Formicolio braccio sx
Gentili dottori, da circa due anni soffro di polientesopatia reumatica, da un anno circa di epitrocleite bilaterale. Ho già avuto vari episodi di "neuropatia ulnare" bilaterale (intorpidimento mignolo e anulare) di carattere lieve e transitorio, associati a epitrocleite, risolti grazie a riposo e integratori neurotrofici. Due mesi fa, dopo aver trasportato dei sacchi molto pesanti, ho cominciato ad avvertire un formicolio lungo tutto il braccio sx: pollice, indice, medio, anulare, palmo, epicondilo/gomito (lato esterno e inferiore), tricipite (lato esterno), ascella/scapola e pettorale/plesso brachiale. Il formicolio é presente in modo costante ma lieve, soprattutto a livello del gomito/tricipite, quando invece piego il braccio o lo distendo come per afferrare un oggetto caduto a terra si fa intenso e va ad interessare tutte le aree corporee sopra elencate. Un mese fa ho effettuato una EMG arto superiore: "nella norma i parametri di conduzione motoria e sensitiva del nervo mediano e del nervo ulnare in tutti i tratti esaminati ( mediano: dita-polso-gomito), (ulnare: dita-polso-sottogomito-sopragomito)". Ho già prenotato per i primi di settembre una EMG di controllo, in quanto secondo il medico di base l' esame é incompleto: il neurofisiopatologo non ha esaminato i nervi in tutto il loro decorso (plesso brachiale-cervicale), ma soprattutto non ha esaminato il nervo radiale che potrebbe essere responsabile del formicolio sul lato esterno di tricipite e gomito. Per ora in attesa della prossima EMG sto assumendo 500 mg die di l- acetilcarnitina e 500 mg die di acido lipoico ( preparazione galenica).
Non vi chiedo una diagnosi, ma solo un' "interpretazione" dei sintomi, per cercare di comprendere quali nervi sono coinvolti e in quali tratti. Grazie mille.
Non vi chiedo una diagnosi, ma solo un' "interpretazione" dei sintomi, per cercare di comprendere quali nervi sono coinvolti e in quali tratti. Grazie mille.
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Ex utente
Egr. Dr. Vecchio la ringrazio per la risposta, e ne approfitto per richiedere un nuovo consulto.
Da circa un mese e mezzo soffro di "sciatica" bilaterale, sento dolore a metà coscia sul lato esterno, e bruciore dal gluteo al tallone, inoltre sento "vibrare" il ginocchio dx (lato esterno), e avverto molto dolore alla digitopressione proprio al di sotto della testa della fibula. Vorrei sapere innanzitutto qual' è l' approccio terapeutico più corretto:
1) Ghiaccio o borsa dell' acqua calda?
2) Camminare e fare stretching oppure stare a riposo?
3) Fans (brufen) o cortisone (deltacortene)?
4) Massaggi e/o terapia strumentale (tecar, ultrasuoni,...)?
Vorrei sapere inoltre se queste neuropatie così diffuse possono far pensare ad una "patologia neurologica sistemica" o se invece sono di origine traumatica e quindi secondarie alla polientesopatia reumatica di cui soffro?
Da circa un mese e mezzo soffro di "sciatica" bilaterale, sento dolore a metà coscia sul lato esterno, e bruciore dal gluteo al tallone, inoltre sento "vibrare" il ginocchio dx (lato esterno), e avverto molto dolore alla digitopressione proprio al di sotto della testa della fibula. Vorrei sapere innanzitutto qual' è l' approccio terapeutico più corretto:
1) Ghiaccio o borsa dell' acqua calda?
2) Camminare e fare stretching oppure stare a riposo?
3) Fans (brufen) o cortisone (deltacortene)?
4) Massaggi e/o terapia strumentale (tecar, ultrasuoni,...)?
Vorrei sapere inoltre se queste neuropatie così diffuse possono far pensare ad una "patologia neurologica sistemica" o se invece sono di origine traumatica e quindi secondarie alla polientesopatia reumatica di cui soffro?
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Ex utente
Daccordissimo con lei, una terapia di fondo va instaurata con una diagnosi precisa, ma a prescindere dalla causa, si tratta pur sempre di un "comune" dolore sciatico per cui credo che lei possa tranquillamente rispondere a quasi tutte le domande da me poste nel consulto precedente.
Soprattutto mi interessa sapere se in presenza di "neuropatia" sia meglio ricorrere alla termoterapia o alla crioterapia.
Soprattutto mi interessa sapere se in presenza di "neuropatia" sia meglio ricorrere alla termoterapia o alla crioterapia.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.1k visite dal 07/08/2013.
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