l'ha operata temendo un idrocefalo l'ha fatta ricoverare. Ora per fortuna sembra che non si tratti di idrocefalo in quanto gli esami della tac anche se dimostrano presenza di liquor questo non è pressoché rimasto invariato rispetto alla precedente tac di mese prima, però gli episodi di vomito non sono diminuiti e si presentato almeno 1-2 volte al giorno con conseguente disidratazione. Il dottore ha richiesto una visita foniatrica (spero si chiami così) in quanto al momento mia moglie a distanza di 3 mesi dall'evento si alimenta ancora principalmente con SNG e dalla visita si è proposto di sostituire il SNG con PEG, perché persistono ancora problemi di deglutizione. Quindi è stata richiesta una visita gastroscopica. Oggi il gastroenterologo ha visitato mia moglie e siccome è in parte in grado d'ingerire omogenizzati per bocca e dalla visita foniatrica è emerso un suggerimento e non una chiara indicazione di sostituzione SNG/PEG, ha deciso di non procedere per il momento alla gastroscopia. A questo punto mi chiedo non è il caso di fare comunque una gastroscopia per escludere altre cause del vomito? Quali potrebbero essere le cause di vomito in questo caso? I neurochirughi anche se non sono sicuri al 100% tendo ad escludere cause neurologiche ma sono portati a pensare che il vomito possa dipendere dal SNG, il gastroenterologo dice che il SNG può avere poca relazione con il vomito e io non ci stò capendo niente.
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Ritengo come le cause del vomito che afflegge sua moglie sia legate alla localizzazione della ischemia cerebrale post emorragia sub-aracnoidea.
La arteria cerebellare postero inferiore (PICA) fa come territorio di irrorazione la parte bassa del cervelletto e la regione ponto-bulbare del troncoencefalico. A quest'ultimo livello, subito al di sotto del pavimento del IV ventricolo, è situato il "centro del vomito". Una sofferenza/lesione ischemica proprio in quella zona dell'encefalo causa una sofferenza del centro medesimo che si manifesta clinicamente con episodi di emesi (vomito) ripetuto. In questo caso i neurochirurghi forse non hanno ben considerato la suddetta correlazione anatomo-funzionale. Certamente è possibile che il SNG abbia un effetto irritativo sulla mucosa orofaringea, esofagea e gastrica. Inoltre anche il deficit della deglutizione dipende dalla medesima condizione poichè il centro che regola la funzione degluditoria è situata nel bulbo (parte più caudale del troncoencefalico).
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
La arteria cerebellare postero inferiore (PICA) fa come territorio di irrorazione la parte bassa del cervelletto e la regione ponto-bulbare del troncoencefalico. A quest'ultimo livello, subito al di sotto del pavimento del IV ventricolo, è situato il "centro del vomito". Una sofferenza/lesione ischemica proprio in quella zona dell'encefalo causa una sofferenza del centro medesimo che si manifesta clinicamente con episodi di emesi (vomito) ripetuto. In questo caso i neurochirurghi forse non hanno ben considerato la suddetta correlazione anatomo-funzionale. Certamente è possibile che il SNG abbia un effetto irritativo sulla mucosa orofaringea, esofagea e gastrica. Inoltre anche il deficit della deglutizione dipende dalla medesima condizione poichè il centro che regola la funzione degluditoria è situata nel bulbo (parte più caudale del troncoencefalico).
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
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Utente
Spettabile Dott. Poli, la ringrazio per la sua consulenza e vedrò di far presente la cosa al neurochirurgo che ha in cura mia moglie e sentire cosa mi dice, nel frattempo ho dovuto ricoverare nuovamente mia moglie perché gli attacchi di vomito non tendevano a diminuire e siccome era molto disidratata e dimagrita (6 kg 14 giorni), il medico di famiglia ha optato per il ricovero, attualmente è ricoverata presso il reparto di medicina dove la stanno idratando e iniziando dei controlli, il dottore mi ha detto che le stanno dando dei farmici per liberare lo stomaco e vedere se gli attacchi di vomito continuano ed eventualmente procedere con una gastroscopia, mi ha anche detto che il vomito potrebbe essere causato da uno stato depressivo e che stanno valutando di dagli degli antidepressivi.
Fra ieri e oggi ho notato che gli occhi si muovono entrambi a scatti regolari verso sinistra, cosa che prima non succedeva, o meglio subito dopo l'evento al risveglio avevo notato che gli occhi si muovevano verso sinistra ma poi questo sintomo era sparito per poi riapparire l'altro giorno. A cosa può essere dovuto questo movimento degli occhi? Può essere un segnale di qualcosa d'altro? Grazie
Fra ieri e oggi ho notato che gli occhi si muovono entrambi a scatti regolari verso sinistra, cosa che prima non succedeva, o meglio subito dopo l'evento al risveglio avevo notato che gli occhi si muovevano verso sinistra ma poi questo sintomo era sparito per poi riapparire l'altro giorno. A cosa può essere dovuto questo movimento degli occhi? Può essere un segnale di qualcosa d'altro? Grazie
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Perdoni il consiglio: uno specialista in neurochirurgia ritengo non possa non conoscere la anatomia funzionale dell'encefalo e quindi localizzazione del centro del vomito e del centro della deglutizione (forse li per li non avuto la prontezza di pensarci così come può essere che la mia opinione non sia poi supportata dai fatti). In buona sostanza non andrei a "irritare" colui che ha operato per ben due volte sua moglie di fatto salvandole la vita; seppur le condizioni neurologiche e generali sono quelle che lei descrive (ma queste dipendono dalla patologia occorsa).
Nuovamente.
Nuovamente.
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Utente
Spettabile Dottore, la ringrazio per la sua cortese risposta e consiglio, infatti non ho detto niente al dottore che l'ha operata anche perché ritengo che sia un valido professionista, al momento ella è ricoverata in ospedale nel reparto di medicina e un poco alla volta le stanno facendo gli esami a livello di stomaco e intestino, le hanno già fatto i raggi allo stomaco, l'ecografia all'addome, e cambiato il sondino naso gastrico con un piu' sottile del precedente dopo visita specialistica che comunque consiglia un periodo di riabilitazione alla deglutizione medio-lungo senza parlare (per il momento) di eventuali peg.
Sono in programma anche altri esami come la gastroscopia, al fine di escludere un poco alla volta le cause del vomito.
La ringrazio come sempre della sua cortese attenzione e del tempo che trova per rispondermi, spero con queste mie missive di non tediarla oltre misura.
Se non le dispiace la terrò informata sull'evolversi della situazione.
In fede
Massimo Galli
Sono in programma anche altri esami come la gastroscopia, al fine di escludere un poco alla volta le cause del vomito.
La ringrazio come sempre della sua cortese attenzione e del tempo che trova per rispondermi, spero con queste mie missive di non tediarla oltre misura.
Se non le dispiace la terrò informata sull'evolversi della situazione.
In fede
Massimo Galli
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Utente
Mi rivolgo ancora a questo sito e in particolar modo a chiunque possa aiutarmi, in quanto il problema del vomito descritto sopra, nonostante un intervento chirurgico di una valvola per idrocefalo, eseguito 3 giorni fa, che doveva portare alla presunta risoluzione del vomito al momento non sembra sortire i suoi effetti in quanto mia moglie nonostante l'intervento chirurgico, nonostante che le sia somministrata una terapia antinausea, continua ad avere conati di vomito e anche i dottori al momento mi sembrano al quanto "confusi", sulle cause di questo vomito. Gli esiti degli esami eseguiti a livello di stomaco e intestino non evidenziano a detta dei dottori problemi. Forse è ancora presta per apprezzare i risultati dell'operazione per idrocefalo? Sto segnalando da quasi 2 mesi ovvero circa da quanto sono iniziati gli episodi di vomito che a mia moglie per ben 2 volte è sanguinato l'orecchio sinistro ma nessun dottor sembra fino ad ora aver dato credito a questa mia segnalazione, ora spero che nei prossimi giorni un otorino si faccia vivo per controllare l'orecchio. Chiedo il vostro aiuto nel caso qualcuno possa avere dell'idee su quale sia la causa di questo vomito. Grazie mille
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Credo come la spiegazione fornita in data 17.08 us possa essere valida ovvero localizzazione della ischemia da vasospaspasmo post ESA in territorio di PICA: pressochè in corrispondenza del centro del vomito.
Ovviamente è una opinione espressa a distanza non supportata neanche dalla presa visione delle immagini RM.
Qualora altro collega ritenga di esprimersi circa l'argomento posto sarà certamente il benvenuto. Due opinioni, seppur in consulti a distanza, sono maggiormente esautive di una.
Cordialmente.
Ovviamente è una opinione espressa a distanza non supportata neanche dalla presa visione delle immagini RM.
Qualora altro collega ritenga di esprimersi circa l'argomento posto sarà certamente il benvenuto. Due opinioni, seppur in consulti a distanza, sono maggiormente esautive di una.
Cordialmente.
[#9]
Utente
Grazie mille per la risposta, eventualmente se potesse essere utile potrei provare a farmi rilasciare il cd della Tac (non è stata eseguita RM) fatta prima dell'intervento, da spedire per una visione. Comunque al momento gli attacchi di vomito a distanza di 5 giorni dall'operazione sono diminuiti a 2 al giorno e subito dopo i pasti. Da notare che il vomito non è preceduto da senso di nausea. Purtroppo negli ultimi 3 giorni non sono riuscito a parlare con nessun dottore solo per essere almeno rassicurato sul fatto che gli attacchi di vomito andranno a diminuire con il diminuire dell'idrocefalo e che devo solo avere pazienza. La Tac fatta dopo 2 giorni dall'intervento mostra che la valvola stà facendo funzionando. La ringrazio per il tempo che mi stà dedicando, le né sono veramente grato.
[#10]
Premesso che la TC cranio rappresenta un esame molto meno esaustivo rispetto alla RM ritengo come le cose stiano così come mi sono già espresso. Bene che gli episodi di vomito stiano diminuendo così come bene che l'idrocefalo stia anch'esso diminuendo. Per quel che concerne il CD questo non è consentito dalle regole di Medicitalia.
Nuovamente con cordialità.
Nuovamente con cordialità.
[#12]
Utente
Buongiorno, riporto referto dell'ultima tac del 23/10. Rispetto alla precedente indagine del 22/07 si assiste alla scomparsa completa della raccolta fluida che, in precedenza era localizzata esternamente al lembo durale. Permane invariata vasta lesione ipodensa emisferica celebellare sinistra. Del tutto immutato anche il restante quadro. Per favore leggendo mi sembra che la situazione sia migliorata, ma non capisco cosa sia una lesione ipodensa e soprattutto se possa variare nel corso del tempo visto che viene detto che è invariata. Grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5.7k visite dal 11/08/2013.
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